SPERIMENTARE LA RESURREZIONE DI CRISTO NEL SUO AMORE CHE SUPERA I VINCOLI DEL PECCATO E DELLA CARNE E GIUNGE SUL NOSTRO CAMMINO DI OGNI GIORNO
La Pasqua รจ il trionfo della libertร . Il Vangelo di questa Domenica descrive la pedagogia divina, che educa lโuomo accompagnandolo sin dove la sua libertร schiava della carne lo conduce; e qui, trasformarlo nellโamore in un figlio di Dio, libero davvero per convertirsi, ovvero per ritornare โsenza indugioโ nel cuore della comunione e della Veritร .
Eโ il Vangelo dei lontani! In piena Pasqua รจ il Vangelo di chi non capisce e rifiuta la Pasqua. Perchรฉ cโรจ anche questo, cโera nella Chiesa primitiva, cโรจ stato durante la storia della Chiesa, cโรจ oggi. E cโรจ una Pasqua anche per quelli che, pur avendo ascoltato che โGesรน รจ vivoโ, non hanno celebrato nulla, incamminati in direzione opposta al Cenacolo.
Il cammino dei due discepoli di Emmaus, infatti, รจ il cammino di quanti si allontanano dalla Chiesa, forse insoddisfatti perchรฉ le promesse e le aspettative sono state deluse: โNoi speravamo che Gesรน fosse colui che avrebbe liberato Israeleโ. Noi speravamo che Dio ascoltasse le nostre preghiere, e invece niente, papร รจ morto, mio figlio non ha lavoro, di un fidanzato neanche lโombra.
Noi speravamo che nella Chiesa ci fosse amore e caritร , e invece il parroco pensa solo ai soldi, le persone sono ipocrite, le messe una sentina di giudizi e ostentazione. Noi speravamo che, anche se divorziati, potessimo essere accolti e fare la comunione, e invece qui ci impediscono di ricevere proprio Colui che dicono ami tutti.
Noi speravamo, ce lo avevano insegnato a catechismo, che esistesse Dio e che Gesรน fosse risuscitato, ma erano tutte chiacchiere ingannevoli; a scuola sรฌ che il professore di filosofia ci ha schiarito le idee: crociate, inquisizione, potere temporale, e poi lo Ior e i preti pedofili, e tutte queste leggi omofobe e sessuofobe che sembrano fatte apposta per frustrare i sentimenti e i desideri piรน diversi. La ragione con la sua scienza accidenti, solo questa puรฒ spiegare quello che nessun prete รจ stato in grado di chiarire.
Noi speravamo, e in questo โnoiโ ci siamo tutti, tu ed io innanzitutto, e poi i nostri figli che dopo la cresima hanno salutato la Chiesa, i parenti, gli amici, i colleghi. Tutti quelli che abbiamo avuto un contatto con Cristo e la sua Chiesa e, per un motivo o per un altro, ce ne siamo allontanati.
Chi da molto tempo, ed รจ ormai preso dai tentacoli del mondo e dai suoi criteri; e chi giusto il tempo per far causa a un vicino di casa, o per chiudere la porta del cuore alla moglie, o per farsi giustizia, visto che โsono passati tre giorniโ e da Dio nessuna risposta.
Ed รจ proprio in tutta questa confusione e ignoranza che risplende la Pasqua; proprio โmentreโ siamo โin camminoโ, ciascuno diretto al proprio โvillaggio di nome รmmausโ, o Roma, o Tokyo: o le idee e le ideologie, o i giudizi sui preti e su Dio stesso, o il bar dove evaporare la gioventรน, o qualsiasi luogo โdistante circa undici chilometri da Gerusalemmeโ che รจ immagine della Chiesa, dove cerchiamo ragione del dolore, consolazione per i fallimenti, pace per le nevrosi, e senso che ci liberi dai complessi.
Sรฌ, anche ogni cammino che ci allontana da Dio avviene โin quello stesso giornoโ, il giorno di Pasqua! La resurrezione di Cristo ci abbraccia proprio โmentreโ, come i due discepoli, โconversiamo e discutiamoโ cercando di capire ma senza discernimento, nellโimpossibilitร di accettare il piano di Dio, che la via alla felicitร e alla vita piena passa per la Croce.
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Quando Papa Francesco ripete di andare alle โperiferie dellโesistenzaโ e di preoccuparsi di annunciare il Vangelo della misericordia prima di affermare i principi, ci sta indicando quanto accaduto sulla strada che conduceva a Emmaus!
