
La fede si fa carne
โTra il dire e il fare cโรจ di mezzo il mareโ recita un proverbio famoso. Giovanni il battista potrebbe forse modificare il proverbio dicendo โโฆcโรจ di mezzo il fiume Giordanoโ.
Giovanni Battista ci viene offerto come forte invito a trasformare in vita quello che ricordiamo a Natale, cioรจ Dio che diventa uomo in maniera concreta e non โa paroleโ.
La conversione di cui parla il Battista non รจ solo una cosa mentale, un credere solo con la testa. Come dice lui stesso, con un tono forte e senza mezzi termini, โfate un frutto degno della conversioneโ.
Venire al Giordano per fare un rito di purificazione senza poi trasformalo in scelte concrete, rischia di essere addirittura controproducente e di allontanare da Dio.
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E il primo che fa questo, cioรจ a trasformare in vita la parola di Dio, รจ Dio stesso. A Natale sentiremo nel Vangelo โE il Verbo si fede carneโ (Vangelo di Giovanni capitolo 1), indicando che Dio parla allโuomo con una storia concreta, quella di Gesรน di Nazareth.
Mi ha colpito in questi giorni il ricordo di Charles de Foucauld a 100 anni dalla morte, avvenuta allโetร di 58 anni il 1 dicembre del 1916, e dichiarato beato da Benedetto XVI nel 2005.
Charles de Foucauld (1858 โ 1916) รจ stato un uomo dalla profonda inquietudine interiore che lo ha portato negli anni giovanili ad allontanarsi dalla fede e a ricercare altre strade di felicitร , nella vita senza regole, nei viaggi, nella vita militare. Come tanti del suo tempo, in una Francia di fine ottocento sempre piรน atea e anticlericale, sentiva ogni discorso sui Dio inutile e lontano da se. Nel suo peregrinare in Africa, in luoghi lontani e a quel tempo inaccessibili, a contatto con le popolazioni di fede mussulmana, si risveglia in lui un desiderio di conoscenza profonda di Dio. Ed รจ proprio andando a Nazareth, che si innamora di Gesรน. Riscopre la fede in un modo cosรฌ vero e profondo che nel 1900 viene ordinato prete. Eโ davvero difficile sintetizzare la sua spiritualitร , che ancora oggi ispira molti cristiani che vivono secondo la sua regola dei โpiccoli fratelliโ, ma questa aveva una caratteristica fondamentale che era quella di un amore per lโuomo, ogni uomo, come faceva Gesรน di Nazareth. Charles de Foucauld, decide di vivere la sua testimonianza di fede in mezzo ai Tuareg, popolazione di fede islamica che vive nel deserto a sud dellโAlgeria, ed รจ lร che troverร la morte nel pieno della Prima Guerra Mondiale. Ogni uomo puรฒ essere amico, indipendentemente dalla razza, dalla cultura e dalla religione. Questo รจ lโinsegnamento di Dio che ci viene proprio dallโincarnazione del Figlio.
Gesรน si รจ fatto uomo come tutti, e non ha avuto paura di โsporcarsiโ le mani per stare accanto ad ogni essere umano a cominciare dal piรน lontano e dimenticato.
Per questo โfare frutti degni di conversioneโ, significa credere che la fede o diventa carne o non serve a nulla. O il nostro dirci cristiani ci fa vivere come Gesรน altrimenti รจ inutile se non dannoso per il mondo.
Per questo Giovanni รจ molto duro con i rappresentanti religiosi del suo popolo, che si presentano al fiume Giordano pensando che basti fare un rito per dirsi a posto con Dio. Il Battista non ha paura di metterli difronte alla loro ipocrisia.
La fede che celebriamo ogni giorno e particolarmente a Natale รจ credere nella vita, nellโuomo, nella possibilitร di incontrare Dio nella vita di ogni essere umano.
Avere fede non รจ quindi โtirarsi fuoriโ dal mondo, ma al contrario โimmergerciโ (che รจ anche il significato della parola โbattesimoโ) concretamente nella vita del prossimo senza giudizio ma con amore, cosรฌ come ha fatto Dio in Gesรน di Nazareth.
In uno dei suo scritti Charles de Foucauld sulla fede scrive cosรฌ:
โAvere veramente laย fede, la fede che ispira tutte le azioni.
Quella fede nel soprannaturale
che dappertutto ci fa vedere soltanto lui,
che toglie al mondo la maschera
e mostra Dio in tutte le cose,
che fa scomparire ogni impossibilitร ,
che rende prive di senso parole
come inquietudine, pericolo, timore,
che fa camminare nella vita
come un bambino attaccato alla mano della mammaโ
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Seconda domenica di Avvento
- Colore liturgico: viola
- ย Is 11, 1-10; Sal. 71; Rm 15, 4-9; Mt 3, 1-12
Mt 3, 1-12
Dal Vangelo secondo Matteo
In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: ยซConvertitevi, perchรฉ il regno dei cieli รจ vicino!ยป. Egli infatti รจ colui del quale aveva parlato il profeta Isaรฌa quando disse: ยซVoce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!ยป.
E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: ยซRazza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”.
Perchรฉ io vi dico che da queste pietre Dio puรฒ suscitare figli ad Abramo. Giร la scure รจ posta alla radice degli alberi; perciรฒ ogni albero che non dร buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me รจ piรน forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerร in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirร la sua aia e raccoglierร il suo frumento nel granaio, ma brucerร la paglia con un fuoco inestinguibileยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 04 – 10 Dicembre 2016
- Tempo di Avvento II, Colore viola
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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