Da unโEuropa piรน attenta agli ultimi alle persecuzioni contro i cristiani; dalla vicinanza accogliente alle famiglie ferite alle sofferenze e alle incongruenze del nostro Paese affaticato: il Magistero diffuso di Papa Francesco รจ โcontinuo stimolo alla conversione della vita personale e pastoraleโ. Cosรฌ il card. Bagnasco, Presidente della CEI, ha aperto la seconda giornata di lavori della 69ยช Assemblea Generale dei vescovi italiani, in corso a Roma dal 16 al 19 maggio.
Il testo della relazione
Cari Confratelli,
nel clima della Pentecoste, abbiamo avuto la gioia della visita e delle parole del Santo Padre: quello che ci ha detto ieri sera costituisce lโorientamento piรน prezioso per i lavori di questa sessantanovesima Assemblea Generale, che ha al centro il rinnovamento del clero.
Nel tornare a salutare ciascuno di voi, ringrazio della sua presenza e disponibilitร il Nunzio apostolico in Italia, S.E. Mons. Adriano Bernardini.
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Insieme diamo il benvenuto ai Confratelli Vescovi, che qui rappresentano le Conferenze Episcopali di numerosi Paesi, insieme al Segretario Generale del CCEE, ringraziandoli per aver accolto lโinvito a condividere la nostra riunione plenaria. Con loro salutiamo fraternamente anche gli invitati โ presbiteri, consacrati, laici โ che partecipano ai nostri lavori.
[omissis]
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Un Magistero diffuso
Il Magistero di Papa Francesco, insieme al suo instancabile ministero, รจ per noi e per il โSanto Popolo fedele di Dioโ[1] un continuo stimolo alla conversione della vita personale e pastorale.
Di questo patrimonio fa parte la recente Esortazione Apostolica Amoris laetitia, che dellโintensoย lavoro del Sinodo รจ il frutto. Essa รจ orientamento per un deciso rilancio della pastorale familiare, e โnuovo incoraggiamentoโ per quel discernimento e accompagnamento che ogni Pastore รจ da sempre chiamato a fare con saggezza โsecondo gli insegnamenti della Chiesa e gli orientamenti del Vescovoโ[2].
Il Giubileo straordinario della Misericordia si sta sempre piรน rivelando una fonte ย di grazia per tutti. Non cโรจ etร che non ne sia toccata, basta pensare al grande raduno dei ragazzi โ settantamila โ che hanno affollato gioiosamente Piazza San Pietro domenica 24 aprile. ร stato uno spaccato di ciรฒ che abita veramente il cuore dei giovani; la loro presenza mostrava lโintuizione che la risposta piรน vera รจ Gesรน nella Chiesa: โTu hai parole di vita eternaโ.
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UnโEuropa riconciliata con la gente
[ads2]Fa parte del Magistero diffuso del Papa anche la sua storica visita a Lesbo: incisiva e commovente, vissuta in un abbraccio ecumenico. Ci impegna a non retrocedere dal fronte dellโaccoglienza; ricorda a tutti che le vie di comunicazione sono sรฌ per le merci, ma innanzitutto per le persone; incoraggia a non rinunciare al sogno europeo nel quale i Padri hanno creduto, cosรฌ come Papa Francesco ha sottolineato nel ricevere il prestigioso โPremio Carlo Magnoโ: โSogno unโEuropa che si prende cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca di accoglienza perchรฉ non ha piรน nulla e chiede riparo. (โฆ) Sogno unโEuropa in cui essere migrante non sia delitto bensรฌ un maggior impegno con la dignitร di tutto lโessere umanoโ.[3]
Dobbiamo qui riconoscere il permanente sforzo dellโItalia, sempre in prima linea per accogliere e salvare tante vite da ignobili mercanti di disperati. La Chiesa italiana continua ad offrire il suo contributo accogliendo, ad oggi, circa 23.000 migranti, con un aumento di 4.500 persone in questi primi mesi dellโanno. Alle comunitร parrocchiali e religiose, sostenute dalle Caritas diocesane e dagli Uffici โMigrantesโ, va dunque il nostro riconoscente incoraggiamento.
