Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di 20 nuovi Cardinali e per il voto su alcune cause di Canonizzazione, 14.02.2015

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Alle ore 11 di questa mattina, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Francesco ha tenuto un Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di 20 nuovi Cardinali, per lโ€™imposizione della berretta, la consegna dellโ€™anello e lโ€™assegnazione del Titolo o Diaconia. Al termine del rito il Papa ha tenuto, altresรฌ, Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione di tre Beate.

In apertura di Concistoro, il Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Dominique Mamberti, primo tra i nuovi Cardinali, ha rivolto al Papa un indirizzo di saluto e gratitudine, a nome di tutti i neo-porporati.

La celebrazione รจ iniziata con il saluto, lโ€™orazione e la lettura dellโ€™Epistola: lโ€™inno alla caritร  della Prima Lettera di san Paolo ai Corinzi (1 Cor 12,31 – 13,13). Quindi il Papa ha tenuto la sua omelia.

Il Santo Padre ha letto poi la formula di creazione e ha proclamato solennemente i nomi dei nuovi Cardinali, annunciandone lโ€™Ordine presbiterale o diaconale.

Il Rito รจ proseguito con la professione di fede dei nuovi Cardinali davanti al popolo di Dio e il giuramento di fedeltร  e obbedienza a Papa Francesco e ai Suoi successori.

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I nuovi Cardinali, secondo lโ€™ordine di creazione, si sono inginocchiati poi dinanzi al Santo Padre che ha imposto loro lo zucchetto e la berretta cardinalizia, ha consegnato lโ€™anello e ha assegnato a ciascuno una chiesa di Roma quale segno di partecipazione alla sollecitudine pastorale del Papa nellโ€™Urbe. Dopo la consegna della Bolla di creazione cardinalizia e di assegnazione del Titolo o della Diaconia, il Santo Padre Francesco ha scambiato con ciascun neo Cardinale lโ€™abbraccio di pace.

Tra i nuovi Cardinali creati questa mattina, non era presente in Basilica – a motivo dellโ€™et avanzata – il Cardinale Josรฉ de Jesรบs Pimiento Rodrรญguez, Arcivescovo emerito di Manizales, al quale la berretta cardinalizia verrร  consegnata in Colombia.

Al Concistoro Ordinario Pubblico di questa mattina nella Basilica di San Pietro era presente, accanto ai Cardinali dellโ€™Ordine dei Vescovi, il Papa emerito Benedetto XVI.

Di seguito riportiamo lโ€™omelia che il Santo Padre Francesco ha pronunciato nel corso del Concistoro:

Omelia del Santo Padre

Cari Fratelli Cardinali,

quella cardinalizia รจ certamente una dignitร , ma non รจ onorifica. Lo dice giร  il nome โ€“ “cardinale” โ€“ che evoca il “cardine”; dunque non qualcosa di accessorio, di decorativo, che faccia pensare a una onorificenza, ma un perno, un punto di appoggio e di movimento essenziale per la vita della comunitร . Voi siete “cardini” e siete incardinati nella Chiesa di Roma, che ยซpresiede alla comunione universale della caritร ยป (Conc. Ecum. Vat. II, Cost. Lumen gentium, 13; cfr Ign. Ant., Ad Rom., Prologo).

Nella Chiesa ogni presidenza proviene dalla caritร , deve esercitarsi nella caritร  e ha come fine la caritร . Anche in questo la Chiesa che รจ in Roma svolge un ruolo esemplare: come essa presiede nella caritร , cosรฌ ogni Chiesa particolare รจ chiamata, nel suo ambito, a presiedere nella caritร .

Perciรฒ penso che lโ€™”inno alla caritร ” della Prima Lettera di san Paolo ai Corinzi possa essere la parola-guida per questa celebrazione e per il vostro ministero, in particolare per quelli tra voi che oggi entrano a far parte del Collegio cardinalizio. E ci farร  bene lasciarci guidare, io per primo e voi con me, dalle parole ispirate dellโ€™apostolo Paolo, in particolare lร  dove egli elenca le caratteristiche della caritร . Ci aiuti in questo ascolto la nostra Madre Maria. Lei ha dato al mondo Colui che รจ “la Via migliore di tutte” (cfr 1 Cor 12,31): Gesรน, Caritร  incarnata; ci aiuti ad accogliere questa Parola e a camminare sempre su questa Via. Ci aiuti col suo atteggiamento umile e tenero di madre, perchรฉ la caritร , dono di Dio, cresce dove ci sono umiltร  e tenerezza.

Anzitutto san Paolo ci dice che la caritร  รจ ยซmagnanimaยป e ยซbenevolaยป. Quanto piรน si allarga la responsabilitร  nel servizio alla Chiesa, tanto piรน deve allargarsi il cuore, dilatarsi secondo la misura del cuore di Cristo. Magnanimitร  รจ, in un certo senso, sinonimo di cattolicitร : รจ saper amare senza confini, ma nello stesso tempo fedeli alle situazioni particolari e con gesti concreti. Amare ciรฒ che รจ grande senza trascurare ciรฒ che รจ piccolo; amare le piccole cose nellโ€™orizzonte delle grandi, perchรฉ “Non coerceri a maximo, contineri tamen a minimo divinum est“. Saper amare con gesti benevoli. Benevolenza รจ lโ€™intenzione ferma e costante di volere il bene sempre e per tutti, anche per quelli che non ci vogliono bene.

