Vangelo del giorno – 15 ottobre 2017 – don Antonello Iapicca

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CHIAMATI AL BANCHETTO DELLE NOZZE, INIZIATI NELLA CHIESA ALLA LIBERTA’ DI CHI CON LO SPOSO NON MANCA DI NULLA, RIVESTITI DELLA VESTE LAVATA NEL SANGUE DELL’AGNELLO, POSSIAMO ESSERE ELETTI PER UNA VITA NUOVA NELL’AMORE

โ€œTutte le gentiโ€ sono avvolte da una โ€œcoltreโ€ di menzogna. Un โ€œveloโ€ copre la โ€œfacciaโ€ di โ€œtutti i popoliโ€. Cosรฌ Isaia vedeva le grandi civiltร  allora conosciute. Nessuno ha saputo mai insegnare la vera sapienza,ย cioรจ a saper vivere nella pace sia โ€œessendo riccoโ€ che โ€œessendo poveroโ€. Da sempre si sono cercate โ€œsazietร โ€ e โ€œabbondanzaโ€ per sconfiggere la โ€œfameโ€.ย  Ma tralasciando di affrontare lโ€™origine del male, ovvero il peccato, che genera la morte.

E il cuore, oggi รจ piรน โ€œindigenteโ€ che mai, preda dellโ€™angoscia e della solitudine. Il tuo, il mio. Siamo fragili, i nostri figli sono incapaci di reggere lโ€™urto delle difficoltร .ย Non โ€œpossiamoโ€ nulla. Ed entriamo nella sfiducia, nelle depressioni, nella disperazione. Come Israele in Egitto, schiavo del faraone, costretto a fare mattoni per un altro, sempre di piรน, senza riposo.ย 

Ma come nella notte di Pasqua quando Dio scese a liberare il suo Popolo, in ogni generazione la Chiesa รจย uscita fuoriย a cercare gli uomini schiavi della paura della morte, inoltrandosi ai โ€œcrocicchiโ€ della strade. Questo termine in grecoย indica la fine delle strade urbane, dove esse sboccano nei campi.

In quegli incroci si sedevano i poveri, gli zoppi, gli impuri a chiedere lโ€™elemosina. Proprio come ciascuno di noi. Non ti ha incontrato il Signore proprio lรฌ, agli โ€œdi-exodosโ€ della tua storia, sulla soglia di unย esodoย che avresti voluto iniziare ma non ne avevi la forza? Gli โ€œapostoliโ€ del Signore ci hanno โ€œchiamatoโ€ proprio mentre, come il cieco disteso aiย crocicchiย di Gerico, chiedevamo in elemosina brandelli di vita e felicitร , senza riuscire a saziarci.

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Non eravamo โ€œdegniโ€ di tanto amore. Non facevamo parte della corte del Re; tra di noi nessunย dignitario, parente o amico. Eppure รจ accaduto che laย chiamataย giungesse proprio a te e a me: โ€œnon ci sono tra voi molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili.ย Ma Dio ha scelto ciรฒ che nel mondo รจ stolto, รจ debole, รจ ignobile, โ€“ letteralmenteย di natali incerti, i figli abbandonatiย โ€“ e disprezzato e ciรฒ che รจ nullaโ€.

E siamo entrati nella Chiesa, anche perchรฉ qualcuno che era โ€œdegnoโ€ di esserci ha rinunciato.ย Eโ€™ un mistero grande quello della โ€œchiamataโ€. Essa esprime lโ€™amore infinito e incondizionato di Dio per tutti, โ€œbuoni e cattiviโ€. Ma รจ un โ€œwork in progressโ€, non garantisce di potersi sedere al banchetto di nozze.

E infatti, proprio quelli che ne avevano diritto per censo o per posizione sociale o per amicizia, non vi sono entrati. Perchรฉ mai hanno rifiutato lโ€™invito del Re di partecipare a un avvenimento cosรฌ importante?

