
[ads2]Sono tutti uniti e ciascuno comincia a collaborare all’unità di tutti. È venuto lo Spirito che rinnova la faccia della terra. È lo Spirito che Gesù aveva alitato sui suoi la prima volta che s’è fatto presente in mezzo a loro, come ci ha detto anche oggi il vangelo. È quello Spirito che dona ai Dodici persino la capacità di perdonare i peccati, in modo che siano davvero perdonati anche in cielo, e che ognuno di coloro che ricevono il perdono inizi a vivere la vita come Dio l’ha consegnata all’uomo nel momento in cui l’ha creato. Lo Spirito Santo rinnova davvero la terra, cominciando col perdonare: chi è perdonato torna a vivere la comunione con Dio Padre, comincia una vita ricca di bontà e di amore, di pace e di fedeltà, di semplicità e di comunione.
Lo Spirito Santo poi, quando arriva operando il perdono nel cuore d’un uomo, gli apre la bocca perché riconosca che Gesù è il Signore, è il re del regno dei cieli, è rivestito dell’autorità di Dio stesso.
Lo Spirito arriva per arricchire chiunque lo riceve. Egli distribuisce doni spirituali, i “carismi”, la capacità di collaborare con gli altri fedeli al “bene comune”. La ricchezza di uno è vantaggio per tutti. E tutti, benché di lingua e di nazionalità o cultura diversa, grazie allo Spirito si ritrovano uniti dal medesimo amore per il Figlio di Dio, per Gesù.
I fedeli hanno continuato ad invocare lo Spirito Santo: senza di esso non possono vivere, perché la loro vita perderebbe significato e valore. Senza di esso sentirebbero la loro vita vuota, schiava degli egoismi, fredda e indesiderabile. I cristiani gridano con tutta la loro voce: Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce! Lo invocano, perché si sono accorti quant’è amabile e preziosa la sua presenza. Sanno, per esperienza quotidiana, che ogni consolazione viene da lui, e che la sua presenza in noi infonde pace e serenità. E ancora sanno che, invocandolo, ogni nostro momento difficile riceve soluzione: “nella fatica riposo, nella calura riparo, nel pianto conforto”. È lui infatti che ci fa essere in sintonia continua con il Padre, allontanando da noi il peccato. E se, per la nostra debolezza, questo avesse rovinato i rapporti, è lui che “lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina” e ricongiunge i cuori divisi.
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Continuiamo a desiderare la sua presenza, il suo soffio, la sua custodia, la sua forza. La desideriamo per riuscire a pregare, e poi per amare senza ricordare offese ricevute e per svolgere i nostri servizi in modo che siano utili allo sviluppo del regno dei cieli.
Vieni, Spirito Santo! Grazie a te entrerà in me l’amore del Padre e del Figlio, la loro comunione santa, la loro pace duratura. Vieni, Spirito Santo!
A cura della Casa di Preghiera S.Maria Assunta – Tavodo -Via della Pieve, 3 – 38078 SAN LORENZO DORSINO – TN
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Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 4 giugno 2017 anche qui.
Domenica di Pentecoste
- Colore liturgico: Rosso
- At 2,1-11; Sal 103; 1Cor 12,3-7.12-13; Gv 20, 19-23
Gv 20, 19-23
Dal Vangelo secondo Giovanni
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco.
E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 04 – 10 Giugno 2017
- Tempo di Pasqua VII, Colore – Rosso
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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