Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
26 Dicembre 2016 – Mt 10, 17-22
Ottava di Natale
- Colore liturgico: Rosso
- Periodo: Lunedรฌ – Ottava di Natale
- Il Santo di oggi: S. Stefano (f); B. Secondo Pollo; S. Zosimo
- Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito.
- Letture del giorno: At 6,8-12;7,54-60; Sal 30; Mt 10, 17-22
Mt 10, 17-22
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi apostoli:
ยซGuardatevi dagli uomini, perchรฉ vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perchรฉ vi sarร dato in quell’ora ciรฒ che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma รจ lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farร morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrร perseverato fino alla fine sarร salvatoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo del giorno – Mt 10, 17-22
Commento a cura dei Monaci Benedettini
Io vedo i cieli aperti…
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La liturgia odierna distoglie l’attenzione sul Natale per concentrarla su Santo Stefano, il primo martire che testimonia la veritร della persona di Gesรน, il vero Messia annunciato dai profeti.
Si ha l’impressione che il fatto ci voglia suggerire che non basta contemplare Gesรน nel suo presepe, รจ necessario testimoniarlo con le opere fino alla effusione del sangue per affermare dinanzi al mondo che quanto crediamo, รจ pura realtร e non invenzioni umane.
Santo Stefano รจ un diacono, uno dei sette scelti dalla comunitร , incaricato dagli Apostoli a occuparsi dei poveri, distribuendo loro quanto la caritร dei piรน abbienti offrivano nella loro generositร . Stefano, come gli altri Diaconi, diventa subito evangelizzatore.
Egli arde dal desiderio di comunicare la propria fede nella divinitร di Gesรน ai suoi connazionali, a Gerusalemme. Ma contro di lui si leva una folla inviperita perchรฉ non puรฒ controbattere i suoi argomenti. Ed รจ proprio durante questa disputa che gli si presentano i cieli aperti e vede Gesรน, rinnegato e condannato dai capi, assiso alla destra del Padre.
Dinanzi a questa affermazione, i suoi nemici si stracciano le vesti in segno di orrore, come se avesse detto una bestemmia, lo trascinano fuori della cittร e lo lapidano. Stefano muore perdonando i suoi nemici come Gesรน… e come Lui sulla croce offrรฌ la vita eterna al buon ladrone, cosรฌ la morte di Stefano genererร alla fede il grande apostolo Saulo, poi Paolo, che era tra i suoi nemici, addetto a custodire i mantelli dei lapidatori, non potendovi prendere parte per la giovane etร .
Cosรฌ Stefano con la sua testimonianza fino al martirio attua e conferma quanto il Signore Gesรน ci dice nel brano del vangelo che viene proclamato: E sarete odiati da tutti a causa del mio nome… ma chi persevererร fino alla fine, sarร salvo. Ci doni Santo Stefano la franchezza nella professione della nostra fede, senza lasciarci vincere da rispetto umano, da vergogna o paura.

