Il commento alle letture di domenica 15 ottobre 2017 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
Un banchetto offerto per tutti

Proprio in questi giorni ricorre il sessantesimo anniversario dellโinizio dellโesplorazione umana dello spazio con il lancio del primo satellite e del conseguente vorticoso sviluppo di questa tecnologia. Uno dei pensieri che gli astronauti, di tutte le nazionalitร , hanno sovente riproposto in libri e interviste รจ che dallo spazio la Terra appare senza frontiere, una barchetta che galleggia nellโinfinito affidata alla cura di tutti i suoi abitanti, indistinguibili, da quellโaltezza, per lingua, razza o cultura ma semplicemente facenti parte di una sola umanitร .
ร unโimmagine di grande respiro e immediatamente evidente. Eppure sappiamo bene come i particolarismi e le contrapposizioni avvelenino popoli, gruppi umani, societร fino al tentativo, a volte tragicamente riuscito, di distruggersi mutuamente. Questa immagine ci ricorda un altro grande affresco, che conserva tutta la sua veritร e bellezza, il brano di Isaia nella prima lettura di oggi (Is 25,6-10): il monte casa di tutti, un banchetto aperto a tutti, la terra donata a tutti รจ lโannuncio esplosivo del profeta, lโunico ยซhabitatยป che possa osare di farsi ricettivo della venuta e della presenza di Dio, di fronte al quale anche il magnifico tempio di Gerusalemme diviene angusto (cf. Ag 2, 3-9.) Realtร , anche questa, di per sรฉ evidente per dare respiro alle nostre visuali asfittiche sul mondo e sulla storia, ma forse non poi tanto se il banchetto e la casa dei popoli non ha trovato, finora, non solo una realizzazione ma neppure molti segnali di attecchimento.
Che le cose non vadano proprio lisce emerge anche dal Vangelo di oggi (Mt 22,1-14), che riprende il tema dellโapertura di Dio a nuovi interlocutori giร presente domenica scorsa, ma con unโatmosfera assai piรน cupa. Se leggiamo questo brano in parallelo allo stesso racconto di Luca (Lc 14,16-24), notiamo in questโultimo una chiara linearitร : se gli invitati non sono venuti verrร qualcun altro, peggio per loro, potremmo aggiungere, lโatmosfera festosa rimane inalterata. In Matteo vi sono elementi di gusto ยซgoticoยป: gli inviati assassinati, la spedizione punitiva del re, gli invitati quasi costretti a entrare salvo poi cacciar fuori quello senza lโabito nuziale. La festa sembra compromessa, non cโรจ un clima disteso, spira un vento gelido.
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Questo puรฒ rattristarci ma il Vangelo ha anche di queste pagine, che ci parlano non tanto di un Dio irato, quanto di un certo scoraggiamento: รจ il Dio che giร ai primordi constata che il ยซcuore umano รจ incline al male fin dallโ adolescenzaยป (Gn 8,21), e che, in Gesรน, versa lacrime sulla cittร che non ha riconosciuto il tempo in cui รจ stata visitata (cf. Lc 19,44). Il Vangelo รจ anche questo perchรฉ non si tratta di un libro edificante ma della storia di un padre con i suoi figli e questo rapporto, come tutti i genitori sanno, non รจ sempre idilliaco. Questa atmosfera cupa รจ forse dovuta alle difficoltร incontrate dalla comunitร in quel tempo, lo sfondo di Gerusalemme circondata dalle legioni romane, forse i primi problemi interni, con la tentazione sempre ricorrente di ritirarsi nel piccolo gruppo degli ultraortodossi riducendo il regno alle proprie visuali. In questo senso la visione di Isaia sembra troppo idealista, vi รจ forse un sussulto di realismo nella comunitร di Matteo. Sarร Paolo che, con toni piรน distesi, riprenderร e addirittura supererร lโannuncio di Isaia proclamando che Cristo ha abbattuto il muro di separazione ยซper creare in sรฉ stesso, dei due, un solo uomo nuovoยป (Ef 3,13), nuovo e definitivo affresco che anima la nostra speranza.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 15 ottobre 2017 anche qui.
XXVIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Is 25, 6-10; Sal.22; Fil 4, 12-14. 19-20; Mt 22, 1-14
Mt 22, 1-14
Dal Vangelo secondoย Matteo
1Gesรน riprese a parlare loro con parabole e disse: 2ยซIl regno dei cieli รจ simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. 3Egli mandรฒ i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. 4Mandรฒ di nuovo altri servi con questโordine: โDite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono giร uccisi e tutto รจ pronto; venite alle nozze!โ. 5Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 6altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. 7Allora il re si indignรฒ: mandรฒ le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro cittร . 8Poi disse ai suoi servi: โLa festa di nozze รจ pronta, ma gli invitati non erano degni; 9andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozzeโ. 10Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempรฌ di commensali. 11Il re entrรฒ per vedere i commensali e lรฌ scorse un uomo che non indossava lโabito nuziale. 12Gli disse: โAmico, come mai sei entrato qui senza lโabito nuziale?โ. Quello ammutolรฌ. 13Allora il re ordinรฒ ai servi: โLegatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; lร sarร pianto e stridore di dentiโ. 14Perchรฉ molti sono chiamati, ma pochi elettiยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 15 – 21 Ottobre 2017
- Tempo Ordinario XXVIII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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