Papa Francesco – Udienza Generale del 8 aprile 2015 in mp3 e video

Data:

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UDIENZA GENERALE

Piazza San Pietro
Mercoledรฌ, 8 aprile 2015

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La Famiglia – 9. I Bambini (II)

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

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Nelle catechesi sulla famiglia completiamo oggi la riflessione sui bambini, che sono il frutto piรน bello della benedizione che il Creatore ha dato allโ€™uomo e alla donna. Abbiamo giร  parlato del grande dono che sono i bambini, oggi dobbiamo purtroppo parlare delle โ€œstorie di passioneโ€ che vivono molti di loro.

Tanti bambini fin dallโ€™inizio sono rifiutati, abbandonati, derubati della loro infanzia e del loro futuro. Qualcuno osa dire, quasi per giustificarsi, che รจ stato un errore farli venire al mondo. Questo รจ vergognoso! Non scarichiamo sui bambini le nostre colpe, per favore! I bambini non sono mai โ€œun erroreโ€. La loro fame non รจ un errore, come non lo รจ la loro povertร , la loro fragilitร , il loro abbandono โ€“ tanti bambini abbandonati per le strade; e non lo รจ neppure la loro ignoranza o la loro incapacitร  โ€“ tanti bambini che non sanno cosa รจ una scuola. Semmai, questi sono motivi per amarli di piรน, con maggiore generositร . Che ne facciamo delle solenni dichiarazioni dei diritti dellโ€™uomo e dei diritti del bambino, se poi puniamo i bambini per gli errori degli adulti?

https://youtu.be/SC7LSNa0bes

[ads2] Coloro che hanno il compito di governare, di educare, ma direi tutti gli adulti, siamo responsabili dei bambini e di fare ciascuno ciรฒ che puรฒ per cambiare questa situazione. Mi riferisco alla โ€œpassioneโ€ dei bambini. Ogni bambino emarginato, abbandonato, che vive per strada mendicando e con ogni genere di espedienti, senza scuola, senza cure mediche, รจ un grido che sale a Dio e che accusa il sistema che noi adulti abbiamo costruito. E purtroppo questi bambini sono preda dei delinquenti, che li sfruttano per indegni traffici o commerci, o addestrandoli alla guerra e alla violenza. Ma anche nei Paesi cosiddetti ricchi tanti bambini vivono drammi che li segnano in modo pesante, a causa della crisi della famiglia, dei vuoti educativi e di condizioni di vita a volte disumane. In ogni caso sono infanzie violate nel corpo e nellโ€™anima. Ma nessuno di questi bambini รจ dimenticato dal Padre che รจ nei cieli! Nessuna delle loro lacrime va perduta! Come neppure va perduta la nostra responsabilitร , la responsabilitร  sociale delle persone, di ognuno di noi, e dei Paesi.

Una volta Gesรน rimproverรฒ i suoi discepoli perchรฉ allontanavano i bambini che i genitori gli portavano, perchรฉ li benedicesse. Eโ€™ commovente la narrazione evangelica: ยซAllora gli furono portati dei bambini perchรฉ imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono. Gesรน perรฒ disse: โ€œLasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi รจ come loro, infatti, appartiene il regno dei cieliโ€. E, dopo avere imposto loro le mani, andรฒ via di lร ยป (Mt 19,13-15). Che bella questa fiducia dei genitori, e questa risposta di Gesรน! Come vorrei che questa pagina diventasse la storia normale di tutti i bambini! Eโ€™ vero che grazie a Dio i bambini con gravi difficoltร  trovano molto spesso genitori straordinari, pronti ad ogni sacrificio e ad ogni generositร . Ma questi genitori non dovrebbero essere lasciati soli! Dovremmo accompagnare la loro fatica, ma anche offrire loro momenti di gioia condivisa e di allegria spensierata, perchรฉ non siano presi solo dalla routine terapeutica.

Quando si tratta dei bambini, in ogni caso, non si dovrebbero sentire quelle formule da difesa legale dโ€™ufficio, tipo: โ€œdopo tutto, noi non siamo un ente di beneficenzaโ€; oppure: โ€œnel proprio privato, ognuno รจ libero di fare ciรฒ che vuoleโ€; o anche: โ€œci spiace, non possiamo farci nullaโ€. Queste parole non servono quando si tratta dei bambini.

Troppo spesso sui bambini ricadono gli effetti di vite logorate da un lavoro precario e malpagato, da orari insostenibili, da trasporti inefficientiโ€ฆ Ma i bambini pagano anche il prezzo di unioni immature e di separazioni irresponsabili: essi sono le prime vittime; subiscono gli esiti della cultura dei diritti soggettivi esasperati, e ne diventano poi i figli piรน precoci. Spesso assorbono violenza che non sono in grado di โ€œsmaltireโ€, e sotto gli occhi dei grandi sono costretti ad assuefarsi al degrado.

Anche in questa nostra epoca, come in passato, la Chiesa mette la sua maternitร  al servizio dei bambini e delle loro famiglie. Ai genitori e ai figli di questo nostro mondo porta la benedizione di Dio, la tenerezza materna, il rimprovero fermo e la condanna decisa. Con i bambini non si scherza!

Pensate che cosa sarebbe una societร  che decidesse, una volta per tutte, di stabilire questo principio: โ€œEโ€™ vero che non siamo perfetti e che facciamo molti errori. Ma quando si tratta dei bambini che vengono al mondo, nessun sacrificio degli adulti sarร  giudicato troppo costoso o troppo grande, pur di evitare che un bambino pensi di essere uno sbaglio, di non valere niente e di essere abbandonato alle ferite della vita e alla prepotenza degli uominiโ€. Come sarebbe ย bella una societร  cosรฌ! Io dico che a questa societร , molto sarebbe perdonato, dei suoi innumerevoli errori. Molto, davvero.

Il Signore giudica la nostra vita ascoltando quello che gli riferiscono gli angeli dei bambini, angeli che โ€œvedono sempre il volto del Padre che รจ nei cieliโ€ (cfr Mt 18,10). Domandiamoci sempre: che cosa racconteranno a Dio, di noi, questi angeli dei bambini?

* * *

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Sono lieto di accogliere i ragazzi della professione di fede di Milano e gli adolescenti della diocesi di Cremona: vi esorto a vivere sempre la fede con entusiasmo e a non perdere la speranza nel Signore Risorto, che riempie di gioia e di felicitร  la nostra vita. Saluto i Diaconi della Compagnia di Gesรน e i religiosi redentoristi, esortando ciascuno a testimoniare lโ€™amore di Gesรน e la fedeltร  alla Chiesa. Saluto le Associazioni e i gruppi parrocchiali, in particolare i fedeli di Canosa di Puglia, in occasione dellโ€™anno giubilare del patrono San Sabino.

Porgo un particolare pensiero ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Lโ€™annuncio pasquale continui a farci ardere il cuore nel petto, come ai discepoli di Emmaus: cari giovani, solo il Signore Gesรน puรฒ rispondere completamente alle aspirazioni di felicitร  e di bene nella vostra vita; cari ammalati, non cโ€™รจ consolazione piรน bella alla vostra sofferenza della certezza della Risurrezione di Cristo; e voi, cari sposi novelli, vivete il vostro matrimonio in concreta adesione a Cristo e agli insegnamenti del Vangelo.

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Fonte: Radio Vaticana via FeedRss

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