Il Vangelo del Giorno, 18 maggio 2016, Mc 9, 30-37

Il testo ed il commento al Vangelo del 18 maggio 2016 – Mc 9, 30-37 – VII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II.

https://youtu.be/icc0XWv9MgI

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  • Colore liturgico: bianco

Le letture del giorno: Gc 4, 13-17; Sal 48; Mc 9, 38-40

Mc 9, 38-40
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

 

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Commento al Vangelo di Mc 9, 38-40

Commento a cura dei Monaci Benedettini

[ads2]Chi non è contro di noi è per noi.

Quando riteniamo di essere gli unici depositari della verità rischiamo di cadere nell’assolutismo e nel peggiore integralismo. Tutti gli altri, che non sono come noi e con noi, diventano i nostri avversari. Anche sul piano religioso si incorre spesso in tale rischio facendo così della propria fede un monopolio e della propria religiosità una setta.

Gli apostoli sono ben consapevoli di godere di particolari privilegi; è stato il loro maestro a chiamarli uno ad uno, ha dato loro il potere di scacciare i demòni e di compiere prodigi in suo nome. Ritengono perciò che nessun altro possa e debba ripetere le loro gesta e se altri lo fanno, stanno commettendo un abuso che bisogna reprimere subito. Questa la mentalità degli apostoli, ben diversa quella di Cristo. La sua è una missione universale che nessuno esclude. Si è definito luce del mondo e nessuno ha mai escluso dalla sua bontà e misericordia. Anzi, la sua predilezione è per i malati nel corpo e nello spirito, per i peccatori e per i lontani.

Sa cogliere in ciascuno ogni germe di bene e nessuno mai resta escluso dal suo amore. Si addolora quando deve costatare resistenze e rifiuti. Piange su Gerusalemme perché non lo ha riconosciuto come Messia e Figlio di Dio. Oggi prendendo lo spunto dalla ingiustificata indignazione dei suoi discepoli che hanno visto uno estraneo scacciare demòni egli proclama solennemente: «Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi». Così egli afferma l’universalità del suo mandato, la piena apertura al mondo e la serena visione del bene, che non può avere una fonte diversa da Dio stesso. San Giovanni ci detta la regola d’oro per riconoscere dove Egli si nasconde e si rivela: “Dov’è carità e amore lì c’è Dio”.

Questa verità ci apre ad un sano ecumenismo e ci consente di scoprire ciò che ci unisce più di ciò che ci divide. Sono ancora troppi coloro che riconoscono il bene solo se tinto di colori ben identificati e lo rifiutano se ritenuto estraneo alle proprie appartenenze. Dovremmo mai dimenticare che “chi non è contro di noi è con noi”.

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