Il commento alle letture di domenica 21 maggio 2017 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
Il dono dello Spirito: noi sappiamo vederlo?

Il brano evangelico di questa domenica (Gv 14, 15-21) puรฒ dare la sensazioneย di una certa astrattezza: รจ tutto un intreccio di temi quali lโamore, lโosservanza del comandamento, il dono del Paraclito, la conoscenza del Padre e del Figlio nei rapporti fra loro e con i discepoli, che parrebbe richiedere un tipo di conoscenza non alla portata di tutti. Potremmo forse sentirci tagliati fuori, distanti, noi stessi parte di quel mondo che ยซnon vede e non conosceยป (v.17) e che non puรฒ fare esperienza del dono dello Spirito, oppure limitarsi adย accettarne il contenuto dottrinale, una formula teologica confinata nellโarea degli addetti ai lavori, ma scarsamente capace di farci fare esperienza della ยซbuona notiziaยป.
In realtร il messaggio di questo brano, pur nella ricchezza dei termini e dei concetti usati dallโevangelista, รจ di una semplicitร disarmante:ย ยซio vivo e voi vivreteยป (v.19), quale esperienza piรน diretta e quotidiana di questa? Possiamo teorizzare allโinfinito sullโenergia luminosa, sulle onde e le frequenze, ma possiamo anche goderci il sole su un prato o una spiaggia. Riconoscere la realtร che siamo e ci circonda, dare ad essa un nome, รจ giร fare unโesperienza mistica non solo del mistero che ci sovrasta ma di quello che siamo e che conosciamo perchรฉ lo viviamo ogni giorno e ci interroga, si presenta in ogni respiro e in ogni pensiero, in ogni progetto e ricordo. Il solo aprire gli occhi รจ unโesperienza mistica, anzi ยซcristicaยป.
Del resto il giudizio sul mondo ยซche non vede e non conosceยป non รจ una condanna inappellabile, รจ lo stesso messaggio incontrato nel brano del cieco nato: essere ciechi non รจ peccato, รจ la costruzione di una realtร alternativa intorno alla cecitร che รจ un guaio (cf. Gv 9,41). Eโ lo sport del momento, quello di ricostruire la realtร intorno a pregiudizi e precomprensioni, il messaggio vociato e basato sul nulla, lโimmagine fuori contesto (il famoso cormorano impantanato nel petrolio nella guerra del Golfo che non era affatto lรฌ e neppure in quel periodo, per esempio, primo di una lunga serie).
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ยซIo vivo e voi vivreteยป: una teologia concreta del dono dello Spirito. ยซE vi fu grande gioia in quella cittร ยป(At 8,8; 1ยฐ lettura): altraย dimostrazione che non ha bisogno di pezze dโappoggio filosofiche e teologiche.
Ma siamo capaci di gioire per la vita? Non di fare dimostrazioni, conferenze o documenti: gioire per la vita salvata, accolta, per i bambini che non sono affondati nel Mediterraneo, per gli uomini e le donne che sono riusciti a porre i piedi nudi e piagati sulla riva del nostro paese. Che gioia! Che bellezza! Che sospiro di sollievo per la morte scampata! No? Non รจ cosรฌ? Allora forse qualcosa davvero non va.ย Ed ecco perchรฉ in questo momento occorre riconoscere che รจ Francesco un grande testimone di questo messaggio. Non per la sua simpatia, nรฉ per la capacitร di ยซbucare lo schermoยป come qualsiasi guitto, bensรฌ per la sua ยซparresiaยป,ย la sua franchezza nel dire le cose senza contorcimenti diplomatici e soprattutto per la sua capacitร di incarnare una prassi per la Chiesa: piรน che coi documenti Francesco parla con gli abbracci, le lacrime, la commozione, lโallegria, lโinvito, lโascolto. Eโun pontefice che non pontifica, รจ un passo avanti a molti di noi e per questo puรฒ indicare una strada del tipo: lโha fatto lui, posso farlo anchโio. Ha accolto, ascoltato, incoraggiato queste persone, posso farlo anchโio. In questo modo si apre e si propaga una via alla gioia, alla conoscenza e allโincontro con il Risorto vivente nel suo Spirito.
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Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 21 maggio 2017 anche qui.
VI Domenica del Tempo di Pasqua
- Colore liturgico: Bianco
- At 8, 5-8. 14-17; Sal.65; 1 Pt 3, 15-18; Gv 14, 15-21
Gv 14, 15-21
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซSe mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherรฒ il Padre ed egli vi darร un altro Parร clito perchรฉ rimanga con voi per sempre, lo Spirito della veritร , che il mondo non puรฒ ricevere perchรฉ non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perchรฉ egli rimane presso di voi e sarร in voi.
Non vi lascerรฒ orfani: verrรฒ da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrร piรน; voi invece mi vedrete, perchรฉ io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi รจ colui che mi ama. Chi ama me sarร amato dal Padre mio e anch’io lo amerรฒ e mi manifesterรฒ a luiยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 21 – 27 Maggio 2017
- Tempo di Pasqua VI, Colore – Bianco
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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