Il Vangelo del Giorno, 10 novembre 2016, Lc 17, 20-25

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Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
10 Novembre 2016 – Lc 17, 20-25

XXXII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

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  • Colore liturgico: Bianco
  • Periodo: Quarta settimana del Salterio
  • Mercoledรฌ – 32.a Tempo Ordinario
  • Il Santo di oggi: DEDICAZIONE BASILICA LATERANENSE (f)
  • Un fiume rallegra la cittร  di Dio
  • Letture del giorno: Fm 1, 7-20; Sal 145; Lc 17, 20-25

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Lc 17, 20-25
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, i farisei domandarono a Gesรน: ยซQuando verrร  il regno di Dio?ยป. Egli rispose loro: ยซIl regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirร : “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo lร ”. Perchรฉ, ecco, il regno di Dio รจ in mezzo a voi!ยป.

Disse poi ai discepoli: ยซVerranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo lร ”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perchรฉ come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, cosรฌ sarร  il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima รจ necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazioneยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Commento al Vangelo del giorno – Lc 17, 20-25

Commento a cura dei Monaci Benedettini

La venuta del regno di Dio.

Gesรน aveva iniziato la sua predicazione annunciando l’avvento del suo regno: ยซConvertitevi, perchรฉ il regno dei cieli รจ vicino!ยป. Molti avevano perรฒ frainteso quel messaggio. Erano convinti che il messia atteso dovesse restaurare il regno di Israele, riportarlo al primitivo splendore, riaffermarne il primato sancito da Dio stesso. Una visione tutta umana e ben lontana dalla veritร  che Cristo stava annunciando.

Egli parla del Regno dei cieli e aggiunge, volendo far conoscere la veritร  della sua missione: ยซIl regno di Dio รจ in mezzo a voiยป. Ribadisce in un altro contesto che il regno di cui egli parla รจ l’ereditร  dei santi: ยซVenite, benedetti del Padre mio, ricevete in ereditร  il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondoยป. Nonostante ciรฒ sarร  vittima di quell’equivoco lo stesso Giuda Iscariota, che deluso nelle sue attese, svenderร  il suo maestro per pochi denari. Fino all’ultimo Gesรน, prossimo alla sua passione, cercherร  di correggere tale errore: ยซIl mio regno non รจ di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo i miei servitori avrebbero combattuto perchรฉ non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non รจ di quaggiรนยป.

La domanda dei farisei รจ ancora sulla scia della loro visione distorta sul significato del Regno. Una visione che tra l’altro non รจ stata mai smessa nel corso della storia. La Chiesa spesso ha subรฌto il fascino del potere e la tentazione del dominio. Pur adorna di divina bellezza, รจ stata piรน volte macchiata dalle umane debolezze. Gesรน aveva preventivamente messo in guardia i suoi da questa umana tentazione: ยซSe uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo di tuttiยป e ancora: ยซVoi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dรฒminano, e i loro grandi esรจrcitano su di esse il potere.

Fra voi perรฒ non รจ cosรฌ; ma chi vuol essere grande tra voi si farร  vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarร  il servo di tutti. Il Figlio dell’uomo infatti non รจ venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per moltiยป. Tutto il contrario di ciรฒ che pensavano e facevano gli scribi e i farisei: ยซTutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattรจri e allungano le frange; amano posti d’onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare ยซrabbรฌยป dalla genteยป.

La Chiesa e tutti noi che siamo le sua membra, vive in attesa del regno. E in ciรฒ non possiamo prescindere dalla virtรน dell’umiltร ; il nostro compito nel Regno รจ quello di affermare con tutta la nostra vita il primato assoluto di Dio. Non dovremmo essere ancora noi a ripudiare il Cristo perchรฉ si รจ lasciato inchiodare alla croce.

Il suo regno ora รจ il regno dei risorti.

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