Il testo ed il commento al Vangelo del 28 maggio 2016 – Mc 11, 27-33 – VIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II.
Nel video qui sopra, il Vangelo letto da Enrico Henry Messina e commentato da Paolo Curtaz.
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- Colore liturgico: bianco
Le nude domande del Vangelo.
Meditazioni proposte a Papa Francesco e alla Curia romana
Le letture del giorno: Giuda 17,20-25; Sal.62; Mc 11, 27-33
Mc 11, 27-33
Dal Vangelo secondo Marco
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In quel tempo, Gesรน e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: ยซCon quale autoritร fai queste cose? O chi ti ha dato l’autoritร di farle?ยป.
Ma Gesรน disse loro: ยซVi farรฒ una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirรฒ con quale autoritร faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemiยป.
Essi discutevano fra loro dicendo: ยซSe diciamo: “Dal cielo”, risponderร : “Perchรฉ allora non gli avete creduto?”. Diciamo dunque: “Dagli uomini”?ยป. Ma temevano la folla, perchรฉ tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesรน dissero: ยซNon lo sappiamoยป.
E Gesรน disse loro: ยซNeanche io vi dico con quale autoritร faccio queste coseยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo
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Commento al Vangelo di Mc 11, 27-33
Commento a cura dei Monaci Benedettini
[ads2]I giudici di Cristo.
Gli scribi e i farisei si ritengono i rappresentati qualificati della Legge e di conseguenza si arrogano il diritto di tutelarne l’integritร . Gli insegnamenti di Cristo risuonano come novitร inattese e indesiderate per loro; spesso si ritengono gravemente offesi dalle sue affermazioni. Il loro imbarazzo, che sfocia in rabbia e aperta contestazione, cresce nel costatare che molti, sempre piรน numerosi e devoti, seguono Gesรน, lo riconoscono come vero profeta e soprattutto notano che “Egli parla con autoritร e non come i loro scribi”.
Questo confronto particolarmente li รฌrrita, per cui affrontano Gesรน con una precisa domanda: ยซCon quale autoritร fai queste cose? O chi ti ha dato l’autoritร di farle?ยป. Non potendo contestare le veritร che Gesรน afferma nรฉ negare i prodigi che compie, fanno appello all’autoritร e alla gerarchia. Vogliono accusare Gesรน di millantato credito, di abuso di autoritร . Non gli riconoscono il diritto di rivelare al mondo la veritร e di proclamare la legge nuova dell’amore. Si รฉrgono a giudici del Cristo, senza essere in grado di valutare con sapienza quanto sta accadendo nel loro mondo. Questa loro insipienza era giร stata apostrofata da Signore: “Ipocriti! Sapete giudicare l’aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?”.
Abbiamo ancora un esempio di ottusitร mentale e di cecitร spirituale. Un “mal esempio” purtroppo seguรฌto da molti. Quanti presumono di giudicare Dio e vorrebbero essere suggeritori dei suoi comportamenti con noi. Quell’iniquo ed assurdo giudizio con cui scribi e farisei condannarono Cristo si perpetua nella storia: i tรฌmidi “osanna” dei suoi fedeli vengono spesso soffocati dalle grida di morte di pochi scalmanati. Il passaggio poi da Cristo alla sua chiesa รจ breve: non solo Cristo รจ motivo di scandalo e di contestazioni, ma anche coloro che lo rappresentano, i suoi ministri, i suoi seguaci. Tutto รจ stato giร predetto dal Signore: “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”, ma ci รจ stata data anche una indefettibile garanzia: “le porte degli inferi non prevarranno”.

Le nude domande del Vangelo.