โIo sono la via, la veritร e la vitaโ
Con il cap. 14ยฐ di Giovanni inizia una sezione che comprende i capp. successivi fino al 17ยฐ e che viene denominata โDiscorso di addioโ.
Si tratta di un genere letterario giร presente nellโAntico Testamento; ne sono un esempio quello di Giacobbe in Gen.49 o lโimmenso testamento pronunciato da Mosรจ sul Monte Nebo prima della sua morte, che coincide con il libro del Deuteronomio; nella letteratura giudaica apocrifa, cioรจ non riconosciuta come ispirata, il testo piรน noto รจ il Testamento dei Dodici Patriarchi. Nel Nuovo Testamento famoso รจ il discorso di S. Paolo agli anziani di Efeso (Atti 20,17-38).
In tutti questi testi sono presenti sia uno sguardo al passato, per richiamare i fatti salienti della vita di chi li pronuncia, sia al futuro, per fornire a chi resta suggerimenti e insegnamenti per lโavvenire.
Il โdiscorsoโ giovanneo presenta entrambe queste caratteristiche e si risolve dunque in una sorta di sintesi della cristologia giovannea, paragonabile al โDiscorso della montagnaโ di Matteo, dal momento che entrambi i brani presentano una concentrazione delle tematiche dei rispettivi evangelisti.
La composizione giovannea รจ unโopera assai originale, di grande ampiezza e di una profonditร spirituale senza paragoni anche nello stesso vangelo di Giovanni; essa porta alla luce la fede e lโesperienza postpasquale della comunitร giovannea.
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Il discorso ha unโintroduzione nei vv. 31-38 del cap.13, nei quale Gesรน parla della sua prossima โglorificazioneโ (nella morte), dร il โcomandamento nuovoโ di amarsi gli uni gli altri, preannuncia a Pietro il suo vicino triplice rinnegamento.
Poi, con il cap.14, inizia il discorso vero e proprio. Gesรน sta per lasciare i suoi, ma li precede nella โcasa del Padreโ dove li porterร con sรฉ; Egli รจ la via, la veritร e la vita, trasparenza del Padre, con cui รจ una cosa sola. Quindi il Maestro sottolinea il nesso tra lโamore per Lui e lโosservanza della sua Parola e dei suoi comandamenti; infine promette il dono dello Spirito, che โricorderร tutto ciรฒ che vi ho dettoโ (v.26), e della โsuaโ pace.
Il successivo cap.15 dapprima sviluppa un tema suggestivo, la comunione tra il credente e il Cristo paragonata al legame del tralcio con la vite che sola gli comunica la linfa vitale; poi preannuncia una situazione inevitabile: lโodio del mondo (=ciรฒ che si oppone a Lui) nei confronti di Gesรน e dei suoi, ma anche il dono dello Spirito, che โdarร testimonianza di meโ (v.26).
La descrizione dellโopera dello Spirito compare anche nel cap.16: โvi guiderร a tutta la veritร , perchรฉ โฆ.dirร tutto ciรฒ che avrร udito e vi annuncerร le cose futureโ (v.13) Seguono parole di consolazione per i discepoli ai quali verrร sottratto Gesรน e lโassicurazione che dโora innanzi qualunque cosa chiederanno al Padre nel Suo nome, verrร accordata.
Lโultimo capitolo del fondamentale discorso โ il 17 โ costituisce la nota โpreghiera sacerdotaleโ: Gesรน si rivolge al Padre, ricordando come Egli abbia svolto in pieno la missione affidatagli e prega
per i โsuoiโ, perchรฉ siano custoditi dal Maligno e consacrati nella Veritร , cioรจ nella sua Parola. Non solo, ma prega โanche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola, perchรฉ tutti siano una cosa solaโฆ..perchรจ il mondo creda che tu mi hai mandatoโ (vv. 20-21).