In essi vi era unaย indifferenza colpevole, che in alcuni si รจ trasformata in violenza assassina. Segni di una ribellione verso lโ€™autoritร  del Re, indizi diย un golpeย che covavano in un cuore indurito nellโ€™incredulitร : โ€œil dio di questo mondo aveva accecato la mente incredula, perchรฉ non vedessero lo splendore del glorioso vangelo di Cristo che รจ immagine di Dioโ€.ย Un โ€œveloโ€ di orgoglio serrava i loro occhi sullโ€™amore di Dio, impedendo la maturazione della chiamata, che consisteva proprio nellโ€™accogliere lโ€™invito a partecipare alla gioia intima del Re.

โ€œTutto era prontoโ€, il Messia era arrivato, ed era quel Figlio che li attendeva alle nozze. Dio aveva ormai compiuto in Lui ogni โ€œsacrificioโ€ per โ€œpreparareโ€ il loro cuore alla salvezza. Bastava accogliere Gesรน. Ma Israele โ€œnon ricercava la giustizia dalla fede, ma come se derivasse dalle opereโ€.

Avevano da lavorare nei โ€œcampiโ€ e โ€œcurare i propri affariโ€, come potevano curarsi di quel Figlio e delle sue nozze? Cosรฌ hanno perduto la โ€œdignitร โ€, perchรฉ โ€œchi non odia suo padre, sua madre, i suoi fratelli e perfino la propria vita non รจย degnoย di Gesรนโ€.

Accadeva loro come alle cittร  che avevano rifiutato lโ€™annuncio dei discepoli inviati da Gesรน, destinate a una sorte peggiore di quella di Sodoma, immagine di chi non accoglie gli inviati di Dio: finire distrutti tra le โ€œfiammeโ€, perchรฉ โ€œla malizia uccide lโ€™empioโ€.

Ma un cuore perverso puรฒ celarsi anche in quanti sono stati โ€œraccoltiโ€ per โ€œriempire la sala di commensaliโ€. Non basta essere entrati nella Chiesa. La parabola di oggi รจ anche una sintesi di ecclesiologia. E ci aiuta a comprendere molto di quanto si sta discutendo al Sinodo sulla Famiglia.

La Chiesa accoglie tutti, ma per adempiere alla missione che le ha dato il Signore, di essere cioรจ unย sacramento di salvezza. Dio โ€œchiamaโ€ misteriosamente senza tener conto delle qualitร  morali.ย Ma โ€œchiamaโ€ perchรฉ i โ€œchiamatiโ€ siano formati e trasformati in โ€œelettiโ€, perchรฉ diventino โ€œsale, luce e lievitoโ€ per il mondo. Nella libertร  di ciascuno: per questo โ€œmolti sono i chiamati, ma pochi gli elettiโ€.

Vi รจ in questa affermazione di Gesรน lโ€™eco del cammino che conduceva i catecumeni al battesimo. La โ€œchiamataโ€ avevaย rivelatoย in essi la โ€œsceltaโ€ di Dio e generato il desiderio della vita di Cristo.

La โ€œchiamataโ€ aveva perรฒ bisogno di farsi carne trasfigurata, candida come la โ€œveste battesimaleโ€ lavata nel sangue di Cristo, immagine della nuova natura ricevuta nel catecumenato e che li rendeva โ€œdegniโ€ di partecipare al banchetto di nozze dellโ€™Agnello che li aveva redenti.

Lโ€™eucarestia, infatti, era lโ€™ultimo atto dellโ€™iniziazione cristiana: con essa i neofiti erano accolti nellโ€™intimitร  di Cristo.ย Attualizzava ciรฒ che il sacramento significava, che cioรจ si erano uniti indissolubilmente a Cristo: โ€œspogliati dellโ€™uomo vecchio con le sue azioniโ€ e avevano โ€œrivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad immagine del suo Creatoreโ€.

Come dโ€™uso in Israele ai tempi di Gesรน, lo Sposo aveva donato loro il โ€œkittelโ€, una veste speciale da indossare per il suo matrimonio, intessuta di โ€œsentimenti di misericordia, di bontร , di umiltร , di mansuetudine, di pazienzaโ€.

