Lectio alle Letture del 26 marzo 2017 – Don Francesco Cristofaro

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Quarta domenica di Quaresima: La nostra umanitร  ha bisogno di vedere.

Nella prima lettura di questa domenica abbiamo il profeta Samuele invitato dal Signore ad andare in casa di Iesse per ungere il Re. Arrivato in casa, il primo bellโ€™uomo che vede pensa sia il consacrato. Il Signore gli disse: scartalo perchรฉ tu vedi volto, lโ€™apparenza, io vedo il cuore. Per restare al vangelo di oggi potremmo parafrasare: โ€œTu Samuele sei cieco e io sono il Vedente. Se io non ti illumino tu non vedi e se io non ti dico, tu non conosciโ€. Samuele scartรฒ tutti i sette figli. Poichรฉ Samuele dialogava con Dio pensรฒ di chiedere al padre se avesse altri figli da qualche altra parte. Iesse non dialogava con Dio infatti il figlio minore non era neanche considerato che pascola il gregge. Il padre รจ cieco. Samuele lo mandรฒ a chiamare e Samuele consacrรฒ Davide Re.

Esaminiamo la nostra societร  di oggi: essa รจ cieca; รจ completamente cieca ma dice di vedere. รˆ cosรฌ cieca che non distingue piรน neanche la natura. Non sappiamo piรน distinguere lโ€™uomo dalla donna, i valori essenziali della vita. Non conosciamo neanche piรน il fine della vita stessa perchรฉ non ci lasciamo attrarre dalla vita eterna. Consumiamo la nostra esistenza in ciรฒ che crediamo sia la veritร  della nostra stessa vita.

Non vediamo e non ci lasciamo illuminare. Nel Vangelo cโ€™รจ quella bellissima domanda: โ€œCosa devo fare per avere la vita eterna?โ€. Basterebbe questa domanda per iniziare una nuova vita. A cosa serve consumare la vita nel vizio, nellโ€™immoralitร , nel peccato? Oggi non solo non cโ€™รจ piรน rispetto della natura ma non si distingue neanche la differenza tra persone e animali. Abbiamo fatto diventare gli animali persone da far dormire con noi nel letto e abbiamo reso uomo un animale da abbandonare. Noi diciamo โ€œIl nostro figlio caneโ€, โ€œil nostro fratello caneโ€. Poi ci scandalizziamo se lโ€™uomo viene ammazzato. Eโ€™ normale perchรฉ lโ€™uomo รจ diventato una cosa e le cose che ci danno fastidio, che ci intralciano il cammino vengono scartate, eliminate, buttate.

Per questo San Paolo urla nella seconda lettura invitandoci a non camminare nelle tenebre ma ci ricorda che siamo figli della luce. Noi siamo stati lavati nel sangue di Cristo. Cristo salva lโ€™uomo perchรฉ gli appartiene, รจ suo.

Nessuno ci obbliga a vedere. Possiamo anche restare nella nostra cecitร  perรฒ la cecitร  della terra diventerร  anche cecitร  del Cielo.

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Allora, esaminiamoci: che cosโ€™รจ che ci lascia nella cecitร ? Cosโ€™รจ che non ci fa vedere? Cosโ€™รจ che ci lascia nel buio? Qual รจ il peccato che ci allontana dalla luce di Dio? Dobbiamo dare una svolta alla nostra vita oggi. Non possiamo amare la luce e le tenebre. O siamo figli della luce o siamo figli delle tenebre. O siamo figli di Dio o siamo figli del diavolo. Oggi nessuno si pensa figlio del diavolo perchรฉ pensa di essere sempre nel giusto, di fare bene ogni cosa, di essere nella veritร  poi le sue azioni sono diverse da quelle volute dal Signore. Beh che vogliamo fare? Con chi vogliamo stare.

