Commento al Vangelo del 3 aprile 2016 – mons. Vincenzo Paglia

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19514745932_eaeae50df7_o[ads2]ย Questa domenica รจ particolarmente significativa in questo anno giubilare della misericordia. Il Vangelo ci riporta alla sera del giorno di Pasqua, nel cenacolo. Gesรน aveva trascorso quasi lโ€™intera giornata con due anonimi discepoli che se ne ritornavano tristi a Emmaus, loro villaggio. Il Vangelo di questa seconda domenica di Pasqua (Gv 20,19-31) ci riporta alla sera di quel giorno. Lโ€™evangelista narra che Gesรน, โ€œmentre erano chiuse le porteโ€ del luogo dove si trovavano i discepoli, entrรฒ e si fermรฒ in mezzo a loro. Glielo aveva detto durante lโ€™ultima cena: โ€œRitornerรฒ da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrร  piรน; voi invece mi vedrete, perchรฉ io vivo e voi pure vivreteโ€ (Gv 14,18-19). Ma non avevano capito e comunque non gli avevano creduto. Dalla sera di Pasqua inizia per loro una nuova comprensione di Gesรน. Essi vedono un Gesรน diverso, risuscitato, anche se รจ lo stesso di prima: nel suo corpo sono evidenti i segni dei chiodi e lo squarcio della lancia; essi stanno a dire che siamo allโ€™inizio della risurrezione (molti sono ancora oggi i corpi, segnati da ferite e da sofferenze, che aspettano una risurrezione).

Gesรน risorto รจ lรฌ, in mezzo ai suoi, per affidare loro la sua stessa missione: โ€œCome il Padre ha mandato me, anchโ€™io mando voiโ€ (Gv 20,21). Si tratta di unโ€™unica missione che parte dal Padre e attraverso Gesรน si trasmette ai discepoli: รจ la missione di portare al mondo la pace e il perdono. Fu una sera piena di gioia per quei dieci discepoli: avevano ritrovato il loro Signore. I due di Emmaus, tornati a Gerusalemme a sera inoltrata, aumentarono la letizia di tutti. Non cโ€™era perรฒ Tommaso, uomo disponibile e generoso; una volta sโ€™era dichiarato pronto a morire per Gesรน, anche se poi era fuggito assieme a tutti gli altri. Quando i dieci gli riferiscono: โ€œAbbiamo visto il Signore!โ€, Tommaso li fredda con la sua risposta: โ€œSe non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederรฒโ€ (v. 25). Dice subito: se non vedo. Poi aggiunge, considerando che anche gli occhi possono tradire (Tommaso non vuole certo far parte della numerosa schiera dei veggenti), una prova fisica anche un poโ€™ brutale: mettere il dito nel foro dei chiodi e la mano nello squarcio fatto nel petto. Tommaso non accetta il Vangelo dei dieci e resta, seppure con le sue ragioni, triste e senza speranza.

Dopo otto giorni, proprio come in questa domenica, mentre sono di nuovo insieme e Tommaso sta con loro, Gesรน torna. Le porte sono ancora una volta chiuse per paura; tutti la sentono, anche Tommaso: incredulitร  e paura vanno spesso insieme. Gesรน, dopo aver rivolto ancora una volta il saluto di pace, subito cerca con gli occhi Tommaso, lo chiama per nome e gli si accosta: โ€œMetti qua il tuo dito โ€“ gli dice โ€“ e guarda le mie mani. Accosta anche la tua mano e mettila nel mio costato; smetti di essere incredulo e diventa uomo di fedeโ€ (cfr. v. 27). Tommaso, davanti a Gesรน, ancora segnato dalla croce, non puรฒ far altro che confessare la sua fede: โ€œMio Signore e mio Dio!โ€. E Gesรน: โ€œPerchรฉ mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederannoโ€ (v. 29). รˆ la proclamazione dellโ€™ultima beatitudine del Vangelo, quella che sta a fondamento delle generazioni che da quel momento sino a oggi si uniranno al gruppo degli Undici. La fede, da quel momento in poi, non nasce dalla visione ma dallโ€™ascolto del Vangelo degli apostoli. Narra unโ€™antica leggenda che la mano destra di Tommaso rimase, sino alla sua morte, rossa di sangue. Il Signore, quasi raccogliendo la nostra poca fede, esorta ognuno di noi, come fece con Tommaso, a sporcarci le mani nelle ferite degli uomini, ad accostarci alle situazioni martoriate e abbandonate: la nostra incredulitร  รจ presa dal Signore e trasformata in amicizia e fonte di pace. Lโ€™ascolto del Vangelo e la caritร  sono la via della nostra beatitudine.

mons. Vincenzo Paglia

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II Domenica del Tempo di Pasqua

Gv 20, 19-31
Dal Vangelo secondo Giovanni

[ads2]La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesรน, stette in mezzo e disse loro: ยซPace a voi!ยป. Detto questo, mostrรฒ loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesรน disse loro di nuovo: ยซPace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voiยป. Detto questo, soffiรฒ e disse loro: ยซRicevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonatiยป.
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dรฌdimo, non era con loro quando venne Gesรน. Gli dicevano gli altri discepoli: ยซAbbiamo visto il Signore!ยป. Ma egli disse loro: ยซSe non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credoยป.
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesรน, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: ยซPace a voi!ยป. Poi disse a Tommaso: ยซMetti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!ยป. Gli rispose Tommaso: ยซMio Signore e mio Dio!ยป. Gesรน gli disse: ยซPerchรฉ mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!ยป.
Gesรน, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perchรฉ crediate che Gesรน รจ il Cristo, il Figlio di Dio, e perchรฉ, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 03 – 09 Aprile 2016
  • Tempo di Pasqua II, Colore bianco
  • Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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