Commento al Vangelo del giorno – 8 novembre 2017 – Paolo Curtaz

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Facciamoci bene i conti in tasca. รˆ Gesรน stesso che ce lo chiede, che ci invita ad osare, a prendere sul serio la sua sconcertante provocazione: egli pretende di essere piรน grande della piรน grande gioia che possiamo vivere. Piรน del bene, piรน dellโ€™affetto, piรน dellโ€™innamoramento, piรน del diventare genitori.

รˆ presuntuoso Gesรน, ci sfida a diventare veramente suoi discepoli. Se ci fidiamo di lui, se capiamo che davvero la sua presenza puรฒ colmare la nostra vita, orientarla, darle orizzonte e respiro, luce e gioia intima ed infinita, allora vale la pena davvero lasciare tutto e seguirlo.

Facciamo bene i nostri calcoli: quante energie, quanto tempo, quanta intelligenza dedichiamo โ€“ giustamente โ€“ alla nostra famiglia, al lavoro, alla quotidianitร ? Mettiamo altrettanta forza nellโ€™investire in ciรฒ che resta, nel dare spazio alla nostra anima sempre mortificata e compressa, sempre ignorata e messa allโ€™ultimo posto delle nostre preoccupazioni. Il Signore non chiede di rinunciare alle gioie legittime che dispensa, ma di scoprire lโ€™origine di ogni gioia che รจ la sua presenza.

Sediamoci a tavolino e facciamo bene i nostri conti: ne vale certamente la penaโ€ฆ

Paolo Curtaz – qui il commento nel suo blog

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 14, 25-33
Dal Vangelo secondoย  Luca

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesรน. Egli si voltรฒ e disse loro:
ยซSe uno viene a me e non mi ama piรน di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non puรฒ essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non puรฒ essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non รจ in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: โ€œCostui ha iniziato a costruire, ma non รจ stato capace di finire il lavoroโ€.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se puรฒ affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre lโ€™altro รจ ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Cosรฌ chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non puรฒ essere mio discepoloยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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