Nella 18.ma domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci presenta il Vangelo in cui la folla, dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, si mette in cerca di Gesรน e lo trova di lร dal mare. Il Signore dice:
ยซVoi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziatiยป.
Su questo brano evangelico, ascoltiamo il commento di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario โRedemptoris Materโ di Roma:
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[ads2] Se conoscessimo il dono di Dio! La folla, che ha gustato il pane e i pesci della moltiplicazione compiuta dal Signore, va alla ricerca di Gesรน per farlo re. Gesรน li accoglie con una parola di veritร , pronunciata con tutta lโautoritร divina: โIn veritร , in veritร io vi dico: voi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darร โ. Nel cuore dellโuomo cโรจ una fame profonda, non fame di pane, ma di parola di Dio, di vita che non muore. Eโ a questa fame che Dio provvede. Eโ questa fame che Gesรน vuole risvegliare nel cuore del suo popolo e in noi. Ma noi invece ci accontentiamo di surrogati, di riempire lo stomaco e basta. Gesรน ha posto un segno per strapparci da questa menzogna: โQuesta รจ l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandatoโ. Il segno illumina la missione di Gesรน, inviato dal Padre: โIo sono il pane della vita; chi viene a me non avrร fame e chi crede in me non avrร sete, mai!โ. Ecco la dimensione divina dellโuomo! Ecco perchรฉ lโuomo โ tu ed io โ siamo stati creati: non per essere saziati di pane che perisce, per riempirci di cose, di case, per assicurarci la vita quiโฆ, ma per entrare liberamente in una relazione dโamore con Cristo, in una relazione sponsale con Dio. Che il pane di vita a cui oggi siamo invitati a partecipare risvegli la nostra fede: โSignore, dacci sempre questo paneโ.
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Fonte: Radio Vaticana