Lโ€™apostolo dice poi che la caritร  ยซnon รจ invidiosa, non si vanta, non si gonfia dโ€™orgoglioยป. Questo รจ davvero un miracolo della caritร , perchรฉ noi esseri umani โ€“ tutti, e in ogni etร  della vita โ€“ siamo inclinati allโ€™invidia e allโ€™orgoglio dalla nostra natura ferita dal peccato. E anche le dignitร  ecclesiastiche non sono immuni da questa tentazione. Ma proprio per questo, cari Fratelli, puรฒ risaltare ancora di piรน in noi la forza divina della caritร , che trasforma il cuore, cosรฌ che non sei piรน tu che vivi, ma Cristo vive in te. E Gesรน รจ tutto amore.

Inoltre, la caritร  ยซnon manca di rispetto, non cerca il proprio interesseยป. Questi due tratti rivelano che chi vive nella caritร  รจ de-centrato da sรฉ. Chi รจ auto-centrato manca inevitabilmente di rispetto, e spesso non se ne accorge, perchรฉ il “rispetto” รจ proprio la capacitร  di tenere conto dellโ€™altro, di tenere conto della sua dignitร , della sua condizione, dei suoi bisogni. Chi รจ auto-centrato cerca inevitabilmente il proprio interesse, e gli sembra che questo sia normale, quasi doveroso. Tale “interesse” puรฒ anche essere ammantato di nobili rivestimenti, ma sotto sotto รจ sempre il “proprio interesse”. Invece la caritร  ti de-centra e ti pone nel vero centro che รจ solo Cristo. Allora sรฌ, puoi essere una persona rispettosa e attenta al bene degli altri.

La caritร , dice Paolo, ยซnon si adira, non tiene conto del male ricevutoยป. Al pastore che vive a contatto con la gente non mancano le occasioni di arrabbiarsi. E forse ancora di piรน rischiamo di adirarci nei rapporti tra noi confratelli, perchรฉ in effetti noi siamo meno scusabili. Anche in questo รจ la caritร , e solo la caritร , che ci libera. Ci libera dal pericolo di reagire impulsivamente, di dire e fare cose sbagliate; e soprattutto ci libera dal rischio mortale dellโ€™ira trattenuta, “covata” dentro, che ti porta a tenere conto dei mali che ricevi. No. Questo non รจ accettabile nellโ€™uomo di Chiesa. Se pure si puรฒ scusare unโ€™arrabbiatura momentanea e subito sbollita, non altrettanto per il rancore. Dio ce ne scampi e liberi!

La caritร  โ€“ aggiunge lโ€™Apostolo โ€“ ยซnon gode dellโ€™ingiustizia ma si rallegra della veritร ยป. Chi รจ chiamato nella Chiesa al servizio del governo deve avere un forte senso della giustizia, cosรฌ che qualunque ingiustizia gli risulti inaccettabile, anche quella potesse essere vantaggiosa per lui o per la Chiesa. E nello stesso tempo ยซsi rallegra della veritร ยป: che bella questa espressione! Lโ€™uomo di Dio รจ uno che รจ affascinato dalla veritร  e che la trova pienamente nella Parola e nella Carne di Gesรน Cristo. Lui รจ la sorgente inesauribile della nostra gioia. Che il popolo di Dio possa sempre trovare in noi la ferma denuncia dellโ€™ingiustizia e il servizio gioioso della veritร .

Infine, la caritร  ยซtutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopportaยป. Qui cโ€™รจ, in quattro parole, un programma di vita spirituale e pastorale. Lโ€™amore di Cristo, riversato nei nostri cuori dallo Spirito Santo, ci permette di vivere cosรฌ, di essere cosรฌ: persone capaci di perdonare sempre; di dare sempre fiducia, perchรฉ piene di fede in Dio; capaci di infondere sempre speranza, perchรฉ piene di speranza in Dio; persone che sanno sopportare con pazienza ogni situazione e ogni fratello e sorella, in unione con Gesรน, che ha sopportato con amore il peso di tutti i nostri peccati.

Cari Fratelli, tutto questo non viene da noi, ma da Dio. Dio รจ amore e compie tutto questo, se siamo docili allโ€™azione del suo Santo Spirito. Ecco allora come dobbiamo essere: incardinati e docili. Piรน veniamo incardinati nella Chiesa che รจ in Roma e piรน dobbiamo diventare docili allo Spirito, perchรฉ la caritร  possa dare forma e senso a tutto ciรฒ che siamo e che facciamo. Incardinati nella Chiesa che presiede nella caritร , docili allo Spirito Santo che riversa nei nostri cuori lโ€™amore di Dio (cfr Rm 5,5). Cosรฌ sia.

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