La croce che salva รจ quella di Cristo
Siamo alla grande batosta petrina! Domenica scorsa lโapostolo si รจ beccato una beatitudine personalizzata, tagliata sulla sua misura, che gli ha meritato le chiavi del regno dei cieli. Questa volta si becca del satanasso! Il famoso e famigerato vade retro satana!. ร proprio lโalterna vicenda delle umane sorti, per dirla con Foscolo. Ciรฒ che ha fatto esplodere la bomba รจ stato il primo annuncio della morte di Gesรน, di cui Pietro non riusciva a capacitarsi, neppure essendo risarcita dalla risurrezione. Ce ne saranno altre due (Mt 17,22-23; 20,17-19), che Pietro, imparata la lezione, assorbirร a bocca chiusa.
Il vade retro รจ correttamente tradotto da Cei 2008 con ยซvaโ dietro a me, Satanaยป. Cei 1974 e altri rendevano con ยซlungi da meยป. Lโintimazione di Gesรน, divenuta proverbiale, non รจ il classico โfuori dai piediโ ma un piรน delicato โstai al tuo postoโ, โnon passarmi davantiโ. Era usanza rabbinica infatti che nella scolaritร deambulante il maestro precedesse la combriccola, senza che nessuno degli allievi osasse il sorpasso. In questo caso invece Pietro, tronfio per le onorificenze appena ricevute, si mette a fare il maestrucolo a Gesรน, cercando di distoglierlo dai suoi progetti di messia sofferente ยซfino alla morte e alla morte di croceยป (Fil 2,8). E lo fa con lโarroganza del rimprovero! Gesรน si dice scandalizzato. Perchรฉ? Occorre levigare biblicamente il concetto di scandalo. Per noi motivo di scandalo รจ ciรฒ che va contro la morale corrente; mentre nel linguaggio biblico รจ ciรฒ che costituisce intoppo, intralcio soprattutto nel comprendonio. ร un poโ come se Gesรน avesse detto โnon passarmi davanti per tagliarmi la stradaโ.
ร questione di mentalitร . Pietro, infatti, non ragiona secondo Dio ma secondo gli uomini. ร ovvio che una mentalitร umana non riesce a capacitarsi di una fine cosรฌ miseranda per una personalitร del calibro di Gesรน, che si metterร a scintillare nella trasfigurazione, appena dietro lโangolo (Mt 17,1-9). Nรฉ lโesito โanastaticoโ (in greco anร stasis รจ risurrezione) della vicenda, peraltro notificato, poteva costituire compensazione; tanto che allo scoccare della seconda profezia della passione, essa pure approdante alla risurrezione, i discepoli ยซfurono molto rattristatiยป (Mt 17,23). Il travaso su un altro regime di vita non consola chi รจ troppo attaccato allโattuale. Ecco il differenziale fra il modo di pensare di Dio e degli uomini.
Lโoccasione รจ favorevole per enunciare la condizione aurea del discepolato e Gesรน non perde tempo: ยซSe qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi seguaยป. Giร rinnegare se stessi fa caldo. Ma รจ indispensabile per abbandonare il nostro grufolante pensiero rasoterra e librarci sulla mentalitร di Dio. E poi lโaccettazione della croce ha piรน dellโeroico che del patetico. Ma cosa dobbiamo intendere per croce? Le nostre grane, le nostre preoccupazioni, i nostri fastidi? Le nostre sofferenze, i nostri malanni e simili certamente spiacevoli cianfrusaglie esistenziali? Mi pare che sia nobilitarle troppo. Anche se ci capita talora di piagnucolare โcosa ho fatto di male per meritarmi una croce del genereโ, non credo che quel tornante vitale meriti il titolo altisonante di croce. La croce รจ troppo di Gesรน per passare su spalle nostrane. A parer mio Gesรน vuol dire: โse qualcuno vuole essere mio discepolo riconosca come sua la mia croce, e si sappia salvato dalla croce che ho portato io per luiโ. In questo modo, se sono riuscito a spiegarmi, le cose vanno a posto.
Gesรน sembra rincarare questo concetto con quel successivo gioco di parole basato su trovare e perdere la propria vita, che puรฒ essere strizzato in questo modo: โnon crediate di salvarvi da soli, bypassandomiโ. Ogni forma di pelagianesimo รจ cosรฌ tagliata fuori. Pelagio (354-420) sosteneva infatti che lโuomo, mettendocela tutta, riusciva a salvarsi da solo.
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In conclusione torniamo a Pietro: gli รจ capitato un brutto incidente! Per eccesso di sicumera, divenuto clavigero del regno dei cieli โ niente meno โ ha creduto di poter dare lezioni a Gesรน, e si รจ sentite le sue. ร ciรฒ che capita a chi alza troppo la cresta.
Mons. Alberto Albertazzi – Responsabile Uff. Catechistico presso CURIA ARCIVESCOVILE – UFFICI PASTORALI (Vercelli).
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XXII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Ger 20, 7-9; Sal.62; Rm 12, 1-2; Mt 16, 21-27
Mt 16, 21-27
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, Gesรน cominciรฒ a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: ยซDio non voglia, Signore; questo non ti accadrร maiยป. Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: ยซVa’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perchรฉ non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!ยป.
Allora Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซSe qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perchรฉ chi vuole salvare la propria vita, la perderร ; ma chi perderร la propria vita per causa mia, la troverร .
Infatti quale vantaggio avrร un uomo se guadagnerร il mondo intero, ma perderร la propria vita? O che cosa un uomo potrร dare in cambio della propria vita?
Perchรฉ il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderร a ciascuno secondo le sue azioniยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 03 – 09 Settembre 2017
- Tempo Ordinario XXII, Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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