Del resto, il Sud del mondo si รจ messo in marcia sotto la spinta di circostanze difficili o tragiche: รจ un inarrestabile esodo. ร doverosoย chiederci se non sia questo un banco di prova perchรฉ lโEuropa del diritto, della democrazia e della libertร , culla e sorgente dellโumanesimo, irrorata dalla sorgente perenne del Vangelo, possa riscoprire se stessa: Aldo Moro, visitando Aquisgrana, disse che era โil centro di un mondo unito che si regge su due pilastri fondamentali: lโordinamento giuridico romano e la forza spirituale del cristianesimoโ. Possa lโEuropa ritrovare la sua anima e cosรฌ lโamore di โpopoli e nazioniโ. Possa incontrarsi finalmente con le persone, che non sono pedine sulle cui teste qualche โilluminatoโ pretende di decidere o esperimentare; nรฉ sono apolidi, poichรฉ ognuno appartiene ad una storia, ha una visione della vita e valori di fondo. Capisca che essere europeo non significa entrare nel limbo del pensiero unico: le leggi e gli accordi sono necessari, ma non fanno lo spirito di un continente: lo presuppongono. I Vescovi italiani rinnovano la passione per lโEuropa e, insieme al Santo Padre, auspicano con ferma convinzione โuno slancio nuovo e coraggioso per questo amato Continenteโ[4].
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Il sangue di Abele
In occasione dello storico incontro di Papa Francesco con il Patriarca Kirill a Cuba, si รจ levata congiunta la voce di Abele, che grida fino al cielo: โIn molti Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa i nostri fratelli e sorelle in Cristo vengono sterminati per famiglie, villaggi e cittร intere (โฆ). In Siria, in Iraq e in altri Paesi del Medio Oriente, constatiamo con dolore lโesodo massiccio dei cristiani dalla terra dalla quale cominciรฒ a diffondersi la nostra fede, e dove essi hanno vissuto, fin dai tempi degli Apostoli, insieme ad altre comunitร religioseโ[5]. Nel mondo sembra che cresca lโindifferenza verso tanta violenza, come se i veri problemi fossero altri che il diritto di professare la propria fede senza subire persecuzione e morte, o essere costretti a vivere da fuggiaschi in preda alla paura. Si contano ormai 200 milioni di cristiani perseguitati sul pianeta sotto gli occhi distratti e indifferenti del mondo: ad Aleppo, storico centro della cristianitร in Siria, oggi sono rimasti appena 40.000 fedeli, un quarto rispetto a solo 5 anni fa! Come Chiesa, denunciamo ancora una volta la violenza barbara di ogni persecuzione, assicuriamo la nostra vicinanza di solidarietร e preghiera a quanti la subiscono, e incoraggiamo le nostre comunitร ad alimentare la fede e la testimonianza sullโesempio di tanto coraggio.
Accanto alle vittime della persecuzione religiosa, ci sono quelle causate dal terrorismo, che continua a seminare morte, angoscia e rapimenti. Esiste qualcuno che possa fermare tanto oscurantismo politico, sociale, religioso, su cui prospera il commercio delle armi? Nel campo della sicurezza sembra che tra gli Stati europei cresca la capacitร di scambio e collaborazione; a tale proposito, ringraziamo i Servizi italiani che stanno mostrando capacitร e determinazione.
ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย Infine, torna in campo lโEuropa, anzi lโOccidente: quale offerta culturale fa alle generazioni di immigrati ormai naturalizzati nel Continente? Quale visione spirituale offre? Il benessere materiale รจ ricercato e spesso raggiunto; ma i beni di consumo da soli non sono sufficienti: รจ necessaria una visione di valori e di ideali โ favorita da unโalta istruzione e da un contesto di buone relazioni โ per cui ognuno senta che vale la pena sacrificarsi. Diversamente, lโanima resta vuota ed esposta ad ogni suggestione, anche la piรน assurda e turpe: โQuando la cultura si corrompe e non si riconosce piรน alcuna veritร oggettiva o principi universalmente validi โ avverte il Santo Padre โ le leggi verranno intese solo come imposizioni arbitrarie e come ostacoli da evitareโ.[6]
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Una Chiesa che cammina
Come Vescovi italiani abbiamo rimesso a tema il rinnovamento del clero. Sollecitati dalle indicazioni del Santo Padre, e alla luce del cambiamento dโepoca in corso, nellโAssemblea Straordinaria di Assisi (10 -13 novembre 2014) abbiamo aperto il cuore: ne sono emersi lโamore, la stima e la gratitudine verso i nostri preti. Non solo ci รจ chiara la consapevolezza di poter far poco senza di loro, che presiedono le comunitร cristiane e non di rado presidiano i territori, ma โ innanzitutto e prima di tutto โ sappiamo e sentiamo che Cristo ha fatto di noi, Vescovi e presbiteri, una cosa sola. Ben prima di affinitร , sensibilitร comuni, idee convergentiโฆ รจ quanto lo Spirito ha fatto in noi e di noi che ci rende un solo corpo segnato dal sacramento dellโOrdine, inviato al popolo di Dio per evangelizzare โfino ai confini della terraโ. Sono innumerevoli le pagine del Magistero che parlano in modo commovente della vita e della missione del Sacerdote (a partire da quella che ci ha affidato ieri sera il Santo Padre).
