Commento al Vangelo del 25 ottobre 2015 – mons. Angelo Sceppacerca

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Il commento di mons. Angelo Sceppacerca al Vangello della XXX domenica del Tempo ordinario, domenica 25 ottobre 2015.

[ads2]L’ultimo incontro prima di salire a Gerusalemme per la sua Pasqua. Prima c’erano stati gli incontri con degli sposi, con i bambini, con l’uomo ricco di beni; poi i dialoghi con i suoi e la richiesta di Giacomo e Giovanni; fino a questo mendicante cieco seduto lungo la strada. Gesรน si rapporta con tutti e in fondo questo miracolo ha una carica simbolica potente perchรฉ nella storia del cieco mendicante c’รจ in qualche modo la vicenda di ognuno, persino quella di Israele, che alla fine incontra la luce del Messia. Anche la preghiera del cieco รจ nostra, di ciascuno di noi.

Bartimeo รจ cieco, mendicante e siede al margine della strada. Gli รจ impossibile vedere, รจ chiuso alla realtร , รจ un quasi sepolto, uno mai venuto alla luce. Cieco dalla nascita รจ come dire mai nato. Il suo stile di vita รจ mendicare: deve chiedere tutto quello che gli serve e vive di quello che riceve. รˆ seduto ai margini, impotente a percorrerla; รจ fuori strada. Perรฒ puรฒ sentire e parlare. Quanto basta a capire che sta passando Gesรน e ora grida il suo Nome, il solo dato agli uomini per essere salvati. Gli gridano di tacere, ma non soffocano la sua voce. Anzi, si fa piรน forte, ripete il grido, non ha intenzione di rassegnarsi.

E Gesรน si ferma e si lascia avvicinare. Bartimeo vuole scampare da quella cecitร  e fa di tutto per agguantare la salvezza: getta il mantello (l’unica cosa che possiede), salta in piedi e va da Gesรน. Bartimeo sa l’essenziale: che รจ cieco e che desidera vedere. E quando Gesรน lo interroga: “Che cosa vuoi che io faccia per te?”, risponde con forza: “Maestro, che io veda di nuovo!”. Anche a Giacomo e Giovanni Gesรน aveva posto la stessa domanda, ma diversa era stata la loro richiesta. L’ha chiesto ai discepoli, l’ha chiesto al cieco nato; รจ come se Gesรน lo chiedesse anche a ciascuno di noi: “Cosa vuoi che io faccia per te?”. Diventar cristiani, in fondo รจ crescere educando i propri desideri, confrontandoli e conformandoli a quelli del Signore.

Il volto di Bartimeo รจ tramutato dopo l’incontro con Gesรน: ora ci vede, non รจ piรน cieco; va dietro a Gesรน, non aspetta che si fermino da lui; marcia per la strada, non sta piรน seduto ai bordi.

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Mons. Angelo Sceppacerca

XXX Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Dal Vangelo secondo Marco

[ads2] In quel tempo, mentre Gesรน partiva da Gรจrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timรจo, Bartimรจo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesรน Nazareno, cominciรฒ a gridare e a dire: ยซFiglio di Davide, Gesรน, abbi pietร  di me!ยป.
Molti lo rimproveravano perchรฉ tacesse, ma egli gridava ancora piรน forte: ยซFiglio di Davide, abbi pietร  di me!ยป.
Gesรน si fermรฒ e disse: ยซChiamatelo!ยป. Chiamarono il cieco, dicendogli: ยซCoraggio! ร€lzati, ti chiama!ยป. Egli, gettato via il suo mantello, balzรฒ in piedi e venne da Gesรน.
Allora Gesรน gli disse: ยซChe cosa vuoi che io faccia per te?ยป. E il cieco gli rispose: ยซRabbunรฌ, che io veda di nuovo!ยป. E Gesรน gli disse: ยซVa’, la tua fede ti ha salvatoยป. E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 25 – 31 ottobre 2015
  • Tempo Ordinario XXX, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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