Commento al Vangelo del 26 febbraio 2017 – Ileana Mortari (Teologa)

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Non preoccupatevi per la vita, ma cercate il regno di Dio

La lettura evangelica odierna (tratta dal Discorso della Montagna di Matteo), รจ tutta imperniata su un tema fondamentale: la fiducia nella Provvidenza.

โ€œNon preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, nรฉ per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse piรน del cibo e il corpo piรน del vestito? (v.25)………….

E chi di voi, per quanto si preoccupi, puรฒ allungare anche di poco la propria vita?(v.27)

Dunque: ci ritroviamo un corpo, per il cui accudimento il Maestro dice di non preoccuparsi; e soprattutto godiamo di una vita, che non ci siamo dati noi, nรฉ sappiamo quando cesserร ; non รจ in nostro potere aggiungere neppure un secondo! Ma allora, questo significa che la nostra esistenza รจ sottoposta a un fato-destino immutabile? Tutto รจ giร  predestinato? I due versetti sopra riportati, e isolati dal contesto, sembrerebbero affermare quanto sopra. Ma fortunatamente non รจ cosรฌ!

La pagina matteana contiene uno dei piรน importanti e profondi insegnamenti del vangelo: quello relativo alla Provvidenza, che la teologia definisce come uno dei massimi attributi di Dio; essa consiste nel fatto che Dio opera in modo da dirigere tutte le cose verso il loro fine. Dio ha creato il cielo e la terra e gli uomini e li conserva guidandone il cammino, lo sviluppo, con la sua continua assistenza. Giร  questo ci mostra in una luce diversa il v.27; noi non possiamo allungare neppure di poco la nostra esistenza, perchรฉ essa non deriva da una nostra decisione, nรฉ รจ opera nostra, ma รจ piuttosto un dono, uno straordinario DONO che il Padre ci ha fatto.

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Non a caso al v.32 b troviamo il termine โ€œPadreโ€ anzichรฉ โ€œDioโ€; Gesรน ci rivela un Dio che รจ anzitutto PADRE e basta pensare allโ€™esperienza dellโ€™essere โ€œpadriโ€ (o โ€œmadriโ€) per capire che Dio รจ nei nostri confronti proprio come il genitore che si preoccupa di continuo, con immenso amore, perchรจ al proprio figlioletto nulla manchi di cui abbia bisogno.

Dio รจ Padre, Dio provvede ai suoi figli; ma questi dallโ€™etร  infantile passano a quella adulta, in cui sono chiamati ad esercitare le facoltร  tipiche dellโ€™essere umano: la ragione, la volontร  e la libertร . Proprio per questo lโ€™uomo si differenzia da tutti gli altri esseri: egli รจ lโ€™unico creato โ€œa immagine e somiglianzaโ€ di Dio, cioรจ รจ lโ€™unico in grado di stare davanti al Padre come suo immediato e intelligente interlocutore.

Ad un essere responsabile si affidano dei compiti e il Padre ne ha affidati diversi alla sua creatura prediletta: ad esempio โ€œcustodire il creato e coltivare la terraโ€œ (cfr. Gen.1,28: “โ€ฆโ€ฆ riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra”.) Nellโ€™ambito della Bibbia non mancano certo esortazioni allโ€™impegno fattivo; ad esempio: โ€œSta’ fermo al tuo impegno e fanne la tua vita, invecchia compiendo il tuo lavoro.โ€ (Sirac.11,20)

Dunque, allโ€™uomo spetta un compito e una fattiva occupazione. Ma questo non รจ in contrasto con Mt.6,25: โ€œNon preoccupatevi per la vostra vita, etc.โ€? No, perchรฉ, a ben vedere, il testo originale รจ โ€œme merimnร teโ€, cioรจ: non vi affannate, non preoccupatevi eccessivamente, non โ€œstressateviโ€ per il cibo e il vestito. Dunque, non solo รจ ammessa, ma รจ doverosa โ€“ nella linea della responsabilitร  โ€“ la preoccupazione del singolo per le necessitร  quotidiane e Dio ha dato allโ€™uomo il cervello per pensare e le mani per lavorare e procurarsi cosรฌ il suo cibo; quella che Gesรน condanna รจ lโ€™eccessiva preoccupazione, lโ€™ansia smisurata, lโ€™apprensione senza fine.

Se infatti la Provvidenza รจ lโ€™atto dโ€™amore con cui Dio segue e accompagna la vita delle sue creature, Egli per questa sua realizzazione si serve anche della cooperazione degli uomini, che sono chiamati a mettere a frutto i loro doni e capacitร .

