GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA
RITIRO SPIRITUALE GUIDATO DAL SANTO PADRE FRANCESCO
IN OCCASIONE DEL GIUBILEO DEI SACERDOTI
SECONDA MEDITAZIONE
Basilica di San Giovanni in Laterano – Giovedรฌ, 2 giugno 2016
Esercizi per i sacerdoti 2016
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Seconda meditazione: il ricettacolo della Misericordia
Dopo aver pregato su quella โdignitร vergognataโ e โvergogna dignitosaโ, che รจ il frutto della Misericordia, andiamo avanti in questa meditazione sul โricettacolo della Misericordiaโ. Eโ semplice. Io potrei dire una frase e andarmene, perchรฉ รจ uno solo: il ricettacolo della Misericordia รจ il nostro peccato. Eโ cosรฌ semplice. Ma spesso accade che il nostro peccato รจ come un colabrodo, come una brocca bucata dalla quale scorre via la grazia in poco tempo: ยซPerchรฉ due sono le colpe che ha commesso il mio popolo: ha abbandonato me, sorgente di acqua viva, e si รจ scavato cisterne, cisterne piene di crepe, che non trattengono lโacquaยป (Ger 2,13). Da qui la necessitร che il Signore esplicita a Pietro di โperdonare settanta volte setteโ. Dio non si stanca di perdonare, ma siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono. Dio non si stanca di perdonare, anche quando vede che la sua grazia sembra non riuscire a mettere forti radici nella terra del nostro cuore, quando vede che la strada รจ dura, piena di erbacce e sassosa. Eโ semplicemente perchรฉ Dio non รจ pelagiano, e per questo non si stanca di perdonare. Egli torna nuovamente a seminare la sua misericordia e il suo perdono, e torna e torna e tornaโฆ settanta volte sette.
[ads2]Tuttavia, possiamo fare un passo ulteriore in questa misericordia di Dio, che รจ sempre โpiรน grande della nostra coscienzaโ di peccato. Il Signore non solo non si stanca di perdonarci, ma rinnova anche lโotre nel quale riceviamo il suo perdono. Utilizza un otre nuovo per il vino nuovo della sua misericordia, perchรฉ non sia come un vestito rattoppato o un otre vecchio. E questo otre รจ la sua misericordia stessa: la sua misericordia in quanto sperimentata in noi stessi e in quanto la mettiamo in pratica aiutando gli altri. Il cuore che ha ricevuto misericordia non รจ un cuore rattoppato ma un cuore nuovo, ri-creato. Quello di cui dice Davide: ยซCrea in me un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldoยป (Sal 50,12). Questo cuore nuovo, ri-creato, รจ un buon recipiente. La liturgia esprime lโanima della Chiesa quando ci fa pronunciare quella bella orazione: ยซO Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine, e in modo piรน mirabile ci hai rinnovati e redentiยป (Veglia Pasquale, Orazione dopo la Prima Lettura). Pertanto, questa seconda creazione รจ ancora piรน meravigliosa della prima. ร un cuore che sa di essere ricreato grazie alla fusione della sua miseria con il perdono di Dio, e per questo โรจ un cuore che ha ricevuto misericordia e dona misericordiaยป. ร cosรฌ: sperimenta i benefici della grazia sulla sua ferita e sul suo peccato, sente che la misericordia pacifica la sua colpa, inonda con amore la sua ariditร , riaccende la sua speranza. Per questo, quando, nello stesso tempo e con la medesima grazia, perdona chi ha qualche debito con lui e commisera coloro che sono anchโessi peccatori, questa misericordia si radica in una terra buona, nella quale lโacqua non si perde ma dร vita. Nellโesercizio di questa misericordia che ripara il male altrui, nessuno รจ migliore, per aiutare a curarlo, di colui che mantiene viva lโesperienza di essere stato oggetto di misericordia circa il medesimo male. Guarda te stesso; ricordati della tua storia; raccontati la tua storia; e vi troverai tanta misericordia. Vediamo che, tra coloro che lavorano per combattere le dipendenze, coloro che si sono riscattati sono di solito quelli che meglio comprendono, aiutano e sanno chiedere agli altri. E il miglior confessore รจ di solito quello che si confessa meglio. E possiamo farci la domanda: io come mi confesso? Quasi tutti i grandi santi sono stati grandi peccatori o, come santa Teresina, erano consapevoli che era pura grazia preveniente il fatto di non esserlo stati.
