Il commento alle letture di domenica 1 ottobre 2017 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
Le benemerenze passate non bastano a salvarci

Ci sono alcuni punti qualificanti dellโesperienza umana, una sorta di ยซmatriciยป che imprimono il loro timbro segnando, a volte in modo indelebile, le scelte quotidiane, le azioni concrete nella vita di ciascuno. Uno di questi ยซpunti caldiยป, che possono diventare dolenti, รจ lโidea di accumulo. Di per sรฉ รจ una tendenza ancestrale, sicuramente necessaria nel cammino della vita, ma anche pervasiva.
Si cerca di accumulare di tutto, non solo beni primari, ma anche beni simbolici quali il denaro, onorificenze, riconoscimenti di vario tipo. Si puรฒ cercare di accumulare affetti, sensazioni, emozioni, fino a divenirne dipendenti, oppure, al contrario, ci si lega anche a sentimenti negativi, rotture, rancori, inimicizie che non si cerca affatto di superare lasciandole ben salde al loro posto a determinare il proprio presente. ร la difficoltร di perdonare di cui ci ha parlato la liturgia recentemente, come pure lโincomprensione, che troviamo oggi, per lโazione di Dio che non si lascia determinare nel rapporto con le sue creature nรฉ dal cumulo della benemerenze passate nรฉ da quello dei peccati dellโindividuo, la quale provoca il risentimento nei suoi confronti (Ez 18,25-28; 1a lettura).
Il mondo รจ strutturato intorno alle appartenenze, al binomio dentro-fuori, dove spesso chi รจ dentro si puรฒ permettere anche una certa rilassatezza, avendo un qualche certificato sul quale contare, e chi รจ fuori rimane lรฌ, nonostante la buona volontร , non potendo presentare un analogo ยซdiplomaยป. ร uno schema che possiamo ritrovare in innumerevoli gruppi sociali, non esclusi quelli religiosi. Per Dio non รจ cosรฌ, quello che conta รจ il momento presente, lโadesso, che diviene ora propizia per la salvezza (cf. 2Cor 6,2). Ogni momento puรฒ diventare questa ยซoraยป, anzi la conversione รจ proprio un modo di essere, non tanto un momento particolare che si perde nel fluire del tempo, รจ la ricerca quotidiana del volto del Signore.
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Non รจ che la memoria non serva a nulla, le esperienze passate concorrono a fortificarci o a indebolirci ma non possono essere congelate, immagazzinate e usate al bisogno. Perciรฒ il peccatore che si pente viene perdonato, perchรฉ ha imboccato la via della salvezza, รจ il naufrago che รจ approdato a terra. E chi lascia il riferimento a Dio semplicemente si perde, per quanto uno possa aver seguito uno stile di vita sano non puรฒ permettersi di mangiare cibo avvelenato. I due figli della parabola (Mt 21, 28-32) lo esprimono chiaramente: il rapporto con Dio รจ dato da una scelta che si rinnova, si modifica, puรฒ anche regredire, non รจ data una volta per tutte. Potremmo fantasticare su questo brano e pensare a una scena ulteriore: il secondo figlio, quello che va alla vigna dopo essersi allโinizio rifiutato, lungo la strada ci ripensa e torna indietro mentre il primo recupera quella disponibilitร che aveva espresso e poi rinnegato, per tornare a fare quello che aveva promesso.
Anche in questo caso le carte in tavola cambierebbero daccapo perchรฉ sarebbe cambiata la risposta a Dio in quel momento: vi รจ unโaltra ora, unโaltra occasione da giocare, vi รจ un nuovo ยซtempo della salvezzaยป da accogliere o rifiutare (cf. Eb 4,7). Questo significa che, deponendo ogni boria e falsa sicurezza, siamo sempre chiamati ad essere nomadi e pellegrini, ยซprofittando del tempo presenteยป (Ef 5,16) e volgendo lo sguardo a colui che ci sta di fronte per avere, come dice Paolo nella seconda lettura di oggi (Fil 2, 1-11), ยซgli stessi sentimenti di Cristo Gesรนยป.
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XXVI Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Ez 18, 25-28; Sal.23; Fil 2, 1-11; Mt 21, 28-32
Mt 21, 28-32
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: ยซChe ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentรฌ e vi andรฒ. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sรฌ, signore”. Ma non vi andรฒ. Chi dei due ha compiuto la volontร del padre?ยป. Risposero: ยซIl primoยป.
E Gesรน disse loro: ยซIn veritร io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti cosรฌ da credergliยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 01 – 07 Ottobre 2017
- Tempo Ordinario XXVI
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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