Commento al Vangelo del giorno – 5 giugno 2017 – don Mauro Leonardi

- Pubblicità -

mauro-leonardi

Gesù si mise a parlare loro in parabole: «Un uomo piantò una vigna, vi pose attorno una siepe, scavò un torchio, costruì una torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne andò lontano. A suo tempo inviò un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna. Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote. Inviò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti. Ne inviò ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni li bastonarono, altri li uccisero. Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio! Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è l’erede; su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra. E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri. Non avete forse letto questa Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d’angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri»? Allora cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. E, lasciatolo, se ne andarono. Mc 12, 1-12

Commento al Vangelo

L’amore di Dio è lento all’ira e invece è sempre pronto alla misericordia. Così agisce Dio come padrone della vigna. Sia nei confronti della vigna, recintata e custodita con cura e di fronte ai suoi servi, sia rispetto a coloro che reagiscono a questa bontà con odio e violenza. 

Poesia

Amore mio.
Svelami la verità nascondendomela, in una vigna, tra le siepi, dietro una torre, vicino ad un torchio.
Amore mio.
Custodiscimi lasciandomi, nelle mani di contadini.
E manda tuoi servi a prendere quello che ho pronto per te.
E vieni poi tu.
Sono morti quelli che dovevano prendermi.
Amore mio.
Vieni tu a prendermi.
Lascia la tua vita per me.
Amore mio.
Chi doveva custodirmi ti ha ucciso.
Di chi sono ora?
Tornerai a prendermi e sarai di nuovo con me.
Sono la tua vigna.
Sono tuoi i miei frutti.

Ci sono pietre che, quando vengono gettate via, si infilano duramente nel terreno.
A fondo.
E da lì.
Reggono tutto.
È meraviglioso.

- Pubblicità -

Se quando vi parla di tradimento, di morte, violenza.
Vi sentite chiamati in causa.
Perché cercate di prenderlo e poi lo lasciate andare?
Avete paura della folla?
Di voi stessi dovreste avere paura.
Di voi stessi.

Da quando ti ho catturato.
Non ti ho più lasciato andar via.
È l’amore che mi tiene legata a te.
Non ho paura.
Non ti lascio amore mio.

[box type=”info” align=”” class=”” width=””]

don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.

[/box]

Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù

 

“Una donna del vangelo” è anche sul network Papaboys

Altri Articoli
Related

Liturgia della Parola in LIS di giovedì 25 dicembre 2025

Le letture della Notte di Natale in LIS (Lingua...

Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2025 – Sussidio Avvento CEI – Messa della Notte

«Un bambino è nato per noi» (Is 9,1-6) Tutta la...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

padre Ezio Lorenzo Bono – Commento al Vangelo di lunedì 22 dicembre 2025

UN CANTO NEL GREMBO I. Cosa succede quando una donna...