Su di essa transitano โ โcon il volto tristeโ perchรฉ lontano dalla Veritร e dallโamore non cโรจ felicitร โ tutti gli โstolti e lenti di cuore a credere in tutto ciรฒ che hanno detto i profetiโ, ovvero la Chiesa e i suoi pastori, i catechisti, i genitori, e coloro che annunciano il Vangelo. Verso Emmaus camminano tutti quelli che, ingannati dal demonio, son gonfi dโorgoglio e interpretano tutto secondo le leggi dure e senza pietร della carne e del mondo.
Tutti quelli che lโincontro con Cristo aveva sedotto, innescando speranze, forse infantili, acerbe, sentimentali. Gesรน รจ stato importante fintanto che รจ stato โprofeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popoloโ. Ma quando โi capi dei sacerdoti e le autoritร lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifissoโ, ci siamo scandalizzati, perchรฉ la carne non puรฒ accogliere ciรฒ che trascende la ragione; essa รจ schiava della superbia โoriginaleโ che rifiuta lโamore perchรฉ รจ lei a dire cosa e come Dio โdeveโ operare.
Abbiamo sperato in Gesรน, ma non in Gesรน crocifisso. E perchรฉ? Perchรฉ non ci conosciamo e non ci riconosciamo peccatori; perchรฉ chiunque si allontana da Gerusalemme non ha compreso che โbisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloriaโ. Bisognava che entrasse nella morte dove il peccato ha spinto ogni uomo, nella tomba dove giace il tuo matrimonio o il rapporto con tuo figlio, altrimenti non avrebbe potuto salvarlo.
Scappiamo da Gerusalemme perchรฉ la Croce non ci riguarda, questo รจ il punto. E non ci sono moralismi, battaglie ideali, campagne stampa, manifestazioni e referendum che tengano, se la Croce non mi riguarda personalmente anche Gerusalemme diventa un luogo opprimente, come la Chiesa e il suo Magistero. Senza lโincontro con Cristo risorto al fondo dei miei peccati, lรฌ sul cammino verso Emmaus, รจ inutile ogni sforzo.
Per questo Gesรน dilata il suo Mistero Pasquale sino ai luoghi dove scappiamo delusi. Proprio qui, capito? proprio mentre discutiamo โdi tutto quello che era accadutoโ, della Croce e dellโannuncio della Chiesa, โGesรน in persona si avvicina e cammina con noiโ.
Gesรน avanza accanto a noi proprio mentre ci allontaniamo come Adamo ed Eva โ erano due anche loroโฆ โ quando si sono separati da Dio e hanno dovuto intraprendere il duro cammino fuori dal Paradiso. Come la nube della presenza di Dio che ha accompagnato il Popolo quando รจ dovuto andare in esilio. Come lo sguardo del Padre, che non ha mai abbandonato gli sbandamenti del figlio prodigo.
Lรฌ dove si trova tua figlia caduta nel peccato, tuo marito che ti ha lasciato, dove sei tu, incatenato nel rancore, รจ oggi il Calvario, e il sepolcro dove nessuno รจ mai stato sepolto, e la pietra rovesciata e Cristo risorto che ci viene incontro.
Oggi e ogni giorno della storia รจ Pasqua, il primo giorno della settimana! Oggi la croce che mi scandalizza รจ giร avvolta della gloria di Cristo risorto! Gesรน era apparso lรฌ in quellโistante con carne e parola, ma non aveva smesso un istante di essere con i due discepoli, a camminargli accanto, il piรน familiare di tutti.
No, Gesรน non รจ โcosรฌ forestieroโ, lontano dai nostri problemi, come pensiamo sedotti dalle menzogne che ascoltiamo ogni giorno. Gesรน sa bene โquello che รจ accaduto a Gerusalemmeโ, era il compimento della sua missione!
Per questo Lui รจ dentro ogni avvenimento di croce che insanguina la storia, nelle nostre case, negli uffici e nelle scuole, negli ospedali e negli ingorghi. Gesรน รจ nelle ansie e nelle difficoltร del matrimonio, nella fragilitร dei figli, nel timore del fidanzamento, nella fatica del lavoro e dello studio, nella stanchezza della malattia.
Chiunque รจ stato anche solo un giorno nella Chiesa, chi ha fatto il catechismo, chi ha pregato con la nonna da bambino, chi รจ stato a un funerale, ha potuto ascoltare lโannuncio delle โdonne che hanno sconvoltoโ i discepoli di Emmaus: โsi sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli รจ vivoโ.
E quel grido risuona, allโinizio flebilmente, ma poi imperioso, come un graffio che impedisce la felicitร quando si รจ lontani dalla comunione dโamore con Cristo che si sperimenta nella Chiesa.
Le โdonne delle nostreโ sono la nostalgia di pienezza e amore che ogni uomo porta nel cuore, anche chi brancola nel buio lontano dalla Chiesa dove non รจ mai stato. Per questo il Vangelo di oggi รจ una buona notizia per tutti!
