In questa Prima Domenica di Avvento, la liturgia ci presenta il passo del Vangelo in cui Gesรน annuncia ai discepoli gli ultimi accadimenti della storia e la sua seconda venuta. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle โ dice – le potenze dei cieli saranno sconvolte. Quindi aggiunge:
โAllora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perchรฉ la vostra liberazione รจ vicinaโ.
Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Dogmatica alla Pontificia Universitร Lateranense:
[powerpress]
โAncora un poco, un poco appena e Colui che deve venire verrร e non tarderร โ (Isย 26, 20 tr. LXX). โLa nostra salvezza รจ piรน vicina ora di quando diventammo credentiโ (Rm 13, 11). โLa vostra redenzione – dice Gesรน ai suoi – รจ vicinaโ, รจ sempre piรน vicina.
Gesรน Cristo รจ la nostra salvezza e la nostra redenzione e noi siamo chiamati a comparire e a stare di fronte a Lui. Gli eletti lo vedranno e staranno con Lui โfaccia a facciaโ (cf. 1Cor 13, 12 e Ap 22, 4). A cosโaltro serve il tempo della vita se non a prepararsi a questo incontro? Tutta la nostra vita รจ composta da una spessa tramaย di incontri e tutti gli incontri veri non sono altro che una introduzione al โTu eternoโ (M. Buber), allโIncontro definitivo, presagito e anticipato in tutti gli altri โfaccia a facciaโ. โAllora Lo vedremo cosรฌ come Egli รจโ (1 Gv 3, 2). โLo conosceremo cosรฌ come anche noi siamo conosciutiโ.
Fallire questo incontro con Lui significa fallire il senso e il fine della vita intera.
Prepararsi โin ogni momentoโ (en panti kairรฒ) ad esso significa riempire di senso ogni istante e iniziare giร da ora a vivere โal cospetto di Dioโ, a โstare davanti al Figlio dellโuomoโ.
โEย ora, figlioli, rimanete in Lui, perchรฉ possiamo aver fiducia quando apparirร e non veniamo svergognati da Lui alla sua venutaโ (1 Gv 2, 28).
Fonte: Radio Vaticana
