Il commento alle letture di domenica 12 marzo 2017 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
Nellโumanitร di Cristo brilla la luce divina
In principio era il Pellegrino, cosรฌ, parafrasando lโinizio del Vangelo di Giovanni, potremmo intitolare il brano di Genesi nella prima lettura della liturgia di oggi (Gn 12, 1-4). In questo mettersi in cammino di Abramo riconosciamo, infatti, lโinizio di una storia di salvezza che, per i cristiani, culmina appunto nel farsi pellegrino dello stesso Verbo di Dio che viene a porre la sua dimora in mezzo agli uomini.
Il mistero del viandante sta alla base della comprensione di noi stessi e della nostra fede. ร un fondamento mobile, non un assioma filosofico, ci parla di strada, polvere e sudore, ci parla di rischio per la stessa vita. Un migrante sta alla base della nostra identitร , ed รจ per questo che la migrazione, come categoria antropologica, รจ cosรฌ importante, non puรฒ essere semplicemente ridotta a un problema di ordine pubblico, alla difesa di uno status quo. ร una realtร rischiosa in ogni caso: รจ facile identificare il migrante con lโinvasore, il pellegrino col colonizzatore, anzichรฉ con lโospite, con la presenza beatificante dellโaltro. Questo specialmente quando cessiamo di muoverci e viviamo in difesa di ciรฒ che รจ acquisito, dimenticando i proclami del passato sullo ยซspazio vitaleยป a cui si avrebbe diritto o riguardo allaย missione civilizzatrice della quale saremmo stati investiti. ร una dialettica non facile, ma che occorre affrontare senza isterismi. Se la storia รจ maestra di vita potremmo anche far tesoro del fatto che perfino le invasioni barbariche dei primi secoli dellโera cristiana non furono una pura e semplice ondata distruttiva, perchรฉ produssero in poco tempo nuove realtร ecclesiali, chiese locali con una diversa tradizione, lingua e liturgia, contaminazioni ricche di vitalitร . Finchรฉ ci riconosciamo figli di Abramo non potremo che continuare ad essere aperti a questo mistero del cammino.
La trasfigurazione รจ lโaltro grande tema di questa domenica (Mt 17, 1-9). Pur essendo un tema che ricorre ogni anno lโaccostamento liturgico con la prima lettura ci offre una prospettiva particolare. Potremmo dire che in quel momento due percorsi si incontrano nella persona del Cristo: il percorso di discesa che dal Padre porta Gesรนย adย assumere ยซla condizione di servo divenendo simile agli uominiยป (Fil 2,7) e quello di ascesaย ยซlร dovโera primaยป (Gv 6,62). La grande missione di Cristo รจ racchiusa da questi due percorsi, ma non semplicemente come un prima e un poi, lโandata e il ritorno, ma come compresenza. ร nellโumanitร di Cristo che si manifesta la sua luce divina, che non eclissa lโumanitร , anzi, dopo questa esperienza Gesรน scende dal monte per scendere fino allโultimo gradino del limite umano, la morte in croce.ย ร quello che permetterร di percepire il vittorioso nel crocifisso, colui che dona lo spirito nel momento della morte, che rende la croce fonte di vita. ร quello cheย farร dire a Paolo:ย ยซnon ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesรน Cristoยป ( Gal 6,14).
La realtร umana, il nostro limite non sono semplicemente in attesa di essere superati dallo sfolgorare della luce pasquale. Fin dโora possiamo sperimentare una vita nuova, una vita risorta che attende la piena manifestazione ma giร viva e operante nella forza dello Spirito. Da questa luce possiamo trarre una percezione nuova della realtร che ci circonda, della storia e delle sue contraddizioni, per vedere nellโaltro un volto di fratello che riflette quello di Cristo, lโospite nel pellegrino, la benedizione di Dio e la sua beatitudine nellโarrivo dellโinaspettato.
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Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 12 marzo 2017 anche qui.
II Domenica del Tempo di Quaresima
- Colore liturgico: Viola
- Gn 12, 1-4; Sal. 32; 2 Tm 1, 8-10; Mt 17, 1-9
Mt 17, 1-9
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesรน prese con sรฉ Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillรฒ come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosรจ ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesรน: ยซSignore, รจ bello per noi essere qui! Se vuoi, farรฒ qui tre capanne, una per te, una per Mosรจ e una per Eliaยป. Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprรฌ con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: ยซQuesti รจ il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltateloยป.
All’udire ciรฒ, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesรน si avvicinรฒ, li toccรฒ e disse: ยซAlzatevi e non temeteยป. Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesรน solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesรน ordinรฒ loro: ยซNon parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai mortiยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 12 – 18 Marzo 2017
- Tempo di Quaresima II, Colore viola
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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