Papa Francesco – conferenza stampa durante il volo di ritorno dall’Armenia – 26/06/2016

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Come Giovanni Paolo II Lei sembra sostenere lโ€™Unione Europea. รˆ preoccupato che Brexit possa portare alla disintegrazione dellโ€™Europa e anche alla guerra? ย 

ยซLa guerra giร  cโ€™รจ in Europa. Poi cโ€™รจ unโ€™aria di divisione, non solo in Europa. Si ricordi della Catalogna, lโ€™anno scorso della Scozia… Queste divisioni non dico che siano pericolose, ma bisogna studiarle bene e prima di fare un passo verso la divisione, bisogna parlare e cercare soluzioni percorribili. Non ho studiato quali siano i motivi per cui il Regno Unito abbia voluto prendere questa decisione. Ci sono decisioni che si prendono per emanciparsi: per esempio tutti i nostri Paesi latinoamericani o quelli africani, si sono emancipati dalle colonie. Questo รจ piรน comprensibile, perchรฉ cโ€™รจ dietro una cultura, un modo di pensare. Invece la secessione di un Paese, pensiamo alla Scozia, รจ una cosa alla quale i politici, detto senza offendere i Balcani, danno un nome: โ€œbalcanizzazioneโ€. Per me sempre lโ€™unitร  รจ superiore al conflitto, ma ci sono diversi modi di unitร . La fratellanza รจ migliore delle distanze. I ponti sono migliori dei muri. Tutto questo ci deve far riflettere: un Paese puรฒ dire sono nellโ€™Unione Europea, voglio avere certe cose che sono mia cultura. Il passo che la Ue deve dare per ritrovare la forza delle sue radici รจ un passo di creativitร  e anche di sana โ€œdisunioneโ€, cioรจ dare piรน indipendenza e piรน libertร  ai paesi dellโ€™Unione, pensare a unโ€™altra forma di unione. Bisogna essere creativi nei posti di lavoro, nellโ€™economia: in Italia il 40 per cento dai 25 anni in giรน non ha lavoro. Cโ€™รจ qualcosa che non va in quellโ€™Unione massiccia, ma non buttiamo il bambino con lโ€™acqua sporca e cerchiamo di ricreare. Creativitร  e feconditร  sono le due parole chiave per lโ€™Unione Europeaยป.ย 

[ads2]Perchรฉ ha deciso di aggiungere la parola ยซgenocidioยป nel suo discorso al palazzo presidenziale? Su un tema doloroso come questo, pensa che sia utile per la pace? ย 

ยซIn Argentina quando si parlava di sterminio armeno sempre si usava la parola genocidio e nella cattedrale di Buenos Aires, nel terzo altare a sinistra, abbiamo messo una croce di pietra ricordando il genocidio armeno. Io non conoscevo unโ€™altra parola. Quando arrivo a Roma sento lโ€™altra parola โ€œGrande Maleโ€ e mi dicono che genocidio รจ offensiva. Io sempre ho parlato dei tre genocidi del secolo scorso: quello armeno, quello di Hitler e quello di Stalin. Ce nโ€™รจ stato un altro in Africa ma nellโ€™orbita delle due grandi guerre ci sono quei tre. Alcuni dicono che non รจ vero, che non รจ stato un genocidio. Un legale mi ha detto che รจ una parola tecnica, che non รจ sinonimo di sterminio. Dichiarare un genocidio comporta azioni di riparazione. Lโ€™anno scorso, quando preparavo il discorso per la celebrazione in San Pietro, ho visto che san Giovanni Paolo II ha usato la parola, e io ho citato tra virgolette ciรฒ che aveva detto. Non รจ stato ricevuto bene, รจ stata fatta una dichiarazione del governo turco che ha richiamato in pochi giorni lโ€™ambasciatore ad Ankara, ed รจ un bravo ambasciatore! รˆ tornato alcuni mesi fa. Tutti hanno diritto alla protesta. Non cโ€™era la parola nel discorso. Ma dopo aver sentito il tono del discorso del presidente armeno, e per il mio uso della parola, sarebbe suonato molto strano non dire lo stesso che avevo detto lโ€™anno scorso. Ma venerdรฌ scorso ho voluto sottolineare unโ€™altra cosa: in questo genocidio, come negli altri due successivi, le grandi potenze internazionali guardavano da unโ€™altra parte. Durante la Seconda Guerra mondiale, alcune potenze avevano la possibilitร  di bombardare le ferrovie che portavano ad Auschwitz, e non lโ€™hanno fatto. Nel contesto dei tre genocidi si deve fare questa domanda storica: perchรฉ non avete fatto qualcosa? Non so se รจ vero, ma si dice che Hitler quando perseguitava gli ebrei, avesse detto: โ€œChi si ricorda oggi degli armeni? Facciamo lo stesso con gli ebreiโ€. Ma la parola genocidio mai io lโ€™ho detta con lโ€™animo offensivo, ma oggettivamenteยป.ย 