รˆ Cristo Gesรน la via attraverso cui ogni uomo puรฒ ricevere nuovamente la vista degli occhi della sua intelligenza e del suo cuore. Gesรน passa accanto a noi, ci chiede di lasciarci guarire da Lui. Se noi accogliamo la sua offerta, siamo liberati per sempre dalla nostra cecitร . Se invece ci rifiutiamo, rimaniamo per sempre in essa.

Chiediamo alla Vergine Maria, Madre della Redenzione di aiutarci a incamminarci nel vero cammino della Luce perchรฉ in Cristo possiamo essere tutti vedenti, redenti, credenti. Amen.

Don Francesco Cristofaro

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IV Domenica del Tempo di Quaresima

Gv 9, 1-41
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesรน passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: ยซRabbรฌ, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perchรฉ sia nato cieco?ยป. Rispose Gesรน: ยซNรฉ lui ha peccato nรฉ i suoi genitori, ma รจ perchรฉ in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finchรฉ รจ giorno; poi viene la notte, quando nessuno puรฒ agire. Finchรฉ io sono nel mondo, sono la luce del mondoยป.

Detto questo, sputรฒ per terra, fece del fango con la saliva, spalmรฒ il fango sugli occhi del cieco e gli disse: ยซVa’ a lavarti nella piscina di Sรฌloeยป, che significa “Inviato”. Quegli andรฒ, si lavรฒ e tornรฒ che ci vedeva.

Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perchรฉ era un mendicante, dicevano: ยซNon รจ lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?ยป. Alcuni dicevano: ยซรˆ luiยป; altri dicevano: ยซNo, ma รจ uno che gli assomigliaยป. Ed egli diceva: ยซSono io!ยป. Allora gli domandarono: ยซIn che modo ti sono stati aperti gli occhi?ยป. Egli rispose: ยซL’uomo che si chiama Gesรน ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sรฌloe e lร vati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vistaยป. Gli dissero: ยซDov’รจ costui?ยป. Rispose: ยซNon lo soยป.

Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesรน aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: ยซMi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedoยป. Allora alcuni dei farisei dicevano: ยซQuest’uomo non viene da Dio, perchรฉ non osserva il sabatoยป. Altri invece dicevano: ยซCome puรฒ un peccatore compiere segni di questo genere?ยป. E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: ยซTu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?ยป. Egli rispose: ยซรˆ un profeta!ยป. Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finchรฉ non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: ยซรˆ questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?ยป. I genitori di lui risposero: ยซSappiamo che questo รจ nostro figlio e che รจ nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’etร , parlerร  lui di sรฉยป. Questo dissero i suoi genitori, perchรฉ avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano giร  stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: ยซHa l’etร : chiedetelo a lui!ยป.

Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: ยซDa’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo รจ un peccatoreยป. Quello rispose: ยซSe sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedoยป. Allora gli dissero: ยซChe cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?ยป. Rispose loro: ยซVe l’ho giร  detto e non avete ascoltato; perchรฉ volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?ยป. Lo insultarono e dissero: ยซSuo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosรจ! Noi sappiamo che a Mosรจ ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove siaยป. Rispose loro quell’uomo: ยซProprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontร , egli lo ascolta. Da che mondo รจ mondo, non si รจ mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nullaยป. Gli replicarono: ยซSei nato tutto nei peccati e insegni a noi?ยป. E lo cacciarono fuori.

Gesรน seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovรฒ, gli disse: ยซTu, credi nel Figlio dell’uomo?ยป. Egli rispose: ยซE chi รจ, Signore, perchรฉ io creda in lui?ยป. Gli disse Gesรน: ยซLo hai visto: รจ colui che parla con teยป. Ed egli disse: ยซCredo, Signore!ยป. E si prostrรฒ dinanzi a lui. Gesรน allora disse: ยซรˆ per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perchรฉ coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechiยป. Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: ยซSiamo ciechi anche noi?ยป. Gesรน rispose loro: ยซSe foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimaneยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 26 Marzo – 01 Aprile 2017
  • Tempo di Quaresima IV, Colore rosa
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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