Oggi, subito dopo il Natale, ricordiamo Santo Stefano, il primo martire cristiano.
Può sembrare strano: si passa dalla gioia grande della nascita di Gesù alle parole dure sul rischio di persecuzioni e morte a causa del suo nome.
Eppure il Vangelo di oggi ci dice qualcosa di molto importante. Essere cristiani non è sempre facile. Significa andare controcorrente, essere fraintesi, rifiutati, derisi.
Seguire Gesù non elimina i problemi, ci aiuta a non soccombere ad essi. E c’è una promessa grande, nella Parola di oggi: non saremo mai soli.
Nei momenti più difficili, lo Spirito parlerà in noi e attraverso di noi arriverà anche a chi ci sta intorno.
Questo valeva per Stefano, e vale anche per noi, oggi.
Ci ricorda che Ieri non è nato un bambino qualunque: è nato il Figlio di Dio, per cui uomini e donne sceglieranno, nel tempo, di non rinnegare l’Amore, nemmeno davanti alla paura.
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