Alle ore 11 di questa mattina, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Francesco ha tenuto un Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di 20 nuovi Cardinali, per lโimposizione della berretta, la consegna dellโanello e lโassegnazione del Titolo o Diaconia. Al termine del rito il Papa ha tenuto, altresรฌ, Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione di tre Beate.
In apertura di Concistoro, il Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Dominique Mamberti, primo tra i nuovi Cardinali, ha rivolto al Papa un indirizzo di saluto e gratitudine, a nome di tutti i neo-porporati.
La celebrazione รจ iniziata con il saluto, lโorazione e la lettura dellโEpistola: lโinno alla caritร della Prima Lettera di san Paolo ai Corinzi (1 Cor 12,31 – 13,13). Quindi il Papa ha tenuto la sua omelia.
Il Santo Padre ha letto poi la formula di creazione e ha proclamato solennemente i nomi dei nuovi Cardinali, annunciandone lโOrdine presbiterale o diaconale.
Il Rito รจ proseguito con la professione di fede dei nuovi Cardinali davanti al popolo di Dio e il giuramento di fedeltร e obbedienza a Papa Francesco e ai Suoi successori.
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I nuovi Cardinali, secondo lโordine di creazione, si sono inginocchiati poi dinanzi al Santo Padre che ha imposto loro lo zucchetto e la berretta cardinalizia, ha consegnato lโanello e ha assegnato a ciascuno una chiesa di Roma quale segno di partecipazione alla sollecitudine pastorale del Papa nellโUrbe. Dopo la consegna della Bolla di creazione cardinalizia e di assegnazione del Titolo o della Diaconia, il Santo Padre Francesco ha scambiato con ciascun neo Cardinale lโabbraccio di pace.
Tra i nuovi Cardinali creati questa mattina, non era presente in Basilica – a motivo dellโet avanzata – il Cardinale Josรฉ de Jesรบs Pimiento Rodrรญguez, Arcivescovo emerito di Manizales, al quale la berretta cardinalizia verrร consegnata in Colombia.
Al Concistoro Ordinario Pubblico di questa mattina nella Basilica di San Pietro era presente, accanto ai Cardinali dellโOrdine dei Vescovi, il Papa emerito Benedetto XVI.
Di seguito riportiamo lโomelia che il Santo Padre Francesco ha pronunciato nel corso del Concistoro:
Cari Fratelli Cardinali,
quella cardinalizia รจ certamente una dignitร , ma non รจ onorifica. Lo dice giร il nome โ “cardinale” โ che evoca il “cardine”; dunque non qualcosa di accessorio, di decorativo, che faccia pensare a una onorificenza, ma un perno, un punto di appoggio e di movimento essenziale per la vita della comunitร . Voi siete “cardini” e siete incardinati nella Chiesa di Roma, che ยซpresiede alla comunione universale della caritร ยป (Conc. Ecum. Vat. II, Cost. Lumen gentium, 13; cfr Ign. Ant., Ad Rom., Prologo).
Nella Chiesa ogni presidenza proviene dalla caritร , deve esercitarsi nella caritร e ha come fine la caritร . Anche in questo la Chiesa che รจ in Roma svolge un ruolo esemplare: come essa presiede nella caritร , cosรฌ ogni Chiesa particolare รจ chiamata, nel suo ambito, a presiedere nella caritร .
Perciรฒ penso che lโ”inno alla caritร ” della Prima Lettera di san Paolo ai Corinzi possa essere la parola-guida per questa celebrazione e per il vostro ministero, in particolare per quelli tra voi che oggi entrano a far parte del Collegio cardinalizio. E ci farร bene lasciarci guidare, io per primo e voi con me, dalle parole ispirate dellโapostolo Paolo, in particolare lร dove egli elenca le caratteristiche della caritร . Ci aiuti in questo ascolto la nostra Madre Maria. Lei ha dato al mondo Colui che รจ “la Via migliore di tutte” (cfr 1 Cor 12,31): Gesรน, Caritร incarnata; ci aiuti ad accogliere questa Parola e a camminare sempre su questa Via. Ci aiuti col suo atteggiamento umile e tenero di madre, perchรฉ la caritร , dono di Dio, cresce dove ci sono umiltร e tenerezza.
Anzitutto san Paolo ci dice che la caritร รจ ยซmagnanimaยป e ยซbenevolaยป. Quanto piรน si allarga la responsabilitร nel servizio alla Chiesa, tanto piรน deve allargarsi il cuore, dilatarsi secondo la misura del cuore di Cristo. Magnanimitร รจ, in un certo senso, sinonimo di cattolicitร : รจ saper amare senza confini, ma nello stesso tempo fedeli alle situazioni particolari e con gesti concreti. Amare ciรฒ che รจ grande senza trascurare ciรฒ che รจ piccolo; amare le piccole cose nellโorizzonte delle grandi, perchรฉ “Non coerceri a maximo, contineri tamen a minimo divinum est“. Saper amare con gesti benevoli. Benevolenza รจ lโintenzione ferma e costante di volere il bene sempre e per tutti, anche per quelli che non ci vogliono bene.