Cosรฌ, il vero recipiente della misericordia รจ la stessa misericordia che ciascuno ha ricevuto e gli ha ricreato il cuore, quello รจ ยซlโotre nuovoยป di cui parla Gesรน (cfr Lc 5,37), il โpozzo risanatoโ.
Ci poniamo cosรฌ nellโambito del mistero del Figlio, di Gesรน, che รจ la misericordia del Padre fatta carne. Lโimmagine definitiva del ricettacolo della misericordia la troviamo attraverso le piaghe del Signore risorto, immagine dellโimpronta del peccato restaurato da Dio, che non si cancella totalmente nรฉ si infetta: รจ una cicatrice, non una ferita purulenta. Le piaghe del Signore. San Bernardo ha due sermoni bellissimi sulle piaghe del Signore. Lรฌ, nelle piaghe del Signore troviamo la misericordia. Lui รจ coraggioso, dice: Ti senti perduto? Ti senti male? Entra lรฌ, entra nelle viscere del Signore e lรฌ troverai misericordia. In quella โsensibilitร โ propria delle cicatrici, che ci ricordano la ferita senza molto dolore e la cura senza che ci dimentichiamo la fragilitร , lรฌ ha la sua sede la misericordia divina: nelle nostre cicatrici. Le piaghe del Signore, che rimangono tuttora, le ha portate con sรฉ: il corpo bellissimo, i lividi non ci sono, ma le piaghe ha voluto portarle con sรฉ. E le nostre cicatrici. A tutti noi succede, quando andiamo a fare una visita medica e abbiamo qualche cicatrice, il medico ci dice: โMa questo intervento per che cosโera?โ. Guardiamo le cicatrici dellโanima: questo intervento che hai fatto Tu, con la Tua misericordia, che hai guarito Tuโฆ Nella sensibilitร di Cristo risorto che conserva le sue piaghe, non solo nei piedi e nelle mani, ma nel suo cuore che รจ un cuore piagato, troviamo il giusto senso del peccato e della grazia. Lรฌ, nel cuore piagato. Contemplando il cuore piagato del Signore noi ci specchiamo in Lui. Si assomigliano, il nostro cuore e il suo, per il fatto che entrambi sono piagati e risuscitati. Perรฒ sappiamo che il suo era puro amore e venne piagato perchรฉ accettรฒ di essere vulnerato; il nostro cuore, invece, era pura piaga, che venne sanata perchรฉ accettรฒ di essere amata. In quellโaccettazione si forma il ricettacolo della Misericordia.
I nostri santi hanno ricevuto la misericordia
Ci puรฒ far bene contemplare altri che si sono lasciati ricreare il cuore dalla misericordia, e osservare in quale โricettacoloโ lโhanno ricevuta.
Paolo la riceve nel duro e inflessibile ricettacolo del suo giudizio modellato dalla Legge. La sua durezza di giudizio lo spingeva ad essere un persecutore. La misericordia lo trasforma in modo tale che, mentre diventa un cercatore dei piรน lontani, di quelli di mentalitร pagana, per altro verso รจ il piรน comprensivo e misericordioso verso quelli che erano come lui era stato. Paolo desiderava essere considerato anatema pur di salvare i suoi. Il suo giudizio si consolida โnon giudicando neppure sรฉ stessoโ, ma lasciandosi giustificare da un Dio che รจ piรน grande della sua coscienza, facendo appello a Gesรน Cristo che รจ avvocato fedele, dal cui amore niente e nessuno lo puรฒ separare. La radicalitร dei giudizi di Paolo sulla misericordia incondizionata di Dio, che supera la ferita di fondo, quella che fa sรฌ che abbiamo due leggi (quella della carne e quella dello Spirito), รจ tale perchรฉ recepisce una mentalitร sensibile allโassolutezza della veritร , ferita proprio lรฌ dove la Legge e la Luce diventano una trappola. La famosaย โspinaโ che il Signore non gli toglie รจ il ricettacolo in cui Paolo riceve la misericordia di Dio (cfr 2 Cor 12,7).