Certo, resterร  sempre un mistero il modo in cui si accordano e si armonizzano lโ€™agire dellโ€™uomo e quello di Dio, ma cโ€™รจ una certezza che ci conforta: Dio non agisce in competizione con noi, per cui o fa tutto Lui o facciamo tutto noi! E cโ€™รจ unโ€™immagine che rende bene lโ€™idea di quel che accade: il ricamo. Esso, come noto, ha un diritto e un rovescio; questโ€™ultimo รจ un groviglio di fili, colori sovrapposti, confusione, nodi e tagli di filo e colori, intrecci senza senso, disegni incomprensibili e per di piรน brutti da vedereโ€ฆโ€ฆ.รจ lโ€™immagine del nostro mondo, caotico e spesso con domande inevase e problemi irrisolti. Ma lo stesso ricamo, dalla parte diritta, รจ uno stupendo e armonioso disegno colorato, dotato di senso e bellezza, dove non un filo รจ fuori posto e tutto risulta chiaro, ordinato e significativo. Questโ€™ultimo รจ il RICAMO-REALTAโ€™ DEL MONDO come lo vede Dio e come lo vedremo anche noi un giorno, alla fine dei tempi!

Che fare nel frattempo? Ci sono due possibilitร : o vedere tutto come frutto del caso o vedere tutto come dono di un Padre amoroso; รจ la FEDE che fa la differenza. E in quella stupenda lezione di fede che รจ il Discorso della Montagna di Matteo, oggi ci viene detto: โ€œCercate, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.โ€ (v.33)

Che cosโ€™รจ il โ€œregno di Dioโ€ che dobbiamo cercare? Per la veritร  โ€œregnoโ€ รจ un termine un poโ€™ infelice al giorno dโ€™oggi, in cui re e regni non esistono quasi piรน. Occorre pertanto superare lโ€™immagine regale tradizionale per coglierne la sostanza; se il โ€œregnoโ€ รจ tutto ciรฒ che possiede e puรฒ fare un re nella sua potenza, โ€œregno di Dioโ€ รจ il progetto e lโ€™azione di Dio per salvare gli uomini, il suo intervento, definitivo e risolutore, che stabilirร  giustizia e pace sulla terra e in cielo; รจ โ€œgiustizia, pace e gioia nello Spirito Santoโ€ (Rm.14,17); รจ lโ€™irruzione della veritร , della santitร  e della grazia, della solidarietร  e della misericordia; รจ quella ricchezza di valori che si rivela e si attua nella storia attraverso la parola e lโ€™opera di Gesรน.

โ€œla sua giustiziaโ€ รจ la grazia, misericordia, salvezza, fedeltร  di Dio; รจ la โ€œgiustaโ€ relazione tra Dio e lโ€™uomo; รจ la ricerca fattiva e il compimento del progetto di Dio, come รจ stato rivelato da Gesรน, e che ha il suo centro dinamico nellโ€™amore.

Se regno e giustizia di Dio sono il โ€œprimumโ€ nella vita dellโ€™uomo, scompare lโ€™affanno irrazionale e spropositato e si recupera quellโ€™atteggiamento sereno e fiducioso che il Salmo 130/1 descrive magnificamente: โ€œโ€ฆIo resto quieto e sereno: come un bimbo svezzato in braccio a sua madreโ€ฆ.โ€ (v.2). โ€œUn bimbo tra le braccia della sua mamma o del suo papร  non ha paura che gli manchi qualcosa. Se abbiamo paura, vuol dire che non ci sentiamo cosรฌ, che non confessiamo Dio cosรฌ. La nostra angoscia, la nostra preoccupazione รจ quindi una confessione di sfiducia in Dio.โ€ (U.Neri, Il Discorso della montagna, Ancora, pag.112)

Ileana Mortari – Sito Web

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Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 26 Febbraio 2017 anche qui.

VIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 6,24-34
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซNessuno puรฒ servire due padroni, perchรฉ o odierร  l’uno e amerร  l’altro, oppure si affezionerร  all’uno e disprezzerร  l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.

Perciรฒ io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, nรฉ per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse piรน del cibo e il corpo piรน del vestito?

Guardate gli uccelli del cielo: non sรฉminano e non mietono, nรฉ raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse piรน di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, puรฒ allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perchรฉ vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste cosรฌ l’erba del campo, che oggi c’รจ e domani si getta nel forno, non farร  molto di piรน per voi, gente di poca fede?

Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.

Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.

Non preoccupatevi dunque del domani, perchรฉ il domani si preoccuperร  di se stesso. A ciascun giorno basta la sua penaยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 26 Febbraio – 04 Marzo 2017
  • Tempo Ordinario VIII, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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