Vangelo del giorno – 16 ottobre 2017 – don Antonello Iapicca

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LA NOSTRA VITA QUOTIDIANA E’ IL SEGNO DEL TRIONFO DELL’AMORE DI CRISTO SULLE MENZOGNE DEL DEMONIO

Chi con rettitudine di intenzione desidera conoscere il Signore e convertirsi, non chiede un segno: come la ยซRegina del Sudยป, si mette in cammino per ยซascoltare la Sapienza di Salomoneยป, il figlio di Davide e Betsabea, ovvero il figlio della misericordia. Come i Nรฌniviti, ai quali bastรฒ la predicazione di uno straniero per cambiar vita, lascia il centro della scena – che รจ l’attitudine del cuore che si nasconde nella richiesta di un segno, il protagonismo dei propri desideri, la soddisfazione degli appetiti dell’uomo vecchio che ha creduto di essere come Dio – per lasciarlo alla Parola di Dio. Ma noi stentiamo a convertirci, nonostante ยซUno molto piรน di Gionaยป bussi ogni giorno alla nostra vita attraverso gli eventi e le persone che la Chiesa illumina con la sua predicazione. ยซMeritevoli dโ€™iraยป come questa ยซgenerazione malvagiaยป, per Grazia siamo stati raggiunti dall’amore di Dio e scelti come una primizia per divenire il ยซsegno del Figlio dell’uomoยป per ogni uomo. Che ne abbiamo fatto della nostra primogenitura? Forse l’abbiamo truccata per adattarla ai nostri desideri, e siamo scivolati in un’ipocrisia insopportabile. Forse abbiamo fatto il callo al “segno” di Cristo che il Padre ci dona ogni giorno; non ci accorgiamo piรน del suo amore, come un marito che neanche guarda piรน negli occhi sua moglie, tanto sempre uguali sono, quando non si infiammano di rimproveri. come facciamo con la predicazione: superflua, come un rumore di fondo a cui ci siamo abituati, ma che perรฒ non smette di darci fastidio. Il demonio, infatti, sa bene che la fede viene dall’ascolto della stoltezza della predicazione; e che con la fede il suo regno di male giunge al termine: il demonio sa che l’ascolto salva, per questo cerca di impedire proprio la stolta predicazione di “Uno morto crocifisso ritornato in vita”. Come era stolto Giona, testardo, pauroso, uno che umanamente era adatto a tutto meno che a predicare la misericordia di Dio, della quale, invece, si scandalizzava. Eppure gli abitanti di Ninive hanno creduto alla predicazione di quest’uomo cosรฌ inadeguato secondo i criteri mondani, e si sono convertiti. Hanno creduto a Giona perchรฉ lo hanno visto peccatore come loro ma raggiunto da una Grazia soprannaturale, che lo ha reso il “segno” credibile a cui appoggiarsi per cambiare vita.

Allora รจ proprio la tua debolezza, quei pensieri mondani che ti trascinano in fondo al mare nelle fauci di una balena; รจ proprio dalla tua carne cosรฌ facilmente corruttibile che Dio parte per dare l’unico segno che puรฒ salvare una generazione malvagia. La salvezza cioรจ, inizia proprio dalla malvagitร  che ci fa figli di questa generazione, le cui conseguenze di morte il Figlio di Dio fatto carne ha preso su di sรฉ sino a morirne e scendere in un sepolcro. Ma dal ventre della morte รจ risuscitato, come oggi farร  risorgere te con Lui dalle fauci dei fatti e delle relazioni che, affrontati con i pensieri mondani, si sono trasformati in tombe gravide di morte. Solo chi, come Giona e Gesรน, รจ risuscitato dalla morte della sua generazione puรฒ diventare un segno credibile, capace cioรจ di parlare al cuore e prendersi il centro della vita e parlare al cuore con l’autoritร  della Veritร . Il profeta รจ in tutto simile a coloro ai quali รจ inviato, come il Figlio di Dio si รจ fatto uguale a noi, eccetto il peccato. Altrimenti non lo ascolterebbero. Per questo basta “ascoltare” la predicazione e accogliere la sapienza della Croce che ci ricorda la “cenere” dalla quale siamo stati tratti. Accettare di essere andati per la vita come i niniviti, “senza distinguere la destra dalla sinistra”, senza discernimento e per questo sbattendo sui muri che ci hanno separato dagli altri, mentre li credevamo amore. Convertiamoci e riconosciamo che quella presa di posizione ha ucciso nostra moglie; che quel criterio ha ferito e umiliato nostro figlio; che quel progetto che abbiamo idolatrato ha escluso e allontanato il fratello. Umiliamoci allora, e “vestiamoci di sacco” anche noi come gli abitanti di Ninive; digiuniamo di parole e cibi, umiliamo il corpo con il quale abbiamo ucciso e scandalizzato. Entriamo nella storia accogliendone ogni centimetro, sperando di sperimentare in essa, per pura Grazia, l’amore di Dio. E ciรฒ significa “alzarci” dall’alienazione di ogni giorno e, come la Regina del Sud, muoverci dagli “estremi confini della terra” dove siamo scappati ingannati dal demonio, e tornare a Cristo, alla Sapienza della Misericordia. Lasciamo che Gesรน, nella comunitร  cristiana, ci faccia una sola cosa con Lui, perchรฉ questa รจ la nostra primogenitura, sperimentare come primizie il “segno” di Giona per diventarlo a nostra volta a favore di questa generazione. Perchรฉ nell’ultimo giorno, chi ha atteso di vedere in noi il “segno” della vittoria sulla morte di Cristo, possa giungere in Cielo dicendo a tutti di averlo visto, di averlo incontrato nella nostra predicazione e testimonianza. E cosรฌ potremo entrare insieme a loro, e con loro godere eternamente delle delizie del nostro Sposo.

don Antonello Iapicca

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 11, 29-32
Dal Vangelo secondoย  Luca

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In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesรน cominciรฒ a dire:
ยซQuesta generazione รจ una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarร  dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poichรฉ, come Giona fu un segno per quelli di Nรฌnive, cosรฌ anche il Figlio dell’uomo lo sarร  per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerร  contro gli uomini di questa generazione e li condannerร , perchรฉ ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi รจ uno piรน grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nรฌnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perchรฉ essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi รจ uno piรน grande di Gionaยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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