Commento al Vangelo del 25 settembre 2016 – p. Ermes Ronchi

- Pubblicitร  -

Il peccato del ricco รจ l’indifferenza verso il povero

La parabola del ricco senza nome e del povero Lazzaro รจ una di quelle pagine che ci portiamo dentro come sorgente di comportamenti meno disumani.

Un ricco senza nome, per cui il denaro รจ diventato l’identitร , la seconda pelle. Il povero invece ha il nome dell’amico di Betania. Il Vangelo non usa mai dei nomi propri nelle parabole. Il povero Lazzaro รจ un’eccezione, una felice anomalia che lascia percepire i battiti del cuore di Gesรน.

[ads2]Morรฌ il povero e fu portato nel seno di Abramo, morรฌ il ricco e fu sepolto nell’inferno. Perchรฉ il ricco รจ condannato? Per il lusso, gli abiti firmati, gli eccessi della gola? No. Il suo peccato รจ l’indifferenza verso il povero: non un gesto, una briciola, una parola. Il contrario dell’amore non รจ l’odio, ma l’indifferenza, per cui l’altro neppure esiste, e Lazzaro รจ nient’altro che un’ombra fra i cani.

Il povero รจ portato in alto; il ricco รจ sepolto in basso: ai due estremi della societร  in questa vita, ai due estremi dopo. Tra noi e voi รจ posto un grande abisso, dice Abramo, perdura la grande separazione giร  creata in vita. Perchรฉ l’eternitร  inizia nel tempo, si insinua nell’istante, mostrando che l’inferno รจ giร  qui, generato e nutrito in noi dalle nostre scelte senza cuore: il povero sta sulla soglia di casa, il ricco entra ed esce e neppure lo vede, non ha gli occhi del cuore. Tre gesti sono assenti dalla sua storia: vedere, fermarsi, toccare. Tre verbi umanissimi, le prime tre azioni del Buon Samaritano. Mancano, e tra le persone si scavano abissi, si innalzano muri. Ma chi erige muri, isola solo se stesso.

Ti prego, manda Lazzaro con una goccia d’acqua sul dito… mandalo ad avvisare i miei cinque fratelli… No, neanche se vedono un morto tornare si convertiranno! Non รจ la morte che converte, ma la vita. Chi non si รจ posto il problema di Dio e dei fratelli, la domanda del senso, davanti al mistero magnifico e dolente che รจ la vita, tra lacrime e sorrisi, non se lo porrร  nemmeno davanti al mistero piรน piccolo e oscuro che รจ la morte.

- Pubblicitร  -

Hanno Mosรจ e i profeti, hanno il grido dei poveri, che sono la parola e la carne di Dio (ciรฒ che avete fatto a uno di questi piccoli, รจ a me che l’avete fatto). Nella loro fame รจ Dio che ha fame, nelle loro piaghe รจ Dio che รจ piagato. Non c’รจ apparizione o miracolo o preghiera che conti quanto il loro grido: ยซSe stai pregando e un povero ha bisogno di te, corri da lui. Il Dio che lasci รจ meno sicuro del Dio che troviยป (San Vincenzo de Lellis).

Nella parabola Dio non รจ mai nominato, eppure intuiamo che era presente, che era vicino al suo amico Lazzaro, pronto a contare ad una ad una tutte le briciole date al povero, pronto a ricordarle e custodirle per sempre.

p. Ermes Ronchi | Fonte

VUOI ALTRI COMMENTI AL VANGELO?

XXVI Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

Lc 16, 19-31

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesรน disse ai farisei: ยซC’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.

Un giorno il povero morรฌ e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morรฌ anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzรฒ gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietร  di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perchรฉ soffro terribilmente in questa fiamma”.

Ma Abramo rispose: “Figlio, ricรฒrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui รจ consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di piรน, tra noi e voi รจ stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, nรฉ di lรฌ possono giungere fino a noi”.

E quello replicรฒ: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perchรฉ ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perchรฉ non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosรจ e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicรฒ: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrร  da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosรจ e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”ยป.

C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.

  • 25 Settembre – 01 Ottobre 2016
  • Tempo Ordinario XXVI, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

Salva

Salva

Salva

Salva

Altri Articoli
Related

Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Zaccaria era un miscredente: era impossibile per Dio dargli...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

Don Francesco Cristofaro – Commento al Vangelo del 23 dicembre 2025

Vangelo del giorno e breve commento a cura di...

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 23 dicembre 2025

Ogni genitore porta nel cuore tante aspettative per i...