Il testo ed il commento al Vangelo del 8 dicembre 2015 – Lc 1, 26-38, Immacolata Concezione – Anno I.
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Lc 1, 26-38 In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร della Galilea, chiamata Nร zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซRallรจgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป. C: Parola del Signore. - Pubblicitร - |
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Commenti al Vangelo di Lc 1, 26-38
Commento di Paolo Curtaz
[ads2]Luca riprende lo schema delle tante โannunciazioniโ presenti nella Bibbia. Poco importa come si siano svolti i fatti: cosรฌ Luca ce li racconta. E ci stupisce. Non la moglie dellโimperatore, o il premio Nobel per la medicina, non una donna manager dinamica dei nostri giorni, sceglie Dio, ma la piccola adolescente Mariam (la bella). A lei chiede di diventare la porta dโingresso per Dio nel mondo. Cosa direste se domattina vi arrivasse una figlia o una nipote adolescente dicendo: Dio mi ha chiesto di aiutarlo a salvare il mondo? Appunto. Invece Maria ci sta, ci crede e tutti noi non sappiamo se ridere o scuotere la testa davanti a tanta splendida incoscienza, tutti restiamo basiti (noi, razionali figli di Piero Angela) davanti alla sconcertante semplicitร di questo dialogo, davanti allโardire di una figlia di Sion che parla alla pari con lโAssoluto, che gli chiede spiegazioni e chiarimenti. Scegliere Nazareth, un paese occupato dallโImpero romano, ai confini della storia, ai margini della geografia del tempo, in unโepoca sprovvista di mezzi di comunicazione, per incarnarsi, ci rivela ancora una volta la logica di Dio, logica basata sullโessenziale, sul mistero, sulla profezia, sulla veritร di sรฉ, sui risultati imprevisti (e sconcertanti).
Commento dei giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)
La festa in cielo.
Sono due i motivi che ci inducono a rassicurare la nostra vita in mezzo alle vicende a volte piene di dubbi e incertezze: Dio mi vuole salvo. Egli non gode della mia dannazione eterna, nรฉ del mio abbandono del suo amore. Se dovessi smarrirmi nella vita, egli viene a cercarmi come farebbe un buon pastore per una pecorella che smarrisce. Ma alla fine chi รจ questo pastore? Eโ Dio stesso che attraverso il suo figlio viene a cercare lโumanitร . Gesรน il Cristo lascia il paradiso, le novantanove pecorelle, per cercare la centesima che รจ lโuomo, per cercare me, te, tutti, perchรฉ vuole condurre a conversione per poterci donare la vita eterna. San Paolo nella Lettera ai Romani prevede lโingresso in massa degli ebrei nella Chiesa e allora esulta per la grande festa che si celebrerร . Questa festa sarร completa quando tutta lโumanitร sarร riunita nel regno di Dio. Nella contemplazione della bellezza di Maria ci sentiamo presi come da una nostalgia di quella innocenza di nostri progenitori. Questa nostalgia susciti in tutti noi un desiderio sempre piรน vivo nel custodire la nostra vita nella fedeltร alle promesse battesimali e di purificare la nostra coscienza con i mezzi di misericordia che la Chiesa offre alla nostra debolezza. Ci guidi lโImmacolata nella via del pentimento per entrare pienamente e nellโAnno della Misericordia. Noi ne possiamo pregustare la dolcezza vivendo fedelmente la nostra fede fin da ora perchรฉ il regno di Dio รจ in mezzo a voi, dice Gesรน.