Cโ€™รจ il Papa e cโ€™รจ il Papa emerito. Hanno fatto discutere le parole del prefetto della Casa pontificia Georg Gรคnswein e lโ€™idea che รจ sembrato suggerire, quella di un ministero petrino ยซcondivisoยป. Ma allora ci sono due Papi? ย 

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ยซCโ€™รจ stata unโ€™epoca in cui ce nโ€™erano tre! Non ho letto quelle dichiarazioni. Benedetto XVI รจ Papa emerito, lui ha detto chiaramente quellโ€™11 febbraio che dava le sue dimissioni a partire dal successivo 28 febbraio. Che si ritirava ad aiutare la Chiesa con la preghiera. Benedetto sta nel monastero, pregando. Sono stato molte volte a trovarlo, ci sentiamo per telefono, lโ€™altro giorno mi ha scritto una letterina facendomi gli auguri per questo viaggio. Ho giร  detto che รจ una grazia avere in casa il nonno saggio; glielโ€™ho detto anche in faccia e lui ha riso. Lui per me รจ il Papa emerito, รจ il nonno saggio, รจ lโ€™uomo che mi custodisce le spalle e la schiena con la sua preghiera. Mai dimentico quel discorso fatto ai cardinali il 28 febbraio quando disse: โ€œTra voi cโ€™รจ il mio successore: prometto obbedienza a luiโ€. E lo ha fatto! Poi ho sentito, ma non so se รจ vero, dicerie su alcuni che sarebbero andati da lui a lamentarsi per il nuovo Papa e li ha cacciati via con il suo stile bavarese. Se non รจ vero, รจ ben trovato, perchรฉ รจ un uomo di parola, รจ retto. รˆ il Papa emerito. Ho ringraziato pubblicamente Benedetto per aver aperto la porta ai Papi emeriti. Oggi con questo allungamento della vita si puรฒ reggere una Chiesa a una certa etร  e con gli acciacchi? Lui ha aperto questa porta. Ma cโ€™รจ un solo Papa, lโ€™altro รจ emerito. Forse in futuro potranno essercene due o tre, ma sono emeriti. Dopodomani si celebra il 65ยฐ anniversario dellโ€™ordinazione sacerdotale di Benedetto. Ci sarร  un piccolo atto, con i capi dicastero, perchรฉ lui preferisce una cosa piccola, molto modestamente. Io dirรฒ qualche cosa a questo grande uomo di preghiera e di coraggio, che รจ il Papa emerito, non il โ€œsecondo Papaโ€ e che รจ fedele alla sua parola ed รจ molto saggioยป.ย 

Lei ha incoraggio il concilio pan-ortodosso di Creta. Che giudizio ne dร ? ย 

ยซUn giudizio positivo! รˆ stato fatto un passo avanti, non con il cento per cento, ma un passo avanti. Le cose che hanno giustificato la mancata partecipazione di alcune Chiese sono sincere, sono cose che si possono risolvere: i quattro primati che non sono andati volevano fare il concilio un poโ€™ piรน avanti. Ma il primo passo si fa come si puรฒ. Come i bambini, il primo passo lo fanno come i gatti, poi camminano. Il solo fatto che queste Chiese si siano riunite per guardarsi in faccia, pregare insieme e parlare, รจ positivissimo, io ringrazio il Signore. Al prossimo saranno di piรนยป.ย 

Oggi lei ha parlato dei doni condivisi delle Chiese. Visto che andrร  in ottobre in Svezia per commemorare il 500ยฐ della Riforma, pensa sia il momento giusto non solo per ricordare le ferite da entrambe le parti, ma per riconoscere i doni e forse anche per ritirare la scomunica a Lutero? ย 