Pietro riceve la misericordia nella sua presunzione di uomo assennato. Era assennato con il solido e sperimentato buon senso di un pescatore, che sa per esperienza quando si puรฒ pescare e quando no. ร la sensatezza di chi, quando si entusiasma camminando sulle acque e ottenendo una pesca miracolosa e fissa troppo lo sguardo su di sรฉ, sa chiedere aiuto allโunico che lo puรฒ salvare. Questo Pietro รจ stato sanato nella ferita piรน profonda che si puรฒ avere: quella di rinnegare lโamico. Forse il rimprovero di Paolo, quando gli rinfaccia la sua doppiezza, รจ legato a questo. Sembrerebbe che Paolo sentisse di essere stato il peggiore โprimaโ di conoscere Cristo; perรฒ Pietro, dopo averlo conosciuto, lo aveva rinnegatoโฆ Tuttavia, essere risanato proprio in quello, trasformรฒ Pietro in un Pastore misericordioso, in una pietra solida sopra la quale si puรฒ sempre edificare, perchรฉ รจ pietra debole che รจ stata sanata, non una pietra che nella sua forza fa inciampare il piรน debole. Pietro รจ il discepolo che il Signore nel Vangelo corregge di piรน. Eโ il piรน โbastonatoโ! Lo corregge costantemente, fino a quellโultimo: ยซA te che importa? โ addirittura! – Tu seguimiยป (Gv 21,22). La tradizione dice che gli appare di nuovo quando Pietro sta fuggendo da Roma. Il segno di Pietro crocifisso a testa in giรน รจ forse il piรน eloquente di questo ricettacolo di una testa dura che, per poter ricevere misericordia, si mette in basso anche mentre offre la suprema testimonianza di amore al suo Signore. Pietro non vuole concludere la sua vita dicendo: โHo imparato la lezioneโ, ma dicendo: โPoichรฉ la mia testa non imparerร mai, la metto in bassoยป. Piรน in alto di tutto, i piedi lavati dal Signore. Quei piedi sono per Pietro il ricettacolo attraverso il quale riceve la misericordia del suo Amico e Signore.
Giovanni sarร guarito nella sua superbia di volere riparare al male col fuoco e finirร per essere colui che scrive ยซfiglioli mieiยป, e sembra uno di quei nonnini buoni che parlano solo di amore, lui che era stato ยซil figlio del tuonoยป (Mc 3,17).
Agostino รจ stato guarito nella sua nostalgia di essere arrivato tardi allโappuntamento: questo lo faceva soffrire tanto, e in quella nostalgia รจ stato guarito. ยซTardi ti ho amatoยป; e troverร quel modo creativo di riempire dโamore il tempo perduto, scrivendo le sue Confessioni.
Francesco riceve sempre di piรน la misericordia, in molti momenti della sua vita. Forse il ricettacolo definitivo, che diventรฒ piaghe reali, piรน che baciare il lebbroso, sposarsi con madonna povertร e sentire ogni creatura come sorella, sarร stato il dover custodire in misericordioso silenzio lโOrdine che aveva fondato. Qui io trovo la grande eroicitร di Francesco: il dover custodire in misericordioso silenzio lโOrdine che aveva fondato. Questo รจ il suo grande ricettacolo della misericordia. Francesco vede che i suoi fratelli si dividono prendendo come bandiera la stessa povertร . Il demonio ci fa litigare tra di noi nel difendere le cose piรน sante ma con spirito cattivo.
Ignazio venne guarito nella sua vanitร e, se questo รจ stato il recipiente, possiamo intuire quanto fosse grande quel desiderio di vanagloria, che venne trasformato in una tale ricerca della maggior gloria di Dio.
Nel Diario di un curato di campagna, Bernanos ci presenta la vita di un parroco di paese, ispirandosi alla vita del santo Curato dโArs. Ci sono due passi molto belli, che narrano gli intimi pensieri del curato negli ultimi momenti della sua improvvisa malattia: ยซLe ultime settimane che Dio mi concederร di continuare a sostenere la responsabilitร della parrocchiaโฆ cercherรฒ di agire meno preoccupato per il futuro, lavorerรฒ solamente per il presente. Questo tipo di lavoro sembra fatto su misura per me… E poi, non ho successo che nelle cose piccole. E se sono stato frequentemente provato dallโinquietudine, devo riconoscere che trionfo nelle minuscole gioieยป. Cioรจ, un recipiente della misericordia piccolino, รจ legato alle minuscole gioie della nostra vita pastorale, lรฌ dove possiamo ricevere ed esercitare la misericordia infinita del Padre in piccoli gesti. I piccoli gesti dei preti.