E una chiamata a conversione per la Chiesa, perchรฉ non spenga mai lโannuncio delle donne, il Kerygma che sconvolge e lega indissolubilmente a Cristo la vita di ogni uomo, come brace viva sotto la cenere.
E Cristo รจ lรฌ, come anche la Chiesa e i suoi apostoli sono chiamati a fare, accanto agli uomini che han visto incenerirsi la speranza. Cammina e ama, senza giudicare. Eโ presente nei luoghi di dolore e peccato, anche dove i โdiscepoliโ hanno perduto la fede, e non teme di sporcarsi con lo stessa terra calpestata dagli โstoltiโ.
Non importa se, allโinizio, โi loro occhi sono incapaci di riconoscerloโ. Importa che Lui sia lรฌ, a soffiare parole di amore e veritร su quella cenere, a โconversare con ciascuno lungo la via, spiegando le Scrittureโ, sino a che non torni in loro ad โardere il cuoreโ.
Discreto e rispettoso della libertร di ciascuno, Gesรน dialoga con tutti, non come in un talk show, ma, โcominciando da Mosรจ e da tutti i profeti, spiega loro in tutte le Scritture ciรฒ che si riferiva a luiโ.
Attraverso gli eventi della storia, i dolori e le gioie di ogni giorno, Gesรน parla e rivela a poco a poco come tutto della storia di ciascuno ha avuto, da sempre, relazione con il suo amore. Il suo sangue, infatti, ha raggiunto ogni lembo di terra, ogni sussulto di vita, ogni peccato.
Eโ stupenda la tenerezza di Gesรน, lโunico esegeta (Frรฉdรฉric Manns), lโAgnello immolato capace di aprire i sette sigilli della Scrittura, per rivelarne il senso e illuminare con essa la vita di ogni uomo: Gesรน accompagna i passi nella Veritร , e cioรจ che โEgli doveva morireโ proprio per te e per me.
Il suo amore, lโunico, รจ giunto sin dentro la notte, il crepuscolo di ogni fuga. E Gesรน โfa come se dovesse andare piรน lontanoโ, ed รจ il colpo del koโฆ Proprio la possibilitร di perdere quella presenza che aveva riacceso il cuore svela definitivamente la propria indigenza, ed รจ quando ci si scopre impauriti e soli nel buio della superbia.
Ma Gesรน รจ lรฌ, pronto ad essere accolto ed โentrare per rimanere con loroโ che hanno finalmente capito dโessere peccatori e bisognosi del suo perdono.
Allora, non sappiamo quando, ma sappiamo dove โ proprio alla fine del viaggio, โvicini al villaggio dove siamo direttiโ โ forse attraverso un fatto, di certo per la presenza amorevole e misericordiosa della Chiesa e dei suoi figli, quel cuore tornato a scaldarsi puรฒ implorare Cristo come fece Abramo visitato dai tre angeli alla quercia di Mambre, perchรฉ non passi senza fermarsi: โResta con noi, perchรฉ si fa sera e il giorno รจ ormai al tramontoโ.
In quel crocevia decisivo si fa chiara lโesperienza che, scappando da Gerusalemme, ci si ritrova nella notte, come Giuda; e non vogliamo porre fine alle nostre vite come lui. La parola di Gesรน ci ha destato a una speranza che credevamo perduta. La sua presenza, il suo esserci nonostante tutto, ha illuminato il nostro orgoglio: โnoi speravamoโ male, โdiscutevamoโ ingannati dal demonio.
Non รจ come pensavamo irretiti nelle menzogne che ci hanno insegnato nel mondo. โResta con noiโ perchรฉ abbiamo capito di non aver capito niente, della nostra storia, della Chiesa, dellโamore e di Te. Abbiamo perรฒ imparato che del tuo camminare con noi proprio non possiamo fare a meno.
In questo momento rivive lโincontro di Giuseppe con i fratelli che lo avevano venduto. Dopo tanti dialoghi e prove, nellโintimitร , il figlio prediletto di Giacobbe si โfa riconoscereโ: โIo sono Giuseppe, il vostro fratello, che voi avete venduto per lโEgitto. Ma ora non vi rattristate e non vi crucciate per avermi venduto quaggiรน, perchรฉDio mi ha mandato qui prima di voi, per assicurare a voi la sopravvivenza nel paese e per salvare in voi la vita di molta gente. Dunque non siete stati voi a mandarmi qui, ma Dio ed Egli mi ha stabilito padre per il faraone, signore su tutta la sua casa e governatore di tutto il paese dโEgitto. Affrettatevi a salire da mio padre e ditegli: Dice il tuo figlio Giuseppe: Dio mi ha stabilito signore di tutto lโEgittoโฆEd ecco, i vostri occhi lo vedono e lo vedono gli occhi di mio fratello Beniamino: รจ la mia bocca che vi parla!โ Gen 45, 4 ss.).