ยซCredo che le intenzioni di Lutero non fossero sbagliate, era un riformatore, forse alcuni metodi non erano giusti, ma in quel tempo, se leggiamo la storia del Pastor – un tedesco luterano che si รจ convertito e si รจ fatto cattolico – vediamo che la Chiesa non era proprio un modello da imitare: cโ€™era corruzione, mondanitร , attaccamento ai soldi e al potere. E per questo lui ha protestato, era intelligente e ha fatto un passo avanti giustificando il perchรฉ lo faceva. Oggi protestanti e cattolici siamo dโ€™accordo sulla dottrina della giustificazione: su questo punto tanto importante non aveva sbagliato. Lui ha fatto una medicina per la Chiesa, poi questa medicina si รจ consolidata in uno stato di cose, in una disciplina, in un modo di fare, di credere, e poi cโ€™era Zwingli, Calvino e dietro di loro cโ€™erano i prรฌncipi, โ€œcuius regio eius religioโ€. Dobbiamo metterci nella storia di quel tempo, non รจ facile capire. Poi sono andate avanti le cose, quel documento sulla giustificazione รจ uno dei piรน ricchi. Ci sono divisioni, ma dipendono anche dalle Chiese. A Buenos Aires cโ€™erano due chiese luterane e pensavano in modi diversi, anche nella Chiesa luterana non cโ€™รจ unitร . La diversitร  รจ quello che forse ci ha fatto tanto male a tutti e oggi cerchiamo la strada per incontrarci dopo 500 anni. Io credo che per prima cosa dobbiamo pregare insieme. Secondo, dobbiamo lavorare per i poveri, i profughi i rifugiati, tanta gente che soffre, e infine che i teologi studino insieme cercando… Questa รจ una strada lunga. Una volta ho detto scherzando: io so quando sarร  il giorno dellโ€™unitร  piena, il giorno dopo la venuta del Signore. Non sappiamo quando lo Spirito Santo farร  questa grazia. Ma intanto dobbiamo lavorare insieme per la paceยป.ย 

Nei giorni scorsi il cardinale Marx parlando a Dublino ha detto che la Chiesa cattolica deve chieder scusa alla comunitร  gay per aver marginalizzato queste persone. ย 

ยซIo ripeto il Catechismo: queste persone non vanno discriminate, devono essere rispettate e accompagnate pastoralmente. Si possono condannare, non per motivi ideologici, ma per motivi di comportamento politico, certe manifestazioni troppo offensive per gli altri. Ma queste cose non cโ€™entrano, il problema รจ una persona che ha quella condizione, che ha buona volontร  e che cerca Dio. Chi siamo noi per giudicare? Dobbiamo accompagnare bene, secondo quello che dice il Catechismo. Poi ci sono tradizioni in alcuni Paesi e culture che hanno una mentalitร  diversa su questo problema. Io credo che la Chiesa, o meglio i cristiani perchรฉ la Chiesa รจ santa, non solo devono chiedere scusa come ha detto quel cardinale โ€œmarxistaโ€… ma devono chiedere scusa anche ai poveri, alle donne e ai bambini sfruttati, devono chiedere scusa di aver benedetto tante armi, di non aver accompagnato tante famiglie. Io ricordo da bambino la cultura cattolica chiusa di Buenos Aires: non si poteva entrare in casa di divorziati. Sto parlando di ottantโ€™anni fa. La cultura รจ cambiata e grazie a Dio, come cristiani, dobbiamo chiedere tante scuse, non solo su questo: perdono Signore, รจ una parola che dimentichiamo. Il prete โ€œpadroneโ€ e non il prete padre, il prete che bastona e non il prete che abbraccia e perdona… ma ce ne sono tanti santi preti cappellani negli ospedali e nelle carceri, ma questi non si vedono, perchรฉ la santitร  ha pudore. Invece la spudoratezza รจ sfacciata e si fa vedere. Tante organizzazioni, con gente buona e gente non tanto buona. Noi cristiani abbiamo anche tante Terese di Calcutta… Non dobbiamo scandalizzarci, questa รจ la vita della Chiesa. Tutti noi siamo santi perchรฉ abbiamo lo Spirito Santo ma siamo tutti peccatori, io per primoยป.ย 

Qualche settimana fa lei ha parlato di una commissione per studiare la possibilitร  delle diaconesse. Esiste giร ? A volte una commissione serve per dimenticarsi del problema. ย 