Lโaltro passo dice: ยซTutto รจ ormai finito. Quella specie di sfiducia che avevo di me, della mia persona, si รจ appena dissolta, credo per sempre. La lotta รจ finita. Ormai non ne vedo la ragione. Mi sono riconciliato con me stesso, con questo relitto che sono. Odiarsi รจ piรน facile di quanto non si creda. La grazia consiste nel dimenticarsi. Perรฒ, se ogni orgoglio morisse in noi, la grazia delle grazie sarebbe solo amare sรฉ stessi umilmente, come una qualsiasi delle membra sofferenti di Gesรน Cristoยป. Ecco il recipiente: ยซAmare umilmente sรฉ stessi, come una qualsiasi delle membra sofferenti di Gesรน Cristoยป. Eโ un recipiente comune, come una vecchia brocca che possiamo chiedere in prestito ai piรน poveri.
Il Cura Brochero โ รจ della mia patria! โ, il Beato argentino che presto sarร canonizzato, โsi lasciรฒ lavorare il cuore dalla misericordia di Dioโ. Il suo ricettacolo finรฌ per essere il suo stesso corpo lebbroso. Egli, che sognava di morire galoppando, guadando qualche fiume della sierra per andare a dare lโunzione a qualche malato. Una delle sue ultime frasi fu: ยซNon cโรจ gloria compiuta in questa vitaยป. Questo ci farร pensare: ยซNon cโรจ gloria compiuta in questa vitaยป. ยซIo sono molto contento di quello che ha fatto con me riguardo alla vista e lo ringrazio molto per questoโ. La lebbra lo aveva reso cieco. ยซQuando ero in grado di servire lโumanitร , ha conservato integri e robusti i miei sensi. Oggi, che non posso piรน, mi ha privato di uno dei sensi del corpo. In questo mondo non cโรจ gloria compiuta, e siamo pieni di miserieยป. Molte volte le nostre cose rimangono a metร e, pertanto, uscire da sรฉ stessi รจ sempre una grazia. Ci viene concesso di โlasciare le coseโ perchรฉ le benedica e le perfezioni il Signore. Noi non dobbiamo preoccuparci molto. Questo ci permette di aprirci ai dolori e alle gioie dei nostri fratelli. Era il Cardinale Van Thuรกn a dire che, nel carcere, il Signore gli aveva insegnato a distinguere tra โle cose di Dioโ, alle quali si era dedicato nella sua vita quando era in libertร come sacerdote e vescovo, e Dio stesso, al quale si dedicava mentre era incarcerato (cfr Cinque pani e due pesci, San Paolo 1997). E cosรฌ potremmo continuare, con i santi, cercando come era il ricettacolo della loro misericordia. Ma ora passiamo alla Madonna: siamo nella sua casa!
Maria come recipiente e fonte di Misericordia
Salendo la scala dei santi, nella ricerca dei recipienti della misericordia, arriviamo alla Madonna. Ella รจ il recipiente semplice e perfetto, con il quale ricevere e distribuire la misericordia. Il suo โsรฌโ libero alla grazia รจ lโimmagine opposta rispetto al peccato che condusse il figlio prodigo verso il nulla. Ella porta in sรฉ una misericordia che รจ al tempo stesso molto sua, molto della nostra anima e molto ecclesiale. Come afferma nel Magnificat: si sa guardata con bontร nella sua piccolezza e sa guardare come la misericordia di Dio raggiunge tutte le generazioni. Ella sa vedere le opere che tale misericordia dispiega e si sente โaccoltaโ insieme a tutto Israele da tale misericordia. Ella custodisce la memoria e la promessa dellโinfinita misericordia di Dio verso il suo popolo. Il suo รจ il Magnificat di un cuore integro, non bucato, che guarda la storia e ogni persona con la sua materna misericordia.
