DOMENICA DELLE PALME โ ANNO A
Nel Vangelo che si legge allโinizio della celebrazione di questa domenica si parla di Betfage, che significa casa del fico acerbo. ย
Ed รจ curioso che, immediatamente dopo questo episodio, Cristo entra a Gerusalemme, sostituisce il Tempio con se stesso e poi cerca davvero un fico da mangiare ma trova solo questo fico acerbo, senza frutto.
ร unโapertura che fa vedere quanto รจ difficile che veramente il popolo sia in grado di accogliere il Messia. In questa Betfage lui manda due discepoli e dice: โTroverete unโasina con il suo puledro, scioglieteliโ (Mt 21,2).ย
Questo ci rimanda a Gen 49,10 quando Giacobbe benedice i suoi figli e viene detto che ย non gli sarร tolto lo scettro da Giuda nรฉ il bastone del comando dai suoi piedi finchรฉ verrร colui al quale esso appartiene e a cui รจ dovuta lโobbedienza dei popoli. Cioรจ il Messia. Ma รจ interessante la frase che segue immediatamente; Egli (Giuda) โlega alla vite il suo asinello, ed a scelta vite il figlio della sua asinaโ (Gn 49,11).
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Cristo fa dunque un segno esplicito: andate e sciogliete, perchรฉ adesso รจ arrivato Colui che fu atteso. Giuda ha legato, ma adesso รจ venuto il momento di slegare, perchรฉ ora lo scettro passa alla sua discendenza vera. Ma che cosa lega Giuda?
Lโasino nella Bibbia รจ immagine della pazienza, dellโumiltร , della mitezza, del servizio. ร un animale da lavoro, di servizio. Ed รจ proprio il servizio che in Giuda viene legato. Perchรฉ Giuda sceglierร sempre la strada del potere e della forza, e il servizio viene legato. Ma รจ proprio del servizio che il Signore ha bisogno (Mt 21,3). ร ย proprio il Servo tanto ampiamente descritto in Isaia che chiede che si sciolga in Giuda il servizio; che Lui possa essere servo.ย
Qui comincia chiaramente e totalmente ad apparire il rovesciamento della logica. Totalmente contraria allโimmaginazione legata da generazioni ai tempi messianici, allโattesa di un Messia potente. Viene citato Zaccaria: il tuo Re viene umile e mite, seduto su unโasina (Zc 9,9). Cosรฌ entrerร il Re della Gloria, obbediente fino alla morte (Fil 2, 8). E questo Re della Gloria farร sparire i carri da Efraim ed i cavalli da Gerusalemme (Zc 9, 10), cioรจ quelle cavallerie potenti che i re di Giuda ammiravano nei loro vicini, dimenticando che il loro Dio era cosรฌ potente da aver rovesciato cavalli e cavalieri e averli affogati nel mare. Ma ora si sta rivelando con un asino e il popolo non puรฒ capire. Se il gesto dei discepoli che mettono il mantello sullโasina indicherebbe che abbiano capito โ e sappiamo che in realtร neppure loro hanno ancora capito – ย chi รจ il Messia e stanno cosรฌ esplicitano di aderire al suo servizio, perchรฉ questo รจ il significato reale del gesto, la gente che invece stende i mantelli per strada, sulla terra dove poi cavalcava il Re dice il bisogno di sudditanza, di sottomissione a un Re messianico, potente, da cui il popolo ama essere governato, per avere uno potente da cui essere protetto. Uno che sarร anche la mia potenza.
La domanda oggi รจ allora quale รจ la nostra visione di Dio, qual รจ la nostra visione del Messia, della salvezza. ร legata a una vita brillante, a un Dio onnipotente che elimina ogni difficoltร o va nella direzione di Cristo che รจ totalmente unโaltra, della totale ย abnegazione della volontร , del totale affidamento al Padre.
Tutto รจ capito male ma tutto sta dicendo la veritร . Persino il bacio di Giuda. Un gesto totalmente pervertito, da un uomo assolutamente venduto, indica chi รจ il Salvatore del mondo. E tutta la passione รจ cosรฌ, un lato totalmente tragico e la rivelazione di Dio attraverso questo passaggio umiliante.
La quaresima si รจ aperta con le tentazioni che fanno vedere come il diavolo propone il versante vittorioso, facile; ora lโingresso a Gerusalemme, lโingresso nella Passione fa vedere il versante perdente. La Pasqua รจ il versante perdente per la logica umana, ma qui in questo rovesciamento della nostra mentalitร , su Dio, sul Messia, sulla salvezza, sulla via di realizzarla, qui sta tutta la ricchezza della vita dellโuomo secondo Dio.
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Mt 21, 1-11
1Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bรจtfage, verso il monte degli Ulivi, Gesรน mandรฒ due discepoli, 2dicendo loro: ยซAndate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete unโasina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. 3E se qualcuno vi dirร qualcosa, rispondete: โIl Signore ne ha bisogno, ma li rimanderร indietro subitoโยป. 4Ora questo avvenne perchรฉ si compisse ciรฒ che era stato detto per mezzo del profeta: 5Dite alla figlia di Sion: Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su unโasina e su un puledro, figlio di una bestia da soma. 6I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesรน: 7condussero lโasina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. 8La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. 9La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: ยซOsanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel piรน alto dei cieli!ยป. 10Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la cittร fu presa da agitazione e diceva: ยซChi รจ costui?ยป. 11E la folla rispondeva: ยซQuesti รจ il profeta Gesรน, da Nร zaret di Galileaยป.
Fonte: LaSacraBibbia.net
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