TRAFFICANTI FOLLI PER FAR FRUTTIFICARE NEL MONDO IL FOLLE INVESTIMENTO DEL PADRE

E, nella Chiesa, ci ha dato il luogo dove imparare a commerciare le mine: l’iniziazione cristiana, il cammino di conversione nel quale la Parola di Dio si fa strada nella vita di ogni giorno ricomponendo il dissidio tra fede e vita che ci ha fatto soffrire. Il Vangelo ha operato in noi molti segni, eย oggiย siamo inviati a tutti per “trafficarlo”, annunciando e offrendo la salvezza in cambio dei peccati.ย La nostra storia รจ immersa in un tempo di Grazia, dove ogni evento รจ unโoccasione irripetibile per “guadagnare” unโanima a Cristo. Per questo il demonio, il “nemico” che “non vuole che il Signore regni” sugli uomini, farร di tutto per distoglierci dalla nostra missione, per distoglierci dal camminoย verso Gerusalemmeย dove dare la vita con Cristo; e cosรฌ trasformarci in “servi malvagi”. Userร la croce di ogni giorno – il tamponamento, la bolletta inaspettata, le analisi cliniche sballate, un insulto e un inganno, noi stessi e la nostra debolezza – per mostrarci il Signore come un “uomo severo” che “prende” l’amore che “non ha messo in deposito”, e vuole “mietere” la vittoria “che non ha seminato”. Ci tenterร con la “paura” della morte per spingerci a “nascondere nel fazzoletto” della superbia e dell’ipocrisia il Vangelo, perchรฉ non giunga a chi ci รจ accanto: per non inginocchiarci ai piedi del fratello e chiedergli perdono… Vorrร ingannarci con gli scandali, mentendo sulla Chiesa che ci ama come una madre, la “banca” cui ricorrere per difendere il “capitale” in tempi di crisi e di debolezza. Possiamo difenderci solo “giudicando” il demonio “dalle sue stesse parole”, confrontandole una per una con quelle del Vangelo compiute nella nostra vita e in quella di tanti fratelli, nella certezza che il Signore ci difenderร e tornerร ad “uccidere davanti a lui il nemico”. Ci attende una ricompensa eterna, la vita piena “data a chiunque ha” frutti da presentare: la moglie, il marito, i figli, i colleghi, i nemici accolti a amati; la gioia moltiplicata dalla Grazia che ci accompagna ogni giorno, da condividere nella “cittร celeste” con coloro a cui abbiamo annunciato il Vangelo donandoci senza riserve qui sulla terra.
Don Antonello Iapicca
Busshozan cho ko 31-1
761-8078 Takamatsu
JAPAN
Tel. in GIAPPONE: 0081-9028917822
Dal Vangelo secondo Luca 19,11-28
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In quel tempo, Gesรน disse una parabola perchรฉ era vicino a Gerusalemme e i discepoli credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento allโaltro. Disse dunque: โUn uomo di nobile stirpe partรฌ per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare. Chiamati dieci servi, consegnรฒ loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno.
Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro unโambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi. Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato. Si presentรฒ il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine. Gli disse: Bene, bravo servitore; poichรฉ ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci cittร . Poi si presentรฒ il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine. A questo disse: Sarai tu pure a capo di cinque cittร .
Venne poi anche lโaltro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuto riposta in un fazzoletto; avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato. Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perchรฉ allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno lโavrei riscosso con gli interessi.
Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci. Gli risposero: Signore, ha giร dieci mine! Vi dico: A chiunque ha sarร dato; ma a chi non ha sarร tolto anche quello che ha. E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a meโ. Dette queste cose, Gesรน proseguรฌ avanti agli altri salendo verso Gerusalemme.