In quel momento trascorso da solo con Maria, che mi รจ stato regalato dal popolo messicano, con lo sguardo rivolto alla Madonna, la Vergine di Guadalupe, e lasciandomi guardare da lei, le ho chiesto per voi, cari sacerdoti, che siate buoni preti. Lโho detto, tante volte. E nel discorso ai Vescovi ho detto loro che avevo riflettuto a lungo sul mistero dello sguardo di Maria, sulla sua tenerezza e la sua dolcezza che ci infonde coraggio per lasciarci raggiungere dalla misericordia di Dio. Vorrei adesso ricordarvi alcuni โmodiโ che ha la Madonna di guardare, specialmente i suoi sacerdoti, perchรฉ attraverso di noi vuole guardare la sua gente.
Maria ci guarda in modo tale che uno si sente accolto nel suo grembo. Ella ci insegna che ยซlโunica forza capace di conquistare il cuore degli uomini รจ la tenerezza di Dio. Ciรฒ che incanta e attrae, ciรฒ che piega e vince, ciรฒ che apre e scioglie dalle catene non รจ la forza degli strumenti o la durezza della legge, bensรฌ la debolezza onnipotente dellโamore divino, รจ la forza irresistibile della sua dolcezza e la promessa irreversibile della sua misericordiaยป (Discorso ai Vescovi del Messico, 13 febbraio 2016). Quello che la vostra gente cerca negli occhi di Maria รจ ยซun grembo in cui gli uomini, sempre orfani e diseredati, vanno cercando una protezione, una casaยป. E questo รจ legato al suo modo di guardare: lo spazio che i suoi occhi aprono รจ quello di un grembo, non quello di un tribunale o di un consultorio โprofessionaleโ. Se qualche volta notate che si รจ indurito il vostro sguardo – per il lavoro, per la stanchezzaโฆ succede a tutti -, che quando avvicinate la gente provate fastidio o non provate nulla, fermatevi e guardate di nuovo a lei, guardatela con gli occhi dei piรน piccoli della vostra gente, che mendicano un grembo, ed Ella vi purificherร lo sguardo da ogni โcatarattaโ che non lascia vedere Cristo nelle anime, vi guarirร da ogni miopia che rende fastidiosi i bisogni della gente, che sono quelli del Signore incarnato, e vi guarirร da ogni presbiopia che si perde i dettagli, la nota scritta โin piccoloโ, dove si giocano le realtร importanti della vita della Chiesa e della famiglia. Lo sguardo della Madonna guarisce.
Un altro โmodo di guardare di Mariaโ รจ legato al tessuto: Maria osserva โtessendoโ, vedendo come puรฒ combinare a fin di bene tutte le cose che la vostra gente le porta. Ho detto ai Vescovi messicani che ยซnel manto dellโanima messicana Dio ha tessuto, con il filo delle impronte meticce della vostra gente, e ha tessuto il volto della sua manifestazione nella โMorenitaโยป (ibid.). Un Maestro spirituale insegna che quello che si afferma di Maria in maniera speciale, si afferma della Chiesa in modo universale e di ogni anima singolarmente (cfr Isacco della Stella, Serm. 51: PL 194, 1863). Vedendo come Dio ha tessuto il volto e la figura della Guadalupana nella tilma di Juan Diego, possiamo pregare contemplando come tesse la nostra anima e la vita della Chiesa. Dicono che non si puรฒ vedere come รจ โdipintaโ lโimmagine. ร come se fosse stampata. Mi piace pensare che il miracolo non sia stato solo quello di โstampare o dipingere lโimmagine con un pennelloโ, ma che โsi รจ ricreato lโintero mantoโ, trasfigurato da capo a piedi, e ciascun filo โ quelli che le donne fin da piccole imparano a tessere, e per i capi di vestiario piรน fini si servono delle fibre del cuore del maguey (dalle cui foglie si estraggono i fili) – , ogni filo che occupava il suo posto venne trasfigurato, assumendo quelle sfumature che risaltano al loro posto stabilito e, intessuto con gli altri fili, in ugual modo trasfigurati, fanno apparire il volto della Madonna e tutta la sua persona e ciรฒ che le sta attorno. La misericordia fa la stessa cosa con noi: non ci โdipingeโ dallโesterno una faccia da buoni, non ci fa il photoshop, ma con i medesimi fili delle nostre miserie โ con quelli! โ e dei nostri peccati โ con quelli! โ, intessuti con amore di Padre, ci tesse in modo tale che la nostra anima si rinnova recuperando la sua vera immagine, quella di Gesรน. Siate, pertanto, sacerdoti ยซcapaci di imitare questa libertร di Dio, scegliendo ciรฒ che รจ umile per manifestare la maestร del suo volto, e capaci di imitare questa pazienza divina nel tessere, col filo sottile dellโumanitร che incontrate, quellโuomo nuovo che il vostro Paese attende. Non lasciatevi prendere dalla vana ricerca di cambiare popolo – รจ una nostra tentazione: โChiederรฒ al vescovo di trasferirmiโฆโ – come se lโamore di Dio non avesse abbastanza forza per cambiarloยป (Discorso ai Vescovi del Messico, 13 febbraio 2016).
