“La Parola di Dio“, canale YouTube del prolifico Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, 20 settembre.
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[ads2]Dio e Io: la presenza o meno di una semplice consonante cambia la vita, trasforma i nostri comportamenti e modifica profondamente il cuore.
“Il figlio dell’uomo – dice il Vangelo – il figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno” Gesรน parla di croce, di dolore, di morte, di vita donato, di amore, e i discepoli invece parlano di altro. “Discutevano tra loro di chi fosse il piรน grande” – annota il Vangelo. Parlano di Dio senza la consonante D. C’รจ da stabilire tra loro delle gerarchie e poteri. Davvero una grande distanza tra il Maestro e i discepoli.
Davvero una grande distanza tra Cristo e noi. La nostra mente รจ occupata da sogni di gloria, una sfrenata corsa all’ambizione, al desiderio di esser sugli altari, fumigati con l’incenso e riveriti, pronti a salire sul podio degli onori, ricercando il centro del cerchio e raccogliendo a piene mani applausi e consensi. Parliamo di Dio senza la consonante D.
Cristo ci invita a rovesciare questa gerarchia, mettendo al centro chi รจ piccolo e fragile. “Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo e il servo di tutti”. Scegliere la periferia, iniziare dal basso e rimanerci,costruire la tenda del nostro vivere in mezzo a vite che vivono in tenda, educando alla dignitร e rispetto degli altri.
“Da che cosa derivano le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? – dice san Giacomo nella seconda Lettura. Non vengono forse dalle vostre passioni che combattono nelle vostre membra? Tramate e non riuscite a possedere e uccidete: invidiate e non riuscite ad ottenere, combattete e fate guerra! Non avete perchรฉ non chiedete: e non ottenete perchรฉ chiedete male, per spendere per i vostri piaceri” Una immagine dei nostri tempi! Incredibile.
Rimettiamo allora quella consonante D davanti alla parola io.
XXV Domenica del Tempo Ordinario – Anno B
- Colore liturgico: bianco
- Sap 2, 12.17-20; Sal.53; Gc 3,16 – 4,3; Mc 9, 30-37
Dal Vangelo secondo Marco
[ads2]In quel tempo, Gesรน e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: ยซIl Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerร ยป. Essi perรฒ non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafร rnao. Quando fu in casa, chiese loro: ยซDi che cosa stavate discutendo per la strada?ยป. Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse piรน grande. Sedutosi, chiamรฒ i Dodici e disse loro: ยซSe uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tuttiยป.
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: ยซChi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandatoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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- 20 – 26 Settembre 2015
- Tempo Ordinario XXV, Colore verde
- Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
