Dove andiamo quando la stanchezza, la delusione, la prova, le preoccupazioni oscurano il cielo sopra di noi? Dove andiamo quando la tristezza rende i nostri passi stanchi e pesanti? Dove andiamo quando non abbiamo piรน parole per raccontare agli altri quello che viviamo? A questa domanda risponde il Vangelo di oggi: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi ed oppressi, e io vi darรฒ ristoro”.
E’ Gesรน l’unico posto dove possiamo ritrovare un po di respiro, dove possiamo sperare di rintracciare una nuova strada. La fede non รจ un rifugio ma delle volte รจ come l’abbraccio caloroso di qualcuno che ti ama. Solo dopo che ti senti addosso quell’abbraccio trovi la forza di continuare, di andare avanti, di imparare una posizione del vivere diversa da quella che ti ha portato a ridurti cosรฌ. E come si fa a lasciarsi abbracciare da Gesรน? Cominciandolo a desiderare.
Questo desiderio ci disporrร il cuore ad accorgerci di Lui, e un po’ alla volta ci accorgeremo che i sacramenti non sono solo riti, che la Parola non รจ solo la morale della favola, che la realtร non รจ soltanto un elenco di eventi casuali. Ma tutto รจ braccia Sue.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 11, 28-30
Dal Vangelo secondoย Matteo
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In quel tempo, Gesรน disse:
ยซVenite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darรฒ ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti รจ dolce e il mio peso leggeroยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