Questo รจ il contenuto del Discorso di addio giovanneo. Della pericope odierna possiamo riprendere e sottolineare due importanti aspetti: il rapporto con il Padre e Gesรน Via Veritร e Vita.
Gesรน parla di โpostiโ che Egli deve preparare nella casa del Padre. Ma che cosโรจ la casa del padre? Non รจ certo un luogo fisico; รจ piuttosto lo stato beato in cui si vive in unione con Dio.
Gesรน รจ via. Al Padre si puรฒ giungere solo attraverso quella โviaโ che รจ Cristo; anche qui, Tommaso nella sua domanda pensa alla via in senso materiale, mentre il Maestro la intende in senso spirituale. Nessuno infatti puรฒ arrivare a Dio con le sue sole forze o con altri mediatori (cfr. il v.6). Gesรน รจ lโunico che puรฒ condurre a Dio, perchรฉ Egli solo vive nel Padre e viceversa. Viene cosรฌ superato quel problema dellโinaccessibilitร di Dio, tanto presente nellโA.T.
Gesรน รจ veritร , termine da intendersi non nel senso greco, filosofico, ma nellโaccezione biblica, come attributo della persona e della rivelazione di Dio. In Giovanni รจ una nozione pregnante, riconducibile a piรน significati:
- Gesรน รจ la veritร (= a-lรจzeia = togliere il velo, cioรจ ri-velazione) del Padre
- veritร รจ la Parola del Padre (โLa Tua parola รจ veritร โ Giov,17,17), incarnata e rivelata in Cristo, interiorizzata e resa efficace in noi dallโazione dello Spirito Santo
- veritร รจ lo Spirito Santo (โLo Spirito รจ la veritร โ 1ยฐ Giov.5,6)
Gesรน รจ vita. Vita (zoรจ in greco) รจ il vocabolo piรน ricorrente in tutto il vangelo di Giovanni; fin dallโinizio lโevangelista presenta Gesรน come la Parola nella quale era la vita (Giov.1,4), quindi come il โpane della vitaโ (6,35), la โluce della vitaโ (8,12), โcolui che dร la vita a chi vuoleโ (5,21) e conclude: questi segni sono stati scritti perchรฉ, credendo in Cristo, abbiate la vita nel suo nome (cfr.20,31).
Di che vita si tratta? Non รจ il semplice esistere fisico, il respirare, bensรฌ รจ pienezza di essere, รจ esistere con una totalitร che supera tutti i desideri e le attese umane; รจ esistere in una pienezza simile a quella di Dio.
Nel v.6, che abbiamo esaminato, troviamo dunque una sintesi di cristologia, uno dei culmini della teologia giovannea; i tre sostantivi indicano infatti tre qualificazioni di Gesรน:
- mediatore (Egli รจ lโunico che puรฒ metterci in rapporto col Padre)
- rivelatore (Egli manifesta perfettamente la vita e lโamore di Dio per lโuomo)
- salvatore (Egli comunica al mondo quella vita divina che รจ la sua salvezza).
Ileana Mortari – Sito Web
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V Domenica del Tempo di Pasqua
- Colore liturgico: Bianco
- At 6, 1-7; Sal.32; 1 Pt 2, 4-9; Gv 14, 1-12
Gv 14, 1-12
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซNon sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarรฒ andato e vi avrรฒ preparato un posto, verrรฒ di nuovo e vi prenderรฒ con me, perchรฉ dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la viaยป.
Gli disse Tommaso: ยซSignore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?ยป. Gli disse Gesรน: ยซIo sono la via, la veritร e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete vedutoยป.
Gli disse Filippo: ยซSignore, mostraci il Padre e ci bastaยป. Gli rispose Gesรน: ยซDa tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre รจ in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre รจ in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In veritร , in veritร io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirร le opere che io compio e ne compirร di piรน grandi di queste, perchรฉ io vado al Padreยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 14 – 20 Maggio 2017
- Tempo di PasquaV, Colore – Bianco
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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