Il Vangelo del Giorno, 9 dicembre 2016, Mt 11, 16-19

Data:

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Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
9 Dicembre 2016 – Mt 11, 16-19

Seconda Settimana del Tempo di Avvento

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  • Colore liturgico: Bianco
  • Periodo: Seconda settimana del Salterio
  • Giovedรฌ
  • Il Santo di oggi: S. Giovanni Diego (mf); S. Siro; S. Gorgonia
  • Chi ti segue, Signore, avrร  la luce della vita.
  • Letture del giorno: Is 48, 17-19; Sal.1; Mt 11, 16-19

Mt 11, 16-19
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesรน disse alle folle:
ยซA chi posso paragonare questa generazione? รˆ simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
รˆ venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “รˆ indemoniato”. รˆ venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, รจ un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”.
Ma la sapienza รจ stata riconosciuta giusta per le opere che essa compieยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno – Mt 11, 16-19

Commento a cura dei Monaci Benedettini

Messaggio: Fedeltร  e prosperitร .

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Troviamo un nesso logico molto forte tra la prima lettura e il brano del vangelo nella durezza di cuore dei contemporanei di Isaia e di Gesรน. Per mezzo del profeta Dio si lamenta dell’infedeltร  del suo popolo, causa di tutte le sue sventure. Fa balenare dinanzi ai suoi occhi quale sarebbe stata la sua felicitร  se avesse obbedito ai suoi comandi.

Il vangelo ci presenta ugualmente l’ostilitร  degli uditori di Gesรน che non hanno saputo riconoscere l’invito di Dio alla conversione nรฉ nella predicazione austera di Giovanni nรฉ in quella dolce e amabile del Salvatore. In ambedue le epoche vanno rimproverate una fredda indifferenza ed una radicata incredulitร  alle sollecitazioni della grazia. In Gesรน, come nell’animo del profeta, si nota una certa amarezza e delusione. Si sarebbero aspettata un condotta ben diversa, una disponibilitร  ad accogliere i messaggi di salvezza, invece di un netto rifiuto.

E’ noto che molti genitori hanno provato o provano la stessa amarezza di Gesรน nei riguardi dei propri figli che invece di seguire i consigli di chi ha alle spalle una lunga esperienza, hanno voluto o vogliono agire e fare scelte secondo il proprio capriccio per ritrovarsi poi impigliati in difficoltร  cosรฌ grandi da rimanerne schiacciati. Anche oggi il Signore chiama me, chiama te, genitore o figlio, all’ascolto della sua Parola e alla fedeltร  agli insegnamenti che essa ci offre per vive tranquillamente la nostra vita.

Il rifiuto, la trasgressione, portano solo disordine e turbamento nella coscienza, angoscia e sconforto nell’animo, ansietร  e sofferenza in quanti ti nutrono affetto. L’Innominato dei Promessi Sposi si indispettiva e mal sopportava la pace e la tranquillitร  della gente che egli dal suo oscuro castello sentiva accorrere in chiesa per incontrare il cardinale Carlo Borromeo. Tormentato da rimorsi, si recherร  anche lui dal prelato per avere una parola di pace. Forse questa esperienza รจ anche nostra quando, turbati nella coscienza, incontriamo uomini tranquilli e sereni.

Se ci trovassimo in questo mare in tempesta, invochiamo il Signore, con sinceritร  ritorniamo a lui con pentimento e la pace tornerร  nel nostro cuore.

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