Commento al Vangelo del 4 dicembre 2016 – don Simone Salvadore

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Fate dunque un frutto degno della conversione

“Convertitevi perchรฉ il regno dei cieli รจ vicino!”(Mt 3,2): cosรฌ inizia il Vangelo di questa domenica.
E’ come se ci dicesse: “ritornate ad amare veramente” senza presumere o pretendere di conoscere a priori come questo si possa realizzare. Non ponete delle condizioni, non accampate diritti o pretese (“e non crediate di poter dire dentro di voi: abbiamo Abramo per padre” Mt 3,9).
Cosa abbiamo mai capito noi della vita?
Cosa potremmo chiedere realmente di ciรฒ che ci รจ autenticamente necessario?
Ogni cosa sarebbe insufficiente e relativa, perchรฉ non abbiamo neanche la capacitร  di intuire e trovare veramente e autonomamente la strada della pace del nostro cuore.
Ogni volta cadiamo nello sconforto, nello sgomento, vivendo la tristezza della nostra insufficienza e della nostra paura.

Ciรฒ di cui abbiamo bisogno infatti รจ ritornare a conoscere quale sia la nostra vera vocazione: riuscire a donare noi stessi.
La vera gioia infatti si sperimenta non nel chiedere qualcosa che neanche noi sappiamo con certezza sia capace di colmare la nostra ansia di vivere, ma nel ritornare a dare, a donare noi stessi, ad amare veramente.
Quello che abbiamo perso รจ proprio questa nostra indole, questa nostra capacitร , che dice ed esprime la nostra vera identitร .

Quante volte abbiamo sperimentato il deserto e la solitudine di non vivere l’amore, di non essere realmente significativi per nessuno? Quante volte non abbiamo compreso che รจ da questa radice che รจ nata la nostra dispersione, la nostra assurda pretesa di cercare un’autonoma, vorace, irrispettosa e distruttiva affermazione di noi stessi?
“Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente?” (Mt 3,7).

Risposta: un bambino indifeso, rifiutato.
Un bambino che non ha trovato accoglienza, confinato ai margini dell’umanitร , in una ruvida greppia dentro una grotta.
Un bambino crocifisso nella sua maturitร  su un ruvido legno.
Un bambino capace di scaldare nuovamente con il fuoco dello Spirito del suo Amore (“egli vi battezzerร  in Spirito Santo e fuoco” Mt 3,11), il gelido freddo di una vita senza senso.
รˆ lui che ci ha fatto vivere la nostalgia dell’Amore, che ha risuscitato in noi la consistenza, la certezza, la fiducia, la speranza, l’eternitร  di un Amore che era sepolto nel profondo del nostro cuore.
รˆ quel bambino – Figlio di Dio – che ci ha dato voce, che ci ha dato dignitร , che ci ha dato libertร , che ci ha dato grandezza e ci ha dato la capacitร  di potere pensare liberamente e dignitosamente soprattutto, la libertร  di poter amare, donandoci completamente, come Lui.
Perchรฉ abbiamo compreso che รจ soltanto in questa maniera che noi arriviamo alla vera gioia, che non รจ nel chiedere ma nel dare; nel prendere coscienza e sperimentare il nostro valore, nell’essere da lui amati e nel dare noi stessi per amore e con amore.
Questo รจ il frutto degno della nostra conversione.
Lo offriamo a te Bambino e Signore Gesรน.

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Seconda domenica di Avvento

Mt 3, 1-12
Dal Vangelo secondo Matteo

In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: ยซConvertitevi, perchรฉ il regno dei cieli รจ vicino!ยป. Egli infatti รจ colui del quale aveva parlato il profeta Isaรฌa quando disse: ยซVoce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!ยป.

E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.

Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: ยซRazza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”.

Perchรฉ io vi dico che da queste pietre Dio puรฒ suscitare figli ad Abramo. Giร  la scure รจ posta alla radice degli alberi; perciรฒ ogni albero che non dร  buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me รจ piรน forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerร  in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirร  la sua aia e raccoglierร  il suo frumento nel granaio, ma brucerร  la paglia con un fuoco inestinguibileยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 04 – 10 Dicembre 2016
  • Tempo di Avvento II, Colore viola
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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