Il terzo modo โ in cui guarda la Madonna โ รจ quello dellโattenzione: Maria osserva con attenzione, si dedica tutta e si coinvolge interamente con chi ha di fronte, come una madre quando รจ tutta occhi per il suo figlioletto che le racconta qualcosa. E anche le mamme quando il bambino รจ molto piccolo, imitano la voce del figliolo per fargli uscire le parole: si fanno piccole. ยซCome insegna la bella tradizione guadalupana โ e continuo con il riferimento al Messico โ, la โMorenitaโ custodisce gli sguardi di coloro che la contemplano, riflette il volto di coloro che la incontrano. Occorre imparare che cโรจ qualcosa di irripetibile in ciascuno di coloro che ci guardano alla ricerca di Dio – non tutti ci guardano nello stesso modo -. Tocca a noi non renderci impermeabili a tali sguardiยป (ibid.). Un sacerdote, un prete che si rende impermeabile agli sguardi รจ chiuso in sรฉ stesso. ยซCustodire in noi ognuno di loro, conservandoli nel cuore, proteggendoli. Solo una Chiesa capace di proteggere il volto degli uomini che bussano alla sua porta รจ capace di parlare loro di Dioยป (ibid.). Se tu non sei capace di custodire il volto degli uomini che ti bussano alla porta, non sarai capace di parlare loro di Dio. ยซSe non decifriamo le loro sofferenze, se non ci rendiamo conto delle loro necessitร , nulla potremo offrire loro. La ricchezza che abbiamo scorre unicamente quando incontriamo la pochezza di quelli che mendicano, e tale incontro si realizza precisamente nel nostro cuore di Pastoriยป (ibid.). Ai Vescovi dissi che prestino attenzione a voi, loro sacerdoti, ยซche non vi lascino esposti alla solitudine e allโabbandono, preda della mondanitร che divora il cuoreยป (ibid.). Il mondo ci osserva con attenzione ma per โdivorarciโ, per trasformarci in consumatoriโฆ Tutti abbiamo bisogno di essere guardati con attenzione, con interesse gratuito, diciamo. ยซState attenti โ dicevo ai Vescovi โ e imparate a leggere gli sguardi dei vostri sacerdoti, per rallegrarvi con loro quando sentono la gioia di raccontare quanto โhanno fatto e insegnatoโ (Mc 6,30), e anche per non tirarsi indietro quando si sentono un poโ umiliati e non possano fare altro che piangere perchรฉ hanno rinnegato il Signore (cfr Lc 22,61-62), e anche per sostenerli, [โฆ] in comunione con Cristo, quando qualcuno, abbattuto, uscirร con Giuda โnella notteโ (cfr Gv 13,30). In queste situazioni, che non manchi mai la paternitร di voi Vescovi con i sacerdoti. Promuovete la comunione tra di loro; portate a perfezione i loro doni; integrateli nelle grandi cause, perchรฉ il cuore dellโApostolo non รจ stato fatto per cose piccoleยป (ibid.).
