Dio desidera la carne umana, in Gesรน assume il nostro limite, abita la nostra temporalitร , senza fingimenti, ma col desiderio di trasfigurarla e orientarla verso la pienezza, attraverso il dono di se stesso. Lโepisodio con cui la comunitร dellโevangelista Luca ci racconta lโinizio di questo dinamismo funge da riferimento per ogni credente.
La fanciulla di Nazaret, infatti, non รจ la cristallizzazione di una figura mitica o lโidealizzazione di una personalitร da โsantinoโ, bensรฌ tratteggia la possibilitร inscritta in ogni carne umana, realizza lโevento attuabile nel corpo intero dellโumanitร . Maria รจ stata donna capace di farsi trovare (questo il senso del suo ยซEccomiยป: โguarda, sono qui, non sono scappata!โ), nella piccolezza del suo essere terra abitata dalla grazia, proprio perchรฉ libera da appartenenze sacrali (a differenza del sacerdote Zaccaria che officiava al tempio e rimase incredulo e muto) e disponibile a lasciarsi interrogare e cambiare da un annuncio di vita nuova.
Ella ha saputo aprirsi allโimpensato, a ciรฒ che lโorizzonte mondano ritiene impossibile. Non ha cercato difese o giustificazioni, non ha sollevato riserve o anteposto progetti suoi. Si รจ aperta al sogno intimo di Dio non attraverso una accettazione passiva โ od obbedienza cieca โ ma con una lettura intelligente di quanto accadeva (ยซCome รจ possibile? Non conosco uomoยป) per poi affidarsi nello stile del servizio (ยซSono la serva del Signoreยป). E cosรฌ รจ per noi: attraversati fedelmente dalla nostalgia di Dio, potremo dare a Dio carne se non rimaniamo fermi alla superficie di quanto la Parola ci annuncia, ma la comprendiamo e accogliamo con la sapiente profonditร delle anime innamorate, con lโassunzione piena della dignitร offerta a ogni libero pensiero.
Abiteremo, allora, questo tempo con la leggerezza di una tenda (il nostro corpo di carne…) che custodisce e annuncia il segreto di Dio nel generoso e silenzioso servizio allโuomo.
Come Salomone, o Dio, noi vogliamo costruirti una casa, sistemarti dentro le nostre sicurezze; vorremmo definirti entro i confini di dottrine teologicamente inconfutabili: รจ la tentazione tipica dellโanimo religioso, condita di slancio devozionale. Ma la tua voce si fa udire nella notte, ovvero quando tutto tace e si spegne. Ecco che lรฌ, nella luminosa notte dellโabbandono, inattesa arriva la Parola. Tu sei un Dio nomade, viaggiatore mai sazio di nuove partenze e inesplorati traguardi. Allora ti offriamo i nostri volti, le nostre lacrime e i nostri sorrisi perchรฉ la tua Parola possa prendere carne anche oggi, in mezzo a noi.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 1, 26-38
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร della Galilea, chiamata Nร zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซRallรจgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป.
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน. Sarร grande e verrร chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darร il trono di Davide suo padre e regnerร per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร fineยป.
Allora Maria disse all’angelo: ยซCome avverrร questo, poichรฉ non conosco uomo?ยป. Le rispose l’angelo: ยซLo Spirito Santo scenderร su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirร con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร sarร santo e sarร chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป.
Allora Maria disse: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. E l’angelo si allontanรฒ da lei.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
