Padre Alberto Maggi commenta il Vangelo di domenica prossima, 24 settembre 2017.
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XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ 24 settembre 2017
Commento al Vangelo di p. Alberto Maggi OSM
SEI INVIDIOSO PERCHร IO SONO BUONO?
La parabola della vigna nel capitolo 20, del vangelo di Matteo รจ la prima di tre parabole aventi come oggetto la vigna. La vigna lo sappiamo, era immagine dโIsraele, del popolo di Israele. Con questa parabola Gesรน intende proporre un cambio di relazione con Dio: mentre nella religione l’amore di Dio va meritato per i propri sforzi, per i propri meriti, con Gesรน l’amore di Dio va accolto come un dono da parte del Signore. Quindi con Gesรน l’amore di Dio non รจ piรน un premio per i meriti delle persone, perchรฉ i meriti non tutti li possono avere, ma come un dono per i bisogni delle persone, e i bisogni ce l’hanno tutti.
Scrive Matteo: โil regno dei cieliโ, per regno dei cieli sโintende non l’aldilร , ma questa societร alternativa che Gesรน รจ venuto a proporre, โรจ simile a un padrone di casa che uscรฌ all’alba a prendere a giornata lavoratori per la sua vignaโ. ร strano che l’evangelista, che Gesรน dica che esce il padrone di casa. Normalmente era il fattore che andava in cerca agli operai, ma per far comprendere l’urgenza e l’importanza di quello che sta per fare, esce il padrone. โsi accordรฒ con loro per un denaro al giornoโ, il denaro eccolo, รจ questa moneta d’argento di circa 4 grammi. Il denaro era la paga quotidiana normale per l’operaio. Poi scrive l’evangelista che โuscito poi verso le 9 del mattino ne vede altri che stavano in piazza disoccupati, inoperosiโ, disoccupati, inoperosi non perchรฉ siano dei fannulloni, ma perchรฉ nessuno li ha chiamati al lavoro. Allora dice il padrone
โAndate anche voi nella vigna;โ, e questa volta dice โquello che รจ giusto ve lo darรฒโ, cioรจ in base al lavoro che avete fatto.
Ma c’รจ un’urgenza da parte del padrone della vigna, che fa comprendere che รจ piรน per il bene degli operai, che per il suo bene. Infatti esce di nuovo verso mezzogiorno, poi verso le tre, e esce ancora verso le cinque. Il lavoro terminava al tramonto, piรน o meno verso le cinque, โne vide altri che se ne stavano lรฌ e disse loro: perchรฉ ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?โ. Gli risposero: โPerchรฉ nessuno ci ha presi a giornataโ. Ed egli disse loro: โAndate anche voi nella vignaโ. Quindi non รจ il bisogno del padrone, questi li chiama per un lavoro al massimo di un’oretta.
ร per il bisogno degli operai, perchรฉ se non lavorano, quel giorno, non mangiano, la paga era quotidiana.
โQuando fu sera ilโ, e qui l’evangelista adopera il termine โsignoreโ, per far comprendere che Gesรน sta parlando di Dio, della vigna, โdisse al suo fattore: โChiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimiโ, gli ultimi hanno fatto una parvenza di lavoro, neanche un’ora
โfino ai primi. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio ricevettero ciascuno un denaroโ. Quello che il padrone aveva pattuito allโinizio per quelli che lavoravano per tutta la giornata, viene dato anche a quelli che hanno lavorato pochissimo, agli ultimi.
โQuando arrivarono i primi pensarono che avrebbero ricevuto di piรน ma anche essi ricevettero ciascuno un denaroโ. Il padrone non toglie niente a nessuno, aveva pattuito un denaro e un denaro dร , non c’รจ un’ingiustizia da parte del padrone. Perรฒ naturalmente, se agli ultimi gli ha dato un denaro, noi chissร quanto riceveremo. โNel ritirarlo, perรฒ, mormoravano contro il padrone dicendo: โQuesti ultimi hanno lavorato unโora soltantoโ, quindi รจ una parvenza di lavoro, โe li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldoโ, ecco questo padrone non รจ giusto. Gesรน vuol far comprendere che la giustizia di Dio รจ molto diversa: Dio guarda in base ai bisogni delle persone, e non ai loro meriti.
โMa il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: โAmicoโ, questa espressione nel il vangelo di Matteo รจ sempre negativa. ร l’espressione con la quale si rivolge a Giuda, o alle persone che sono colpevoli. Dice โio non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo eโ, no qui la traduzione รจ vattene, il testo รจ piรน morbido, e va.
โMa io voglio dare anche a questโultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio?โ, ecco Gesรน ci sta parlando della generositร di Dio, che viene regalata, viene donata a tutti quelli che ne hanno bisogno. โOppure tu sei invidiosoโ, letteralmente il tuo occhio รจ maligno, immagine dell’avarizia, di essere taccagni, โperchรฉ io sono buono?โ, ecco comโรจ Dio, Dio รจ la bontร .
E conclude: โCosรฌ gli ultimi saranno primi e i primi, ultimiโ, questa chiusura si riallaccia alla chiusura del capitolo 19, al versetto 30, dove c’era scritto โmolti dei primi saranno ultimi e gli ultimi primiโ, qui ricollegando e quindi racchiudendo tutto questo insegnamento, dice invece gli ultimi saranno primi e i primi ultimi. L’avranno capito i suoi discepoli ? Macchรฉ, parole al vento. Subito dopo, arriverร la madre dei figli di Zebedรจo a chiedere i primi posti piรน importanti per i propri figli.
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Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 24 settembre 2017 anche qui.
XXV Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Is 55, 6-9; Sal.144; Fil 1, 20-27; Mt 20, 1-16
Mt 20, 1-16
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli questa parabola:
ยซIl regno dei cieli รจ simile a un padrone di casa che uscรฌ all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordรฒ con loro per un denaro al giorno e li mandรฒ nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che รจ giusto ve lo darรฒ”. Ed essi andarono. Uscรฌ di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lรฌ e disse loro: “Perchรฉ ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perchรฉ nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di piรน. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, perรฒ, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perchรฉ io sono buono?”. Cosรฌ gli ultimi saranno primi e i primi, ultimiยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 24 – 30 Settembre 2017
- Tempo Ordinario XXV
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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