Il commento al Vangelo di domenica 21 maggio 2017 – Sesta Domenica dopo Pasqua, a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.
IL CONSOLATORE
Guardando lโuniverso che ci circonda, il credente vede lโimpronta di un Creatore che ha fatto e ordinato tutte le cose, il non-credente vede solo il dispiegarsi delle leggi della natura che plasmano la materia. Hanno ragione entrambi perchรฉ la realtร รจ sempre complessa, non รจ fatta di un solo livello, ma piรน piani si intersecano e si sovrappongono per generarla. Anche dal punto di vista prettamente scientifico, ogni oggetto si puรฒ studiare da piรน prospettive, fisicamente, chimicamente, matematicamente e cosรฌ via.
Lโuomo stesso non รจ solo un corpo, ma ha anche una psiche e uno spirito. Il livello immediato รจ quello che si presenta ai sensi, ma se si vuole andare piรน a fondo occorre unโindagine piรน accurata fatta di studio e applicazione. La realtร spirituale รจ quella piรน sottile e un atteggiamento superficiale impedisce certamente di coglierla. Questo intende il Maestro quando dice che il mondo non puรฒ ricevere lo Spirito di veritร . Il mondo crede solo in se stesso, non vuole vedere aldilร , si accontenta del presente, fa finta di essere immortale. Il mondo non vede e non conosce lo Spirito perchรฉ non vuole vederlo nรฉ conoscerlo. Il discepolo invece รจ accogliente, non chiude la porta al Signore che bussa, ma gli permette di entrare e di dimorare nel suo cuore.
Nella vita noi conosciamo il dolore, la fatica, la morte, ma non siamo soli ad affrontare tutto questo, non siamo orfani, abbiamo un Consolatore, che ci parla di qualcosa che va oltre il mondo, oltre la superficie. ร lo Spirito che Gesรน ci lascia come un dono, come una traccia della sua presenza. Lo Spirito che anima tutte le cose e che ci parla di Dio, che mette nel cuore la nostalgia di Lui. Accoglierlo significa amare Gesรน nel rispettare i suoi comandamenti. San Giovanni nella sua prima lettere dice: chi non ama il proprio fratello che vede, non puรฒ amare Dio che non vede. Lโamore per il prossimo รจ la prova del nostro amore per Dio, ed รจ la porta che fa entrare il Consolatore nel nostro cuore. La presenza dello Spirito trasforma la vita.
I discepoli dopo la Pentecoste sono cambiati, hanno capito fino in fondo le parole di Gesรน e sono diventati coraggiosi. Noi abbiamo ricevuto il dono dello Spirito nel battesimo e nella cresima e questo dono va coltivato, va accresciuto con la preghiera, coi sacramenti. ร questa lโadorazione di cui parla Pietro nella seconda lettura e che costituisce il fondamento della nostra speranza.
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Noi non ci fermiamo al mondo, ma aspiriamo a vivere con il Signore per sempre.
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VI Domenica del Tempo di Pasqua
- Colore liturgico: Bianco
- At 8, 5-8. 14-17; Sal.65; 1 Pt 3, 15-18; Gv 14, 15-21
Gv 14, 15-21
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซSe mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherรฒ il Padre ed egli vi darร un altro Parร clito perchรฉ rimanga con voi per sempre, lo Spirito della veritร , che il mondo non puรฒ ricevere perchรฉ non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perchรฉ egli rimane presso di voi e sarร in voi.
Non vi lascerรฒ orfani: verrรฒ da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrร piรน; voi invece mi vedrete, perchรฉ io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi รจ colui che mi ama. Chi ama me sarร amato dal Padre mio e anch’io lo amerรฒ e mi manifesterรฒ a luiยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 21 – 27 Maggio 2017
- Tempo di Pasqua VI, Colore – Bianco
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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