ยซCโ€™era un presidente dellโ€™Argentina che diceva di altri presidenti: quando non vuoi risolvere un problema fai una commissione. Io sono stato il primo a essere sorpreso per questa notizia, perchรฉ nel dialogo con le superiore religiose mi hanno chiesto: โ€œAbbiamo sentito che nei primi secoli cโ€™erano la diaconesse. Si potrร  studiare questo?โ€. Solo questo hanno chiesto e io ho raccontato che conoscevo un teologo siriano che mi aveva detto: โ€œSรฌ, cโ€™erano, ma non si sa bene se avessero lโ€™ordinazioneโ€. Certamente cโ€™erano e aiutavano in tre cose: nel battesimo delle donne, nelle unzioni pre e post battesimali delle donne. E nel caso in cui una moglie fosse andata a lamentarsi dal vescovo perchรฉ il marito la picchiava: il vescovo chiamava la diaconessa per vedere i lividi sul corpo della donna. Il giorno dopo i media hanno scritto: โ€œLa Chiesa apre alle diaconesseโ€. Mi sono un poโ€™ arrabbiato perchรฉ questo non รจ dire la veritร  delle cose. Ho chiesto dei nomi per fare una commissione, e adesso รจ lรฌ sulla mia scrivania, sto per farla. Ma cโ€™รจ unโ€™altra cosa: un anno e mezzo fa ho fatto una commissione di donne teologhe che hanno lavorato con il cardinal Rylko, e hanno fatto un buon lavoro. รˆ molto importante il pensiero della donna. Per me la funzione della donna non รจ cosรฌ importante come il pensiero della donna, che pensa diversamente dallโ€™uomo e non si puรฒ prendere una buona decisione senza consultare delle donne, come facevo a Buenos Aires. Le donne vedono le cose in unโ€™altra luce e la soluzione poi alla fine รจ sempre stata molto feconda e bella. Vorrei sottolinearlo: รจ piรน importante il modo di capire, di pensare, di vedere della donne che la loro funzione. E poi ripeto: la Chiesa รจ donna, รจ la Chiesa e non รจ zitella, รจ sposa di Gesรน Cristoยป.ย 

Quali sono i suoi sentimenti, lo stato dโ€™animo e le preghiere che fa per il futuro del popolo armeno? ย 

ยซAuguro per questo popolo la giustizia e la pace, e prego per questo, perchรฉ รจ un popolo coraggioso. Prego perchรฉ trovi la giustizia e la pace. So che tanti lavorano per questo, sono stato molto contento la settimana scorsa quando ho visto una fotografia di Putin con i due presidenti armeno e azero: almeno parlano! E anche con la Turchia: il presidente armeno nel discorso di benvenuto ha avuto il coraggio di dire: mettiamoci dโ€™accordo, perdoniamoci e guardiamo al futuro. Questo รจ un coraggio grande, รจ un popolo che ha sofferto tanto. E poi lโ€™icona del popolo armeno, che mi รจ venuta oggi mentre pregavo: una vita di pietra e una tenerezza di madre. Ha portato croci, croci di pietra, ma non ha perso la tenerezza, lโ€™arte, la musica. Un popolo che ha sofferto tanto nella sua storia, soltanto la fede lo ha mantenuto in piedi. รˆ stata la prima nazione cristiana perchรฉ il Signore lโ€™ha benedetta, ha avuto vescovi santi, martiri, e nella sua resistenza ha fatto una pelle di pietra ma non ha perso il cuore materno, di una terra che รจ madre. Io avevo tanti contatti con gli armeni a Buenos Aires, andavo spesso da loro, alle messe. Andavo a cena con loro… e voi fate cene pesanti eh! Per voi, piรน importante ancora dellโ€™appartenenza alla Chiesa apostolica o a quella cattolica รจ lโ€™armenitร , il vostro essere armeniยป.ย 

Ieri sera lei ha chiesto ai giovani di essere attori di riconciliazione con la Turchia e lโ€™Azerbaigian, paese che visiterร  in ottobre. Che cosa si puรฒ fare concretamente per aiutare questo e che cosa dirร ?

ยซIn Azerbaigian parlerรฒ agli azeri della veritร  di ciรฒ che ho visto qui e che sento. Incoraggerรฒ anche loro. Ho incontrato il presidente azero e ho parlato con lui. Dirรฒ anche che non fare la pace per un pezzettino di terra significa qualcosa di oscuro: ma lo dico a tutti, armeni e azeri. Forse non si mettono dโ€™accordo sulle modalitร  di fare la pace e su questo bisognerร  lavorare. Dirรฒ quello che mi viene nel cuore, ma sempre in positivo, cercando soluzioni che siano percorribili e che vadano avantiยป.ย 

Al memoriale di Yerevan lei ha pregato in silenzio, senza fare discorsi. Farร  lo stesso anche quando visiterร , in luglio, Auschwitz e Birkenau? ย 

ยซDue anni fa a Redipuglia ho fatto lo stesso per commemorare il centenario della Guerra. Con il silenzio. Vorrei andare ad Auschwitz, in quel luogo di orrore senza discorsi, senza tante persone, soltanto le poche necessarie, anche se i giornalisti sicuro che ci saranno. Ma senza salutare questo o quello. Da solo, entrare e pregare che il Signore mi dia la grazia di piangereยป.

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