
Dice il profeta che il banchetto รจ giร preparato; e lo ha imbandito il Signore. Questo sta a dire che la vita, la pace, la fraternitร sono giร preparate. ร il Signore stesso che ce le dona. Non sono perciรฒ cosรฌ lontane da disperare di averle, o cosรฌ alte e irraggiungibili da cadere nello sconforto. Esse sono alla nostra portata. Il vero problema sta nel nostro rifiuto di accogliere lโinvito e di avviarci verso quel monte per partecipare al banchetto della vita e della pace. Noi, preoccupati solo dei nostri affari, non consideriamo lโinvito che ci viene rivolto e disprezziamo i doni che ci vengono proposti. La difesa dei nostri personali interessi ad ogni costo e a qualunque prezzo, ci allontana dalla pace e dalla fraternitร . ร chiara, in tal senso, la parabola del banchetto. Essa ha per protagonista un re il quale, dopo aver preparato un banchetto di nozze per il figlio, invia i suoi servi per chiamare gli invitati. Questi ultimi, dopo aver ascoltato i servi, rifiutano lโinvito. Ognuno ha il suo giusto motivo, il suo piรน che comprensibile daffare: chi nel proprio campo, chi in altri. Tutti perรฒ sono concordi nel rifiutare.
Il re tuttavia non si arrende; insiste e manda di nuovo i servi a rinnovare lโinvito. Sembra di sentire lโapostolo quando dice che per il Vangelo bisogna insistere in ogni occasione sia opportuna che non opportuna. Ma questa volta gli invitati non solo disattendono la proposta del re, giungono a maltrattare e persino a uccidere i servi. ร quanto accade ogniqualvolta il Vangelo viene messo ai margini o espulso dalla nostra vita. Di fronte a questa incredibile reazione il re, sdegnato, fa punire gli assassini. In veritร sono essi stessi a punirsi, ossia a escludersi dal banchetto della vita, della pace, dellโamore. Cadono cosรฌ in una vita dโinferno. Il re peraltro non dimette il suo sconfinato desiderio di raccogliere gli uomini. Manda altri servi con lโordine di rivolgersi a tutti coloro che avrebbero incontrato nelle strade e nelle piazze, senza alcuna distinzione. Ebbene, questa volta lโinvito รจ raccolto e la sala si riempie di commensali, โbuoni e cattiviโ. Sembra quasi che a Dio non interessi come siamo; quel che vuole รจ che ci siamo. In quella sala non ci sono puri e santi. Ci sono tutti. Anzi, a sentire altre pagine del Vangelo, si direbbe che fossero masse di poveri e di peccatori. Gesรน afferma che tutti sono invitati e chiunque arriva รจ accolto; non importa se uno ha meriti o meno, e neppure se uno รจ a posto o no con la coscienza. In quella sala non si riesce a distinguere chi รจ santo e chi รจ peccatore, chi รจ puro e chi รจ impuro.
Quel che conta รจ avere la โveste nuzialeโ. In Oriente lโospite, chiunque fosse, era accolto con ogni onore: veniva lavato e vestito prima di essere introdotto nella sala per il pranzo. Chi si sottraeva a questa usanza mostrava di non accettare lโospitalitร sentendosi in diritto di entrare, quasi fosse padrone. La veste nuziale perciรฒ รจ lโamore di Dio che viene riversato su di noi sino a coprire tutte le nostre colpe, tutte le nostre debolezze. La veste nuziale รจ la fede, รจ lโadesione affettuosa al Signore e alla sua parola. Scrive a tale proposito lโApocalisse: โVidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribรน, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti allโAgnello, avvolti in vesti candideโ (Ap 7,9).
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XXVIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Is 25, 6-10; Sal.22; Fil 4, 12-14. 19-20; Mt 22, 1-14
Mt 22, 1-14
Dal Vangelo secondoย Matteo
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1Gesรน riprese a parlare loro con parabole e disse: 2ยซIl regno dei cieli รจ simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. 3Egli mandรฒ i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. 4Mandรฒ di nuovo altri servi con questโordine: โDite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono giร uccisi e tutto รจ pronto; venite alle nozze!โ. 5Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 6altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. 7Allora il re si indignรฒ: mandรฒ le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro cittร . 8Poi disse ai suoi servi: โLa festa di nozze รจ pronta, ma gli invitati non erano degni; 9andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozzeโ. 10Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempรฌ di commensali. 11Il re entrรฒ per vedere i commensali e lรฌ scorse un uomo che non indossava lโabito nuziale. 12Gli disse: โAmico, come mai sei entrato qui senza lโabito nuziale?โ. Quello ammutolรฌ. 13Allora il re ordinรฒ ai servi: โLegatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; lร sarร pianto e stridore di dentiโ. 14Perchรฉ molti sono chiamati, ma pochi elettiยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 15 – 21 Ottobre 2017
- Tempo Ordinario XXVIII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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