don Ezechiele Pasotti commenta il Vangelo del 16 agosto 2015

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don Ezechiele Pasotti commenta il Vangelo del 19 aprile 2015

Nella 20.ma Domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci presenta il Vangelo in cui Gesรน, tra le mormorazioni della gente, ribadisce di essere il pane vivo disceso dal cielo:

โ€œChi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterรฒ nell’ultimo giorno. Perchรฉ la mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevandaโ€.
โ€œLa mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevandaโ€.

Su questo brano evangelico, ascoltiamo il commento di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario โ€œRedemptoris Materโ€ di Roma:

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[ads2] Il segno e la parola del Signore in questo capitolo sesto del Vangelo di S. Giovanni, hanno suscitato la mormorazione da parte dei Giudei che non vogliono essere scomodati nei loro schemi religiosi: pensano di avere fede e di non aver bisogno dโ€™altro. Ora la mormorazione sfocia in โ€œaspra discussioneโ€: โ€œCome puรฒ costui darci la sua carne da mangiare?โ€. Ma Gesรน continua il suo annuncio: โ€œIn veritร , in veritร  io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterรฒ nell’ultimo giorno. Perchรฉ la mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevandaโ€. Che cosโ€™รจ questo โ€œmangiare la carne del Figlio dellโ€™uomoโ€, questo pane che dร  la vita eterna? Allโ€™uomo si dร  troppo poco โ€“ ci ha detto Benedetto XVI โ€“ se non gli si dร  Dio. Lโ€™uomo ha bisogno di Dio. Ma per accogliere Dio nel proprio cuore, lโ€™uomo ha bisogno di sciogliere il suo cuore da una catena: quella dei suoi progetti, della sua volontร . La tentazione quotidiana dellโ€™uomo รจ invece proprio quella di ridurre Dio alla propria misura, di mettere Dio a suo servizio. Questa รจ la nostra crisi religiosa costante: trovare il modo di piegare Dio a questo. Gesรน viene a portarci la volontร  del Padre, non una volontร  contro di noi, che disprezza la nostra fatica quotidiana, ma la rivelazione di un amore che ci ha creato per innalzarci a Dio, a misura del cuore di Dio.

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