Non cโรจ, dunque, da rattristarsi, perchรฉ nelle trame oscure che conducono lโuomo a tradire, scappare e peccare, Dio scrive una storia di misericordia. Ha โmandatoโ Cristo sulla strada di Emmaus prima dei discepoli, sulla Croce gli ha fatto sperimentare la lontananza prima di ogni lontano, perchรฉ possano โaprirsi gli occhiโ di tutti sul suo amore. Ha consegnato suo Figlio alla morte per โassicurareโ a tutti la vita e la salvezza.
Per questo, proprio dove รจ abbondato il peccato, ha sovrabbondato la Grazia: i discepoli โriconoscono Gesรนโ perchรฉ hanno conosciuto se stessi nel suo corpo crocifisso e โspezzatoโ per amore. In quellโintimitร ritrovata nel punto del cammino piรน lontano da Gerusalemme, appare la Chiesa, il culmine e la fonte della sua liturgia, il rendimento di grazie per lโamore infinito di Dio, lโEucarestia.
โA tavolaโ con Cristo ogni storia trova il suo senso; in quel โpane preso, spezzato e datoโ trova pienezza ogni vita perduta. In Cristo ogni fallimento si trasforma in benedizione: anche i passi che ci hanno separato da Lui e dai fratelli, nella luce del suo amore, si scopre che stavano tracciando il cammino percorso per incontrarlo e non lasciarlo piรน.
Ora il cammino di purificazione รจ compiuto: Gesรน รจ entrato per โrimanereโ con i discepoli; anche se โsparisce alla vistaโ della carne, ormai Lui รจ in loro, come in chiunque abbia fatto questa esperienza, ed รจ finalmente libero. Libero dal peccato e dallโangoscia, come i fratelli di Giuseppe che, perdonati, si โaffrettanoโ a tornare da Giacobbe a dare la buona notizia del fratello ritrovato.
Cosรฌ anche noi, con tutti quelli che si erano allontanati, possiamo convertirci, liberi di invertire la marcia e tornare sui nostri passi; liberi di cambiare modo di pensare e di vivere; liberi di fare โritorno senza indugio a Gerusalemmeโ, incontro ai fratelli per โnarrare ciรฒ che ci รจ accaduto lungo la via e come lโabbiamo riconosciuto nello spezzare il paneโ; liberi di celebrare, nella comunione, la pienezza della Vita che non muore, perchรฉ ยซdavvero il Signore รจ risorto!ยป
E da qui, liberi di donarsi e uscire per farci compagni di viaggio dellโinfinita schiera dei โtristiโ e delusi viandanti che ci sono accanto, per innescare in loro il fuoco della speranza.
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III Domenica del Tempo di Pasqua
- Colore liturgico: Bianco
- At 2, 14. 22-33; Sal 15; 1 Pt 1, 17-21; Lc 24, 13-35
Lc 24, 13-35
Dal Vangelo secondo Luca
13Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome รmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, 14e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. 15Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesรน in persona si avvicinรฒ e camminava con loro. 16Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
17Ed egli disse loro: ยซChe cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?ยป. Si fermarono, col volto triste; 18uno di loro, di nome Clรจopa, gli rispose: ยซSolo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciรฒ che vi รจ accaduto in questi giorni?ยป. 19Domandรฒ loro: ยซChe cosa?ยป. Gli risposero: ยซCiรฒ che riguarda Gesรน, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20come i capi dei sacerdoti e le nostre autoritร lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso.
21Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciรฒ, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. 22Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba 23e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli รจ vivo. 24Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non lโhanno vistoยป. 25Disse loro: ยซStolti e lenti di cuore a credere in tutto ciรฒ che hanno detto i profeti! 26Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?ยป.
27E, cominciando da Mosรฉ e da tutti i profeti, spiegรฒ loro in tutte le Scritture ciรฒ che si riferiva a lui. 28Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare piรน lontano. 29Ma essi insistettero: ยซResta con noi, perchรฉ si fa sera e il giorno รจ ormai al tramontoยป. Egli entrรฒ per rimanere con loro. 30Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitรฒ la benedizione, lo spezzรฒ e lo diede loro. 31Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparรฌ dalla loro vista.
32Ed essi dissero lโun lโaltro: ยซNon ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?ยป. 33Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, 34i quali dicevano: ยซDavvero il Signore รจ risorto ed รจ apparso a Simone!ยป. 35Ed essi narravano ciรฒ che era accaduto lungo la via e come lโavevano riconosciuto nello spezzare il pane.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 30 Aprile – 06 Maggio 2017
- Tempo di Pasqua III, Colore – Bianco
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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