Sr. Mariangela Tassielli – Commento al Vangelo di domenica 14 Dicembre 2025 per bambini/ragazzi

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Siamo nella terza domenica di Avvento, la domenicaย Gaudete, e di fatto nella liturgia tutto sprizza gioia: cโ€™รจ un invito chiaro e diretto e ce ne sono i motivi. E non solo per noi, ma ce ne sarebbero pure per Giovanni, in carcere e ormai alle soglie della morte.

A oltre metร  del nostro cammino verso il Natale, la liturgia ci invita ufficialmente alla gioiaโ€ฆ E ho detto proprio gioia. Non letiziaโ€ฆ non speranza, ma gioia. Quel sentimento sempre piรน raro e a tratti misterioso che alcuni, per scaramanzia, quando lo provano hanno addirittura paura a riconoscerlo per timore che se ne vada senza neanche averlo potuto gustare a sufficienza.

E allora gioia! Che significa un modo nuovo, o almeno differente, di guardare il mondo in cui viviamo, e i contesti in cui siamo inseriti. Attorno a noi, e a volte anche in noi, si respira stanchezza, non solo fisica, si respira resa e scoraggiamento, come se combattere non avesse senso, e resistere ne avesse ancora meno.

Ma la liturgia, con la sua capacitร  di risollevarci e allargare gli orizzonti di cuore e i desideri, oggi ci chiama proprio alla gioia e fa di tutto per convincerci a non desistere. Nella nostra vita la gioia รจ una possibilitร  e al tempo stesso una chiamata a cui rispondere, un dono e al tempo stesso una scelta. Possiamo realmente riscattare la gioia da quel senso cosรฌ diffuso di solitudine e arrendevolezza, e farne uno stile di vita perchรฉ noi conosciamo la sorgente di quella gioia.

A Giovanni Battista che chiede notizie sul Cristo vengono raccontati eventi: sordi che odono, lebbrosi guariti, ciechi che riacquistano la vista. E in questi eventi cโ€™รจ una narrazione concreta: colui che stavamo attendendo, il Salvatore, รจ tra noi, รจ presente, lโ€™attesa si รจ compiuta.

Il Cristo tra noi ha inaugurato la via santaย di cui parla il profeta Isaia, via che puรฒ essere percorsa da tutti coloro che vogliono ritornare al Signore da riscattati, da liberi, da salvati.
รˆ il ritorno alla Vita che allontana tristezza e piantoย e permette a gioia e felicitร  di moltiplicarsi nelle vite e nella storia.
รˆ il ritorno alla sorgente della Vita che rende la gioia una possibilitร  concretaย anche in tempi difficili, anche nella notteโ€ฆ per ognuno di noi. Come?

Siamo chiamati a imparare lโ€™arte del contadino, fatta non di perfezione, efficienza e velocitร , ma di lentezza, attesa paziente, fiducia, vulnerabilitร , sapendo che non tutto dipende da noi, ma tutto dipende anche da noi.

Dio conferma la sua presenza fedele.
Conferma il suo essere sorgente di Vita autentica.
Conferma la gratuitร  della sua fedeltร .

A noi รจ chiesto di restare aperti per accorgerci, come direbbe Isaia, del prezioso frutto che la terra fecondata prima o dopo darร .
La gioia vera, quella che possiamo vivere anche noi, ora, non sta nel frutto, che forse neppure vedremo, ma nella capacitร  interiore di vedere nella pioggia che scende ciรฒ che permetterร  al frutto di germogliare un giorno.

Buona attesa, a tutte e a tutti noi, e continuiamo a invocare, come fossimo unโ€™unica voce: ยซVieni, Principe della pace, nasci tra noi, dona ai popoli la pace. Vieni, Signore, Maranathร !ยป.

Per gentile concessione di Sr. Mariangela, dal suo sito cantalavita.com

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