Giorno liturgico: Venerdรฌ, I settimana del Tempo di Avvento
Commento al Vangelo a cura del Rev. D. David COMPTE i Verdaguer (Manlleu, Barcelona, Spagna)
ยซEntrando da lei, disse: Rallรจgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป
Oggi, il Vangelo accenna un accordo musicale, composto da tre note. Tre note non sempre ben intonate della nostra societร : quella del fare, quella dellโamicizia e quella della coerenza di vita. Ai nostri giorni facciamo molte cose, ma, abbiamo un progetto? Oggi che navighiamo nella societร delle comunicazioni, trova spazio nei nostri cuori la solitudine? Oggi, nellโera dellโinformazione, ci permette questa di forgiare la nostra personalitร ?
โUn progettoโ. Maria, una donna ยซpromessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppeยป (Lc 1,27). Maria ha un progetto, evidentemente di proporzioni umane. Tuttavia, Dio irrompe nella sua vita per presentarle un altro progetto… di proporzioni divine. Anche oggi, vuole entrare nella nostra vita e dare proporzioni divine alle nostre faccende umane.
`Una presenzaยด. ยซNon temere, Mariaยป. (Lc 1,30). Cerchiamo di non costruire in qualsiasi modo! Che non succeda che la dipendenza al โfareโ nasconda un vuoto. Il matrimonio, la vita di servizio, la professione non devono essere una scappatoia dโora in avanti. ยซPiena di grazia, il Signore รจ con teยป (Lc 1,28). Presenza che accompagna e da senso. Fiducia in Dio, che, -di rimbalzo- ci porta ad aver fiducia negli altri. Amicizia con Dio che rinnova lโamicizia verso gli altri.
`Fermarciยด. Ai nostri giorni che riceviamo tanti stimoli, frequentemente contrapposti, รจ necessario dare forma ed unitร alla nostra vita. Maria, dice san Luigi Maria Grignion, ยซรจ lo stampo vivo di Dioยป. Ci sono due modi di fare una scultura, dice Grignion; una piรน ardua, a colpi di scalpello. Lโaltra, utilizzando uno stampo. Questa seconda forma รจ piรน semplice. Lโesito, perรฒ consiste in che la materia sia malleabile e che lo stampo riproduca perfettamente lโimmagine. Maria รจ lo stampo perfetto. Ricorriamo a Lei, cercando di essere noi materia malleabile.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 1, 26-38
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร della Galilea, chiamata Nร zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซRallรจgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป.
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน. Sarร grande e verrร chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darร il trono di Davide suo padre e regnerร per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร fineยป.
Allora Maria disse all’angelo: ยซCome avverrร questo, poichรฉ non conosco uomo?ยป. Le rispose l’angelo: ยซLo Spirito Santo scenderร su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirร con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร sarร santo e sarร chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป.
Allora Maria disse: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. E l’angelo si allontanรฒ da lei.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
