Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo del 21 settembre 2014

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Nella 25.ma Domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci presenta il passo del Vangelo in cui Gesรน racconta la parabola degli operai dellโ€™ultima ora. Questi sono pagati come i primi, che perciรฒ mormorano contro il padrone della vigna che a sua volta dice ad uno di essi:

โ€œNon posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perchรฉ io sono buono?โ€

Gesรน conclude:

โ€œCosรฌ gli ultimi saranno primi e i primi, ultimiโ€.

Su questo brano evangelico, ascoltiamo il commento di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario โ€œRedemptoris Materโ€ di Roma:

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La parabola di oggi, per quanto scomoda per noi spesso cosรฌ sensibili solo a una giustizia terra-terra, rivela la bontร  del cuore di Dio. Un padrone esce al mattino in cerca di operai per la sua vigna e si accorda con loro per il giusto salario: un denaro.ย  Lungo il giorno esce altre volte, sino ad unโ€™ora prima della conclusione del lavoro. Poi paga tutti, incominciando dagli ultimi fino ai primi. Ad ognuno dร  il salario di unโ€™intera giornata di lavoro, provocando la mormorazione di quelli che hanno lavorato tutto il giorno. Il padrone risponde ad uno: โ€œAmico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perchรฉ io sono buono?โ€. Commenta un autore: โ€œรˆ lecito o no che Lui faccia โ€˜nel suoโ€™ quanto vuole, la giustizia e insieme la larga caritร ? Certo, gli ultimi hanno lavorato di meno; ma sono piรน deboli, e hanno bisogno come i primi. I due criteri, la giustizia e la bontร , non solo non si escludono, ma alla fine sono il medesimo comportamentoโ€. Certo, lโ€™immagine posta su questo denaro con cui viene pagato il salario, ha davvero poco a che fare con Cesare e con la sua giustizia terrena! Riflette piuttosto la Bontร  divina. Dice che la vera ricompensa non รจ il salario, ma lโ€™essere stati invitati a lavorare per il Signore, nella sua Vigna (cf T. Federici). Ecco perchรฉย  โ€œgli ultimi saranno primi e i primi, ultimiโ€.

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Fonte: Radio Vaticana

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