Commento al Vangelo del 2 giugno 2017 – Don Francesco Cristofaro

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Prima Lettura At 25,13-21

LA PAROLA

Erano trascorsi alcuni giorni, quando arrivarono a Cesarรจa il re Agrippa e Berenice e vennero a salutare Festo. E poichรฉ si trattennero parecchi giorni, Festo espose al re le accuse contro Paolo, dicendo: ยซCโ€™รจ un uomo, lasciato qui prigioniero da Felice, contro il quale, durante la mia visita a Gerusalemme, si presentarono i capi dei sacerdoti e gli anziani dei Giudei per chiederne la condanna. Risposi loro che i Romani non usano consegnare una persona, prima che lโ€™accusato sia messo a confronto con i suoi accusatori e possa aver modo di difendersi dallโ€™accusa. Allora essi vennero qui e io, senza indugi, il giorno seguente sedetti in tribunale e ordinai che vi fosse condotto quellโ€™uomo. Quelli che lo incolpavano gli si misero attorno, ma non portarono alcuna accusa di quei crimini che io immaginavo; avevano con lui alcune questioni relative alla loro religione e a un certo Gesรน, morto, che Paolo sosteneva essere vivo. Perplesso di fronte a simili controversie, chiesi se volesse andare a Gerusalemme e lร  essere giudicato di queste cose. Ma Paolo si appellรฒ perchรฉ la sua causa fosse riservata al giudizio di Augusto, e cosรฌ ordinai che fosse tenuto sotto custodia fino a quando potrรฒ inviarlo a Cesareยป.

[ads2]LA STORIA

Il re Agrippa รจ un immorale. Vive in modo incestuoso con sua sorella.

Festo si limita a narrare al re Agrippa la storia cosรฌ come essa si era svolta dal suo primo giorno in cui si era recato a Gerusalemme omettendo o modificando alcune cose essenziali a suo vantaggio naturalmente e non a favore di Paolo. Nel racconto dice qualcosa si importante, perรฒ: confessa al re Agrippa che in Paolo non ci sono crimini per cui meriti il carcere o una qualche punizione. Tra Paolo e i Giudei vi sono solo alcune questioni relative alla loro religione e ad un certo Gesรน, che Paolo sostiene essere vivo. Notiamo bene la parola: โ€œquestioniโ€. Si tratta solo di questioni, non di reati. Questo constata Festo in tribunale.

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Festo afferma di essere rimasto perplesso dinanzi a simili controversie. Si guarda bene dal dire che lui avrebbe voluto fare un favore ai Giudei, mandando Paolo a Gerusalemme.

Ma Festo, volendo fare un favore ai Giudei, si rivolse a Paolo e disse: ยซVuoi salire a Gerusalemme per essere giudicato lร  di queste cose, davanti a me?ยป.

Per questo รจ cosa saggia ed intelligente non fermarsi mai alle sole parole di un uomo. Un uomo รจ la sua opera, la sua decisione, la storia che da lui scaturisce come frutto delle sue azioni. Paolo si appella a Cesare perchรฉ i suoi governatori delle province sono immischiati in una diplomazia di favoritismi e di particolarismi verso questa o quellโ€™altra autoritร  locale.

INSEGNAMENTO PER NOI

Ognuno di noi, se vuole agire correttamente verso gli altri, deve sempre comportarsi secondo le regole della piรน alta giustizia e veritร . Un nostro comportamento ingiusto e falso potrebbe indurre lโ€™altro a prendere decisioni per la tutela della sua libertร  e della sua stessa vita. Di tante decisioni degli altri siamo noi i responsabili dinanzi alla storia e a Dio.

Salmo 102

LA PAROLA

Benedici il Signore, anima mia,
quanto รจ in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Perchรฉ quanto il cielo รจ alto sulla terra,
cosรฌ la sua misericordia รจ potente su quelli che lo temono;
quanto dista lโ€™oriente dallโ€™occidente,
cosรฌ egli allontana da noi le nostre colpe.

Il Signore ha posto il suo trono nei cieli
e il suo regno domina lโ€™universo.

Benedite il Signore, angeli suoi,
potenti esecutori dei suoi comandi,

LA STORIA

Il Salmo รจ di Davide e chiede di benedire il Signore. Tutto lโ€™uomo, tutto ciรฒ che รจ nellโ€™uomo: mente, cuore, pensieri, desideri, volontร  deve benedire il Signore. Ma cosa significa benedire il Signore? Riconoscerlo, confessarlo come lโ€™unica fonte di ogni bene, di ogni dono di grazia e di veritร .