Cari sacerdoti, voi siete per noi โfratelli e amiciโ come ricorda il Concilio: mentre diamo testimonianza della vostra quotidiana vicinanza alla gente, vi ringraziamo per quello che fate uniti a noi, vostri Vescovi e Padri. Il Signore ci ha messi insieme, perchรฉ vivessimo la comunione nel Presbiterio diocesano con tensione ideale e con fiducioso realismo. La nostra unitร โ insieme alla nostra preghiera โ รจ la prima forma di quel prenderci cura di noi stessi e del nostro popolo che tanto raccomanda Papa Francesco. A nostra volta, non dimentichiamo quanto afferma il Concilio: โร ai Vescovi che incombe in primo luogo la grave responsabilitร della santitร dei loro sacerdoti; devono pertanto prendersi cura con la massima serietร della continua formazione del proprio Presbiterioโ[7]. Responsabilitร ben piรน grande delle nostre forze, che portiamo con fede nella grazia dello Spirito.
La Chiesa in Italia cammina verso la Giornata Mondiale della Gioventรน che, nel prossimo luglio, si terrร a Cracovia, la cittร di San Giovanni Paolo II, che quelle Giornate ha voluto come unโidea dello Spirito. Un altro appuntamento rilevante รจ quello del Congresso Eucaristico Nazionale, che si celebrerร a Genova dal 15 al 18 settembre prossimo. I preparativi fervono grazie al Comitato Nazionale che ringrazio a nome di tutti. Siamo chiamati ad animare le nostre comunitร , indicare il delegato diocesano, comporre la delegazione diocesana che sarร presente al Congresso e che deve essere iscritta per ovvi motivi di organizzazione. Intensificare lโadorazione nelle Parrocchie, diffondere il sussidio per la preghiera quotidiana in famiglia, utilizzare il Documento teologico-pastorale, distribuire a largo raggio il Messaggio a firma del Consiglio Episcopale Permanenteโฆ: sono passaggi decisivi per la migliore preparazione allโappuntamento, se vogliamo che sia davvero un evento di grazia per noi e le nostre Comunitร . Le catechesi, che si terranno nelle diverse chiese di Genova, saranno sullโEucaristia alla luce dei cinque verbi di Firenze, cosรฌ da segnare una continuitร sostanziale con il mistero che sta al centro della Chiesa e della sua missione.
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Un aiuto concreto per le situazioni coniugali ferite
Una novitร di grande rilievo รจ stato il Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus, con cui il Papa ha riformato i processi di nullitร matrimoniale accogliendo lโauspicio dei Padri Sinodali al Sinodo Straordinario. Come Vescovi siamo impegnati affinchรฉ le finalitร della riforma possano trovare efficace e piena risposta nella prassi giudiziaria, coniugando la vicinanza accogliente alle persone con le esigenze di assicurare sempre un rigoroso accertamento della veritร del vincolo, per sua natura indissolubile ove validamente formato. Nellโesercizio di questa responsabilitร , sappiamo di poter contare sullโaiuto degli operatori dei Tribunali, la cui solida formazione ed esperienza rappresentano un bene prezioso da valorizzare per conseguire la realizzazione dei principi ispiratori della riforma. In questa prospettiva, nella quale un oculato discernimento pastorale consentirร il giusto equilibrio anche nella scelta delle soluzioni strutturali piรน adeguate nelle diverse Chiese Particolari, la CEI non mancherร di offrire il proprio sostegno, a tutti i livelli di propria competenza e in comunione con le Conferenze Episcopali Regionali.
