Il Vangelo del Giorno, 31 luglio 2016, Lc 12, 13-21

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Il testo ed il commento al Vangelo del 31 luglio 2016 – Lc 12, 13-21

XVIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

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https://youtu.be/7NgPUMas4MQ

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  • Colore liturgico: Verde
  • Periodo: Prima settimana del Salterio
  • Domenica – 18.a Tempo Ordinario
  • Santo del giorno: S. Ignazio di Loyola (m)
  • Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione
  • Liturgia: Qo 1, 2; 2, 21-23; Sal 94; Col 3, 1-5. 9-11; Lc 12, 13-21

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Lc 12, 13-21
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, uno della folla disse a Gesรน: ยซMaestro, diโ€™ a mio fratello che divida con me lโ€™ereditร ยป. Ma egli rispose: ยซO uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?ยป.

E disse loro: ยซFate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perchรฉ, anche se uno รจ nellโ€™abbondanza, la sua vita non dipende da ciรฒ che egli possiedeยป.

Poi disse loro una parabola: ยซLa campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sรฉ: โ€œChe farรฒ, poichรฉ non ho dove mettere i miei raccolti? Farรฒ cosรฌ – disse -: demolirรฒ i miei magazzini e ne costruirรฒ altri piรน grandi e vi raccoglierรฒ tutto il grano e i miei beni. Poi dirรฒ a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripรฒsati, mangia, bevi e divรจrtiti!โ€. Ma Dio gli disse: โ€œStolto, questa notte stessa ti sarร  richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarร ?โ€. Cosรฌ รจ di chi accumula tesori per sรฉ e non si arricchisce presso Dioยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Commenti al Vangelo di Lc 12, 13-21

Commento a cura dei Monaci Benedettini

[ads2]Il cibo che non perisce.

Sic transit gloria mundi (“cosรฌ passa la gloria di questo mondo”, in senso lato: “come sono passeggere le cose del mondo”) รจ una celebre locuzione in lingua latina. Questa domenica vuole rafforzare questa convinzioni con motivazioni piรน profonde e di ordine spirituale.

Dal nero pessimismo del libro del Qoรฉlet si passa alla sapienza evangelica. รˆ esemplare l’atteggiamento di questo uomo che si ritrova colmo di ricchezze, forse anche inattese. Le accumula, poi le contempla e ne trae affascinanti conclusioni: “Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripรฒsati, mangia, bevi e divรจrtiti!”.

Una voce lo richiama alla realtร  piรน vera: “Stolto, questa notte stessa ti sarร  richiesta la tua vita”. Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso, per l’eternitร ? รˆ da saggi saper fare sempre i conti con la vita e con il tempo. รˆ da sapienti saper volgere lo sguardo all’eternitร  e ai suoi valori. In un altro brano di vangelo Gesรน ammonisce: “Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darร ”.

Egli allude ai meriti che possiamo acquisire con le nostre opere buone, con l’esercizio delle virtรน e con l’offerta delle nostre sofferenze, ma anche a quel pane divino che assumiamo nella santa Eucaristia. รˆ il cibo che ci fortifica e fa sรฌ che nostra vita, come ci ricorda San Paolo nella seconda lettura, sia nascosta con Cristo in Dio.

In questa prospettiva possiamo far morire ciรฒ che appartiene alla terra, spegnere cioรจ le nostre umane passioni e far brillare le virtรน che ci legano a Dio sin da questo tempo. Paolo ci dice che non solo noi dobbiamo ยซcercare le cose di lassรนยป, ma queste cose devono essere l’oggetto principale dei nostri pensieri: ยซabbiate in mente le cose di lassรนยป. Non piรน le cose terrene, di questo mondo che passa, ma le cose che riguardano il cielo, il quale deve essere la meta verso la quale aspiriamo con tutte le nostre forze.

Quello รจ l’approdo finale, la meta ultima, l’eternitร  che non dobbiamo mancare.

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