Lโapostolo dice poi che la caritร ยซnon รจ invidiosa, non si vanta, non si gonfia dโorgoglioยป. Questo รจ davvero un miracolo della caritร , perchรฉ noi esseri umani โ tutti, e in ogni etร della vita โ siamo inclinati allโinvidia e allโorgoglio dalla nostra natura ferita dal peccato. E anche le dignitร ecclesiastiche non sono immuni da questa tentazione. Ma proprio per questo, cari Fratelli, puรฒ risaltare ancora di piรน in noi la forza divina della caritร , che trasforma il cuore, cosรฌ che non sei piรน tu che vivi, ma Cristo vive in te. E Gesรน รจ tutto amore.
Inoltre, la caritร ยซnon manca di rispetto, non cerca il proprio interesseยป. Questi due tratti rivelano che chi vive nella caritร รจ de-centrato da sรฉ. Chi รจ auto-centrato manca inevitabilmente di rispetto, e spesso non se ne accorge, perchรฉ il “rispetto” รจ proprio la capacitร di tenere conto dellโaltro, di tenere conto della sua dignitร , della sua condizione, dei suoi bisogni. Chi รจ auto-centrato cerca inevitabilmente il proprio interesse, e gli sembra che questo sia normale, quasi doveroso. Tale “interesse” puรฒ anche essere ammantato di nobili rivestimenti, ma sotto sotto รจ sempre il “proprio interesse”. Invece la caritร ti de-centra e ti pone nel vero centro che รจ solo Cristo. Allora sรฌ, puoi essere una persona rispettosa e attenta al bene degli altri.
La caritร , dice Paolo, ยซnon si adira, non tiene conto del male ricevutoยป. Al pastore che vive a contatto con la gente non mancano le occasioni di arrabbiarsi. E forse ancora di piรน rischiamo di adirarci nei rapporti tra noi confratelli, perchรฉ in effetti noi siamo meno scusabili. Anche in questo รจ la caritร , e solo la caritร , che ci libera. Ci libera dal pericolo di reagire impulsivamente, di dire e fare cose sbagliate; e soprattutto ci libera dal rischio mortale dellโira trattenuta, “covata” dentro, che ti porta a tenere conto dei mali che ricevi. No. Questo non รจ accettabile nellโuomo di Chiesa. Se pure si puรฒ scusare unโarrabbiatura momentanea e subito sbollita, non altrettanto per il rancore. Dio ce ne scampi e liberi!
La caritร โ aggiunge lโApostolo โ ยซnon gode dellโingiustizia ma si rallegra della veritร ยป. Chi รจ chiamato nella Chiesa al servizio del governo deve avere un forte senso della giustizia, cosรฌ che qualunque ingiustizia gli risulti inaccettabile, anche quella potesse essere vantaggiosa per lui o per la Chiesa. E nello stesso tempo ยซsi rallegra della veritร ยป: che bella questa espressione! Lโuomo di Dio รจ uno che รจ affascinato dalla veritร e che la trova pienamente nella Parola e nella Carne di Gesรน Cristo. Lui รจ la sorgente inesauribile della nostra gioia. Che il popolo di Dio possa sempre trovare in noi la ferma denuncia dellโingiustizia e il servizio gioioso della veritร .
Infine, la caritร ยซtutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopportaยป. Qui cโรจ, in quattro parole, un programma di vita spirituale e pastorale. Lโamore di Cristo, riversato nei nostri cuori dallo Spirito Santo, ci permette di vivere cosรฌ, di essere cosรฌ: persone capaci di perdonare sempre; di dare sempre fiducia, perchรฉ piene di fede in Dio; capaci di infondere sempre speranza, perchรฉ piene di speranza in Dio; persone che sanno sopportare con pazienza ogni situazione e ogni fratello e sorella, in unione con Gesรน, che ha sopportato con amore il peso di tutti i nostri peccati.
Cari Fratelli, tutto questo non viene da noi, ma da Dio. Dio รจ amore e compie tutto questo, se siamo docili allโazione del suo Santo Spirito. Ecco allora come dobbiamo essere: incardinati e docili. Piรน veniamo incardinati nella Chiesa che รจ in Roma e piรน dobbiamo diventare docili allo Spirito, perchรฉ la caritร possa dare forma e senso a tutto ciรฒ che siamo e che facciamo. Incardinati nella Chiesa che presiede nella caritร , docili allo Spirito Santo che riversa nei nostri cuori lโamore di Dio (cfr Rm 5,5). Cosรฌ sia.