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Un Paese che si muove
La nostra attenzione va, infine, al popolo al quale apparteniamo con affetto di Pastori e di cittadini. Vorremmo poterlo vedere piรน sereno, occupato nel lavoro, proiettato con fiducia verso il futuro, incoraggiato dalle prospettive dei giovani, lieto nellโintreccio di generazioni che si guardano con simpatia, fiducia, solidarietร . Gli indicatori che si leggono, purtroppo, non sembrano andare in questa direzione. Dallโinizio della crisi lโoccupazione รจ caduta del 4,8%, una delle contrazioni piรน rilevanti in Europa: i dati ricorrenti dicono che la fascia tra i 15 e i 24 anni in cerca di lavoro รจ prossima al 40% contro il 22% della media europea: in termini percentuali siamo i peggiori, subito prima della Bulgaria. Forte preoccupazione la esprimiamo anche per gli adulti che, una volta perso il lavoro, si trovano nella difficoltร a rientrarvi con grave danno per le proprie famiglie oltre che per la propria dignitร . Il peso della vita quotidiana, alla ricerca dei beni essenziali, diventa sempre piรน insostenibile, compreso il bene primario della casa. La povertร assoluta investe 1,5 milioni di famiglie, per un totale di 4 milioni di persone, il 6,8 della popolazione italiana! Mentre la platea dei poveri si allarga inglobando il ceto medio di ieri, la porzione della ricchezza cresce e si concentra sempre piรน nelle mani di pochi, purtroppo a volte anche attraverso la via della corruzione personale o di gruppo.
Le nostre parrocchie vedono le file di coloro che cercano un pasto alle nostre mense: sono stati ben 12 i milioni di pasti distribuiti nel 2015.
I responsabili della cosa pubblica, i diversi attori del mondo del lavoro, che cosa stanno facendo che non sia episodico ma strutturale? La Chiesa continuerร a fare tutto quanto le รจ possibile per stare accanto alla gente, mettendo in campo ogni risorsa: dalle forze di tantissimi volontari alle risorse dellโ8 per mille che, oltre a permettere un Clero totalmente disponibile, consente di venire incontro alle enormi richieste della caritร e del mantenimento delle opere pastorali.
Un altro fronte che ci interroga รจ quello della natalitร . Finalmente, dopo anni che lo richiamiamo, oggi perlomeno si parla di inverno demografico: lโimmagine โ seppur efficace โ non suscita perรฒ ancora la necessaria coscienza della gravitร . Ad oggi, si vedono segnali positivi di sostegno e promozione della famiglia che, oltre ad essere il grembo naturale della vita, รจ palestra di umanesimo, di virtรน civili, di socialitร e di educazione nellโintreccio di generazioni e di generi, primo ammortizzatore sociale. Tali segnali hanno, perรฒ, bisogno di essere incentivati e, soprattutto, di diventare strutturali.
I dati ย ISTAT rimangono impietosi: quelli del 2015 sono i dati peggiori dallโunitร dโItalia. Lo scorso anno, a fronte di 653.000 decessi, le nascite sono state 488.000, mentre 100.000 italiani hanno lasciato il Paese. La demografia รจ un indicatore decisivo dello stato di salute di un Paese, specialmente occidentale, dove lo sviluppo economico e lavorativo, insieme ad una cultura densa di ideali e valori, suscitano speranza nel domani e coraggio nel generare nuove vite, assumendo con fiducia la missione educativa dei figli. Che cosa sta facendo lo Stato perchรฉ si possa invertire la tendenza? Si avverte lโurgenza di una manovra fiscale coraggiosa, che dia finalmente equitร alle famiglie con figli a carico. Gli esperti dicono che la messa in atto del cosiddetto โfattore famigliaโ sarebbe giร un passo concreto e significativo.
Un terzo fantasma sta crescendo nel Paese: il gioco dโazzardo. La recente legge intima che il numero delle slot machine si riduca del 30% in quattro anni; in realtร รจ cresciuto del 10,6% in quattro mesi, salendo a 418.210. Negli ultimi sei anni, mentre fra la popolazione รจ salita la soglia della povertร , lโaffare-azzardo ha raggiunto il 350%, fino a 84 miliardi. A fronte di cosรฌ cospicui interessi a diversi livelli, chi sarร in grado di resistere alle pressioni delle lobby e intervenire in modo radicale? La ricaduta sociale della ludopatia รจ devastante per i singoli, che perdono il lavoro, rompono i rapporti familiari, diventano facile preda di altre dipendenze fino al suicidio, come ha affermato il Ministro della salute. I cittadini in che modo possono far sentire la propria volontร a fronte di problemi cosรฌ gravi che perdurano da troppo tempo, corrompendo modi di pensare e stili di vita? Possono, i problemi, essere scaricati solo sullโEuropa e sul mondo globale? La democrazia avanzata deve cercare, non solo tollerare, il dialogo. Esso deve essere praticato nella onestร degli atteggiamenti, nel rispetto di persone e istituzioni, alla ricerca di una sintesi alta e realistica.