Dio รจ fonte di solo bene. รˆ sorgente di solo amore. รˆ pozzo dal quale si attinge solo acqua purissima, acqua viva. In Dio non vi รจ alcun granello di male, grande neanche quanto il bosone di Higgs. Lui รจ purissima luce di veritร  e di santitร .Lui รจ sommo ed infinito bene. Va acclamato come sommo ed infinito bene sempre. Mai a Dio va negata questa sua divina qualitร .

Perchรฉ quanto il cielo รจ alto sulla terra, cosรฌ la sua misericordia รจ potente su quelli che lo temonoโ€ฆ

Il cielo copre e sovrasta la terra con la sua imponenza. Cosรฌ la misericordia del Signore. Essa รจ potente su quelli che lo temono. Ma chi teme il Signore? Chi ascolta la sua parola e vuole dimorare in essa. Oggi il timore del Signore si รจ abolito. Invece esso รจ tutto per ogni uomo. Ma cosa รจ esattamente il timore del Signore? A cosa esso serve? รˆ forse la paura di Dio? รˆ il suo terrore? Il timore del Signore รจ la confessione di Dio in pienezza di veritร . รˆ credere nella veritร  piena del nostro Dio, che รจ data tutta dalla sua Parola.

INSEGNAMENTO PER NOI

Io vivo con il timore del Signore che non รจ paura di Dio ma amore sempre piรน grande dei Signore fino a fare solo ciรฒ che a Lui รจ gradito?

Vangelo Gv 21,15-19

LA PAROLA

Quandโ€™ebbero mangiato, Gesรน disse a Simon Pietro: ยซSimone, figlio di Giovanni, mi ami piรน di costoro?ยป. Gli rispose: ยซCerto, Signore, tu lo sai che ti voglio beneยป. Gli disse: ยซPasci i miei agnelliยป. Gli disse di nuovo, per la seconda volta: ยซSimone, figlio di Giovanni, mi ami?ยป. Gli rispose: ยซCerto, Signore, tu lo sai che ti voglio beneยป. Gli disse: ยซPascola le mie pecoreยป. Gli disse per la terza volta: ยซSimone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?ยป. Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: ยซMi vuoi bene?ยป, e gli disse: ยซSignore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio beneยป. Gli rispose Gesรน: ยซPasci le mie pecore. In veritร , in veritร  io ti dico: quando eri piรน giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirร  e ti porterร  dove tu non vuoiยป. Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: ยซSeguimiยป.

LA STORIA

La domanda del Vangelo di oggi รจ davvero importane. Ognuno la riservi per se stesso.

Pietro mi vuoi bene? Pietro mi ami piรน di costoro. Pietro risponde che ama Gesรน. Non se la sente di dire che ama Gesรน piรน di tutti gli altri discepoli del Signore.ย  Per la seconda volta Gesรน pone a Simon Pietro la stessa domanda e Pietro risponde allo stesso modo. Questa volta Gesรน omette: โ€œPiรน di costoroโ€. ย Tu vuoi un amore perfettissimo. Tu vuoi lo stesso amore con il quale Tu ami il Padre e il Padre ama te. Questo amore ancora non lo possiedo.

A Pietro vengono consegnati gli agnelli e poi le pecore. Tutti costoro Simon Pietro dovrร  pascere. Li potrร  pascere sul fondamento del suo amore ancora imperfetto per Gesรน. รˆ veritร  che dobbiamo sempre tenere presente. Gesรน non affida a Pietro e agli altri Pastori il suo gregge sul fondamento di un amore perfettissimo. Questo รจ impossibile che avvenga. Nessun uomo allโ€™inizio della sua missione possiede un amore cosรฌ grande. Gesรน affida il suo gregge sul fondamento dellโ€™amore, anche se รจ imperfetto. Lโ€™amore perรฒ ci deve essere. ย Tutto รจ dallโ€™amore. Se manca lโ€™amore, nulla sarร  piรน possibile.

Si deve giungere alla perfezione dellโ€™amore con il quale il Padre ama Cristo Gesรน e Cristo Gesรน ama il Padre. Tre volte Pietro aveva rinnegato il Signore. Gesรน vuole che Pietro ripari il suo peccato. Per tre volte deve confermare il suo amore per il suo Maestro e Signore.

INSEGNAMENTO PER NOI

Il Signore ci chiama sempre cosรฌ come siamo, con il nostro amore imperfetto, con le nostre fragilitร  e peccati ma per farci diventare come lui vuole.

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