Solo rivestiti della โ€œgiustiziaโ€ di Dio i cristiani possono compiere la loro missione. Essi sono piรน che invitati. Nel seno materno della Chiesa sono preparati per divenire la Sposa di Cristo! La โ€œvesteโ€ immacolata, infatti, significa che sono ormai โ€œalter Christusโ€, e li rende testimoni della luce pasquale. In ogni pensiero, gesto e parola, incarnano la risurrezione di Cristo: per questo โ€œpossono tutto in Colui che dร  loro forzaโ€.

E lo annunciano come una Buona Notizia a chi, oggi, ha visto il suo matrimonio sgretolarsi a causa del peccato. Non cโ€™รจ situazione nella quale Cristo risorto non abbia potere! Non cโ€™รจ incomprensione, tradimento, chiusura alla vita,ย che non possa sanare dal profondo.

Per tutti รจ pronta una veste nuziale, la Grazia del battesimo, come quella del matrimonio o del presbiterato. Maย per riceverla รจ necessaria una comunitร , come le piccole โ€œsinagogheโ€ nelle quali i โ€œserviโ€ hanno โ€œraccoltoโ€ i โ€œchiamatiโ€. Un luogo dove, a poco a poco, lasciarsi togliereย il lievito vecchioย dellโ€™ipocrisia perchรฉย cada il โ€œveloโ€ che impedisce di contemplare con fede lo Sposo, la causa del rifiuto di Israele e di chi, allo stesso modo, indurisce il suo cuore nellโ€™orgoglio.

Non a caso il banchetto nuziale della parabola, avveniva alla fine delle nozze; dopo la liturgia nuziale, si prolungavano, infatti, per sette giorni, nei quali lo sposo e la sposa restavano soli in una stanza per consumare il matrimonio. Alla fine essa usciva finalmente senza โ€œveloโ€: non doveva piรน temere il โ€œdisonoreโ€, era โ€œdegnaโ€ dello Sposo, gli apparteneva.

Anche noi, nella comunitร  cristiana, โ€œa volto scoperto,ย riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo lโ€™azione dello Spirito del Signoreโ€.

Guai allora se, โ€œvisitati dal Reโ€, siamo โ€œtrovati senza โ€œlโ€™abito nuzialeโ€. Significherebbe che, nonostante i tanti segni e prodigi compiuti da Dio in nostro favore, non siamo ancora preparati per indossare la โ€œveste di lino fino, splendente e puroโ€. E forse รจ proprio cosรฌ, non appaiono in noi โ€œle opere giuste dei santiโ€, ma siamo scandalo per il mondo che ha diritto di vedere Cristo riflesso nella vita della sua Sposa.

Ma se il Re ci scopre senza caritร , non temiamo!ย Nonostante tutto siamo ancora suoi โ€œamiciโ€.ย Non chiudiamoci nellโ€™orgoglio come Giuda, ma โ€œammutoliamoโ€ umilmente come Giobbe. Cerchiamo un cammino nella Chiesa, accorriamo allโ€™iniziazione cristiana post-battesimale che si inaugura proprio in questo tempo in tante parrocchie; lasciamoci accogliere in una comunitร  doveย siano โ€œlegati mani e piediโ€ del nostro uomo vecchio perchรฉ, crocifisso con Cristo, sia โ€œgettatoโ€ nella โ€œnotteโ€ del sepolcro.

Solo cosรฌ potremo risorgere con Lui a vita nuova, e ricevere la โ€œveste nuzialeโ€, la Grazia che ci fa cristiani: sposi cristiani, genitori cristiani, preti cristiani, vittoriosi sul peccato. Eโ€™ questa la risposta della Chiesa ai gravi problemi in discussione al Sinodo: la comunitร  cristiana che cammina nella fede per far riscoprire ai cristiani il proprio battesimo. Esso รจ la fonte alla quale tornare e attingere perchรฉ la vita eterna zampilli ogni giorno e risani e ricrei quello che il demonio vorrebbe distruggere.

don Antonello Iapicca

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 11, 27-28
Dal Vangelo secondoย  Luca

In quel tempo, mentre Gesรน parlava, una donna dalla folla alzรฒ la voce e gli disse: ยซBeato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!ยป.
Ma egli disse: ยซBeati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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