Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
9 Maggio 2017 – Gv 10, 22-30
IV Settimana del Tempo di Pasqua
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- Colore liturgico: Bianco
- Periodo: Martedรฌ
- Il Santo di oggi: S. Pacomio; S. Isaia pr.; B. Forte Gabrielli
- Genti tutte, lodate il Signore.
- Letture del giorno: At 11, 19-26; Sal.86; Gv 10, 22-30
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Gv 10, 22-30
Dal Vangelo secondo Giovanni
Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesรน camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: ยซFino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamenteยป.
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Gesรน rispose loro: ยซVe l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perchรฉ non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperร dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, รจ piรน grande di tutti e nessuno puรฒ strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa solaยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo del giorno – Gv 10, 22-30
A cura dei Monaci Benedettini
Parole e gesti di salvezza.
ยซLe mie pecore ascoltano la mia voce(…). Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirร dalla mia mano. (…)dalla mano del Padre mioยป (Gv 10, 28-29). La voce di Gesรน ha annunziato la buona novella del Vangelo sulla quale fondare la nostra esistenza. Egli non ha detto parole inutili, ma parole di vita e di veritร . ยซL’ascoltare la sua voce di Pastoreยป รจ accogliere la sua Parola, capace di trasformarci nel profondo e di orientare tutta la nostra vita nella luce del bene; รจ affidarsi alle sue mani, tempio di ogni nostra pace, dove deve risuonare la lode continua della nostra fede.
Gesรน attraverso la sua incarnazione ci ha reso visibile il grande amore del Padre e la sua predilezione per noi. Egli che si รจ manifestato a noi come uomo, rivela il Padre (ยซChi vede me, vede il Padreยป – Gv 12,45) che viene a noi con voce e membra umane. Sono appunto la voce e la mano del Pastore che ci attraggono e ci guidano nel cammino. Non รจ una voce qualunque, ma รจ quella del Figlio di Dio, non sono mani qualsiasi, ma quelle inchiodate ad una croce, che ci hanno salvato e grazie alle quali non ci perderemo mai.
Sono mani che in eterno portano i segni della passione. Gesรน ci mostra le sue mani ogni giorno attraversa quelle del sacerdote: il pane e il vino ricevendo la Parola e i gesti del Signore, si trasformano nel suo vero corpo e nel suo vero sangue (ยซPrese il pane nelle sue mani sante e venerabiliยป – Preghiera eucaristica I). Queste mani ci benedicono, ci assolvono dai peccati, amministrano i sacramenti. Lui stesso si รจ consegnato nelle mani del Padre nel momento della morte. La liturgia ogni sera nella preghiera di Compieta ci invita a ripetere quelle parole per ricordarci non solo che il riposo notturno รจ affidato a lui, ma che tutta la nostra vita deve essere un atto di fede e abbandono in Lui, e che ogni momento ci prepara al meraviglioso dono della vita nuova ed eterna.
La mano del Signore รจ rifugio sicuro, รจ guida e spinta a predicare nel suo nome e a testimoniare con la vita che crediamo nel suo amore che salva. ยซE la mano del Signore era con loroยป, con ogni suo discepolo per annunziare la sua Parola e per ยซperseverare con cuore risoluto nel Signoreยป.

