Il terzo annunzio della passione (10,32-43) รจ immediatamente preceduto da questa breve sezione presentata nel vangelo liturgico. Apparentemente essa sembra concentrarsi sul rapporto con le ricchezze e la raccomandazione a fuggire dalla tentazione del possesso spasmodico e dalla cupidigia alienante. La buona notizia sottesa in questi versetti รจ molto piรน liberante di quanto lo sia l’utopia di vivere senza nessuna proprietร e senza legami.

La domanda lapidaria e scoraggiata dei discepoli potrebbe essere considerata la chiave di volta dell’intera pagina evangelica e lo spettro per comprendere anche il motivo del rifiuto del ricco: “E chi puรฒ salvarsi?” (v. 26). La logica totalmente sballata dei discepoli รจ ciรฒ che rende la sequela da difficile a impossibile. Il paradosso del cammello e della cruna dell’ago, variamente interpretato fin dall’antichitร , rivela l’assurda pretesa di potersi salvare da soli, di poter guadagnare la vita eterna attraverso la pratica legalistica dei comandamenti. Il tale che si presenta a Gesรน cerca la ricetta decisiva, il segreto nascosto per potersi sentire salvo. ร carico di beni, forse sovraccarico, e non riesce ad andare oltre, a superare quella cruna d’ago per poter entrare nel nuovo ordine del vangelo. Gesรน lo invita a andare e vendere. L’immagine del cammello (carico di beni) รจ molto vivida se paragonata a quel tale che dalle molte ricchezze รจ attanagliato. Sembra quasi che non sia lui a possederle, ma esse posseggono lui e lo bloccano. Gesรน incrocia il suo sguardo e gli rivolge la parola decisiva: va’ e vendi, poi, vieni e seguimi. Il Maestro buono lo invita a liberarsi dall’oppressione, lo vuole rendere padrone delle sue ricchezze e non schiavo. Solo con la decisione di rimettere i beni al piano loro destinato, chi li possiede puรฒ essere libero. La critica di Gesรน non รจ al denaro in sรฉ, alle ricchezze, ma a coloro che da esse si fanno accalappiare e vivono una vita da schiavi. I discepoli rimangono sbigottiti di fronte alla radicalitร della parola di Gesรน e del vangelo.
Gli Atti degli apostoli mostrano le diverse idee sulla povertร e condivisione dei beni presenti nelle prime comunitร cristiane. Nei racconti evangelici Gesรน non denuncia chi possiede, non allontana le persone ricche, ma aiuta a ricomprendere le giuste misure del rapporto fraterno e con Dio. I comandamenti citati da Gesรน riguardano solo la sfera comunitaria e non viene citata nessuna norma riguardante Dio. Il Padre รจ onorato giร all’interno di un corretto rapporto umano; il volto del Maestro che guarda ed ama colui che lo interroga ne รจ l’immagine plastica piรน pregnante. Gesรน non discrimina chi รจ ricco, nรฉ condanna a priori una qualche categoria di persone: salvarsi รจ impossibile agli uomini!
E allora? ร necessario cambiare la prospettiva dal “salvarsi” ad “essere salvati”. ร fondamentale riconoscere la dimensione del dono totale e gratuito di Dio, senza cadere nella tentazione di guadagnare la vita eterna come si รจ fatto coi beni posseduti. “Quanto รจ difficile per coloro che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio!”. Certo che รจ impossibile se si ritiene di potervi entrare con la stessa dinamica del guadagno e del possesso. L’osservazione finale di Pietro provoca la risposta risolutiva di Gesรน. Chi ha lasciato tutto e seguito il Maestro riceve il centuplo insieme a persecuzioni. Non si presenta un’assicurazione sulla vita nรฉ un tasso di interesse molto conveniente, ma si evidenzia quanto diventi ossigenante l’apertura al dono di Dio. ร notevolmente interessante notare che Gesรน non promette beni in un tempo futuro e procrastinabile, ma “giร ora”. E questo non รจ detto ad una piccola cerchia elitaria di persone, ma a tutti coloro che lasciano tutto per seguirlo, per stargli dietro nella via verso Gerusalemme. Il discorso รจ mirato alla croce, al dono totale di sรฉ, alla volontaria e generosa condivisione della sorte del Maestro che non rifiuta di passare per la strettoia della croce per giungere alla vita. Egli stesso nella croce lascia tutto, abbandona tutto e rimane spoglio per poter abbracciare meglio la gioia della vita eterna.
- Pubblicitร -
Fonte: Qumran
XXVIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B
- Colore liturgico: verde
- Sap 7, 7-11; Sal.89; Eb 4, 12-13; Mc 10, 17-30.
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesรน andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandรฒ: ยซMaestro buono, che cosa devo fare per avere in ereditร la vita eterna?ยป. Gesรน gli disse: ยซPerchรฉ mi chiami buono? Nessuno รจ buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”ยป.
Egli allora gli disse: ยซMaestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezzaยป. Allora Gesรน fissรฒ lo sguardo su di lui, lo amรฒ e gli disse: ยซUna cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!ยป. Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andรฒ rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesรน, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: ยซQuanto รจ difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!ยป. I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesรน riprese e disse loro: ยซFigli, quanto รจ difficile entrare nel regno di Dio! ร piรน facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dioยป. Essi, ancora piรน stupiti, dicevano tra loro: ยซE chi puรฒ essere salvato?ยป. Ma Gesรน, guardandoli in faccia, disse: ยซImpossibile agli uomini, ma non a Dio! Perchรฉ tutto รจ possibile a Dioยป.
Pietro allora prese a dirgli: ยซEcco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguitoยป. Gesรน gli rispose: ยซIn veritร io vi dico: non c’รจ nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva giร ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrร ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 11 – 17 ottobre 2015
- Tempo Ordinario XXVIII, Colore verde
- Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