Infine, come guarda Maria? Maria guarda in modo โintegroโ, unendo tutto, il nostro passato, il presente e il futuro. Non ha uno sguardo frammentato: la misericordia sa vedere la totalitร e intuisce ciรฒ che รจ piรน necessario. Come Maria a Cana, che รจ capace di provare compassione anticipatamente per quello che arrecherร la mancanza di vino nella festa di nozze e chiede a Gesรน che vi ponga rimedio, senza che nessuno se ne renda conto, cosรฌ, lโintera nostra vita sacerdotale la possiamo vedere come โanticipata dalla misericordiaโ di Maria, che, prevedendo le nostre carenze, ha provveduto tutto quello che abbiamo. Se nella nostra vita cโรจ un poโ di โvino buonoโ, non รจ per merito nostro, ma per la sua โanticipata misericordiaโ, quella che lei giร canta nel Magnรญficat: come il Signore โha guardato con bontร alla sua piccolezzaโ e โsi รจ ricordato della sua (alleanza di) misericordiaโ, una โmisericordia che si estende di generazione in generazioneโ sopra i poveri e gli oppressi (cfr Lc 1,46-55). La lettura che compie Maria รจ quella della storia come misericordia.
Possiamo concludere recitando la Salve Regina, nelle cui invocazioni riecheggia lo spirito del Magnificat. Ella รจ la Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra. E quando voi sacerdoti aveste momenti oscuri, brutti, quando non sapeste come arrangiarvi nel piรน intimo del vostro cuore, non dico solo โguardate la Madreโ, quello dovete farlo, ma: โandate lร e lasciatevi guardare da Lei, in silenzio, anche addormentandovi. Questo farร sรฌ che in quei momenti brutti, forse con tanti sbagli che avete fatto e che vi hanno portato a quel punto, tutta questa sporcizia diventi ricettacolo di misericordia. Lasciatevi guardare dalla Madonna. I suoi occhi misericordiosi sono quelli che consideriamo il miglior recipiente della misericordia, nel senso che possiamo bere in essi quello sguardo indulgente e buono, di cui abbiamo sete come solo si puรฒ avere sete di uno sguardo. Quegli occhi misericordiosi sono anche quelli che ci fanno vedere le opere di misericordia di Dio nella storia degli uomini e scoprire Gesรน nei loro volti. In Maria troviamo la terra promessa โ il Regno della misericordia instaurato dal Signore โ che viene, giร in questa vita, dopo ogni esilio in cui ci caccia il peccato. Presi per mano da lei e aggrappandoci al suo manto. Io nel mio studio ho una bella immagine, che mi ha regalato Padre Rupnik, lโha fatta lui, della โSynkatabasisโ: รจ lei che fa scendere Gesรน e le sue mani sono come scalini. Ma quello che mi piace di piรน รจ che Gesรน in una mano ha la pienezza della Legge e con lโaltra si aggrappa al manto della Madonna: anche Lui si รจ aggrappato al manto della Madonna. E la tradizione russa, i monaci, i vecchi monaci russi ci dicono che nelle turbolenze spirituali bisogna avere rifugio sotto il manto della Madonna. La prima antifona mariana di Occidente รจ questa: โSub tuum praesidiumโ. Il manto della Madonna. Non avere vergogna, non fare grandi discorsi, stare lรฌ e lasciarsi coprire, lasciarsi guardare. E piangere. Quando troviamo un prete che รจ capace di questo, di andare dalla Madre e piangere, con tanti peccati, io posso dire: รจ un buon prete, perchรฉ รจ un buon figlio. Sarร un buon padre. Presi per mano da lei e sotto il suo sguardo possiamo cantare con gioia le grandezze del Signore. Possiamo dirgli: La mia anima ti canta, Signore, perchรฉ hai guardato con bontร lโumiltร e la piccolezza del tuo servo. Beato me, che sono stato perdonato! La tua misericordia, quella che hai avuto verso tutti i tuoi santi e con tutto il tuo popolo fedele, ha raggiunto anche me. Mi sono perso, inseguendo me stesso, per la superbia del mio cuore, perรฒ non ho occupato nessun trono, Signore, e la mia unica gloria รจ che tua Madre mi prenda in braccio, mi copra con il suo manto e mi tenga vicino al suo cuore. Desidero essere amato da te come uno tra i piรน umili del tuo popolo, saziare con il tuo pane quelli che hanno fame di te. Ricordati Signore della tua alleanza di misericordia con i tuoi figli, i sacerdoti del tuo popolo. Che con Maria possiamo essere segno e sacramento della tua misericordia.
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