โNon si puรฒ vivere la Pasqua senza entrare nel misteroโ, โsenza adorareโ. Cosรฌ Papa Francesco, in San Pietro, per la Veglia del Sabato Santo. Nella sua omelia ha sottolineato la necessitร di andare oltre le proprie โsicurezzeโ, lโegoismo, โlโindifferenzaโ, la โpigriziaโ per poter โvegliareโ e ascoltare, โin silenzioโ, la voce di Dio che con il suo amore ha fatto โpassare il popolo attraverso il Mar Rossoโ; e โGesรน attraverso lโabisso della morte e degli inferiโ. Massimiliano Menichetti:[ads1]
โSiamo qui per entrare nel Mistero che Dio ha compiuto con la sua veglia dโamoreโ. Cosรฌ il Papa in una Basilica immersa nella solennitร profumata d’incenso, scaldata dai canti e illuminata dalle fiamme di circa settemila lumini. Una โnotte di vegliaโ ha rimarcato il Pontefice, di attesa, nella certezza che il โSignoreโ custodisce il suo popolo. Notte che vissero i discepoli e le discepole di Gesรน provando โdoloreโ e โangosciaโ. Il Papa ha indicato proprio le donne che allโalba andarono al Sepolcro e per prime videro Gesรน una volta entrate.
โNon si puรฒ vivere la Pasqua senza entrare nel mistero. Non รจ un fatto intellettuale, non รจ solo conoscere, leggereโฆ Eโ di piรน, รจ molto di piรน!ย โEntrare nel misteroโ significa capacitร di stupore, di contemplazione; capacitร di ascoltare il silenzio e sentire il sussurro di un filo di silenzio sonoro in cui Dio ci parla (cfr 1 Re 19,12)โ.
โEntrare nel mistero โ ha detto – ci chiede di non avere paura della realtร : non chiudersi in sรฉ stessi, non fuggire davanti a ciรฒ che non comprendiamo, non chiudere gli occhi davanti ai problemi, non negarli, non eliminare gli interrogativiโฆโ.
โEntrare nel mistero significa andare oltre le proprie comode sicurezze, oltre la pigrizia e lโindifferenza che ci frenano, e mettersi alla ricerca della veritร , della bellezza e dellโamore, cercare un senso non scontato, una risposta non banale alle domande che mettono in crisi la nostra fede, la nostra fedeltร e la nostra ragioneโ.
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โPer entrare nel mistero โ ha poi aggiunto – ci vuole umiltร โ.
โLโumiltร di abbassarsi, di scendere dal piedestallo del nostro io tanto orgoglioso, della nostra presunzione; lโumiltร di ridimensionarsi, riconoscendo quello che effettivamente siamo: delle creature, con pregi e difetti, dei peccatori bisognosi di perdono. Per entrare nel mistero ci vuole questo abbassamento che รจ impotenza, svuotamento delle proprie idolatrieโฆ adorazione. Senza adorare non si puรฒ entrare nel misteroโ.
Le discepole di Gesรน โ ha aggiunto โ โvegliaronoโ con โla Vergine Madreโ, le aiutรฒ a non perdere โla fede e la speranzaโ. Impariamo da loro โ ha concluso – โa vegliare con Dio e con Maria, nostra Madre, per entrare nel Mistero che ci fa passare dalla morte alla vitaโ.
Vita riflessa e affermata in tutta la liturgia in San Pietro, densa di simboli di purificazione e rinascita come fuoco e acqua. Notte in cui Francesco ha battezzato e cresimato dieci catecumeni adulti, uomini e donne, per metร italiani e altri provenienti da Cambogia, Albania, Portogallo. Notte in cui si รจ lavata con forza la Preghiera universale per i perseguitati e per quanti lavorano per la pace.
https://youtu.be/0lEgKAChVvQ
- Fonte ยฉ Copyright 2015 – Libreria Editrice Vaticana
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Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
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