ร su questi problemi che la gente vuole vedere il Parlamento impegnato senza distrazioni di energie e di tempo, perchรฉ questi sono i problemi veri del Paese, cioรจ del popolo. Per questo non si comprende come cosรฌ vasta enfasi ed energia sia stata profusa per cause che rispondono non tanto a esigenze โ giร per altro previste dallโordinamento giuridico โ ma a schemi ideologici. La recente approvazione della legge sulle Unioni civili, ad esempio, sancisce di fatto una equiparazione al matrimonio e alla famiglia, anche se si afferma che sono cose diverse: in realtร , le differenze sono solo dei piccoli espedienti nominalisti, o degli artifici giuridici facilmente aggirabili, in attesa del colpo finale โ cosรฌ giร si dice pubblicamente โ compresa anche la pratica dellโutero in affitto, che sfrutta il corpo femminile profittando di condizioni di povertร .
โLa famiglia si fonda sul matrimonio โ hanno dichiarato Papa Francesco e il Patriarca Kirill โ atto libero e fedele di amore di un uomo e una donna. (โฆ) Ci rammarichiamo che altre forme di convivenza siano ormai poste allo stesso livello di questa unione, mentre il concetto di paternitร e di maternitร , come vocazione particolare dellโuomo e della donna nel matrimonio (โฆ) viene estromesso dalla coscienza pubblicaโ[8]. โLa famiglia โ aveva giร ribadito il Santo Padre โ (รจ) fondamento della convivenza e rimedio contro lo sfaldamento socialeโ[9]. E ancora: โIl matrimonio tende ad essere visto come una mera forma di gratificazione affettiva che puรฒ costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilitร di ognunoโ[10]. In altra occasione aveva ribadito che la โcomplementarietร sta alla base del matrimonio e della famigliaโ[11], per cui โoccorre ribadire il diritto dei bambini a crescere in una famiglia, con papร e una mamma, capaci di creare insieme un ambiente idoneo al suo sviluppo e alla sua maturazione affettiva (โฆ). Con i bambini e i giovani non si puรฒ sperimentare. Non sono cavie da laboratorioโ[12]. E, a proposito della teoria del gender che รจ sempre alle porte in modo strisciante, il Pontefice ha piรน volte ripetuto che โรจ uno sbaglio della mente umanaโ, esprimendo anche il dubbio โse non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione che mira a cancellare la differenza sessuale perchรฉ non sa confrontarsi con essaโ[13].
Non si comprende come queste affermazioni, tanto chiare di Papa Francesco โ e ribadite a piรน riprese dai Vescovi โ passino costantemente sotto silenzio, come se mai fossero state pronunciate o scritte. Le facciamo nostre una volta di piรน, perchรฉ โ insieme con quelle che andremo ad approfondire in queste giornate di confronto fraterno โ possano tradursi in impegno fattivo.
Grazie, cari Confratelli per la vostra benevola attenzione, mentre invochiamo la luce dello Spirito e affidiamo i nostri lavori alla Santa Vergine e a San Giuseppe.
- [1] Lettera del Santo Padre al Presidente della Pontificia Commissione per lโAmerica Latina, 19.3.2016.
- [2] Amoris laetitia, n. 300.
- [3] Discorso del Santo Padre in occasione del conferimento del Premio Carlo Magno, 6.5.2016.
- [4] Id.
- [5] Dichiarazione congiunta del Santo Padre Francesco e di Sua Santitร Kirill, Cuba, 12.2.2016.
- [6] Laudato sรฌ, 123.
- [7] Presbyterorum ordinis, 7.
- [8] ย Dichiarazione congiunta, cit.
- [9] ย Papa Francesco, Discorso,19.7.2013.
- [10] Papa Francesco, Discorso ai Vescovi del Messico, 19.5.2014.
- [11] Papa Francesco, Discorso alla Congregazione per la Dottrina della Fede, 17.11.2015
- [12] Papa Francesco, Discorso alla Delegazione dellโUfficio Internazionale Cattolico dellโInfanzia, 11.4.2014.
- [13] Papa Francesco, Udienza Generale, 15.4.2015.
